Tredicesimo appuntamento della stagione 2023/2024 con la rinnovata rubrica di Sportparma.com riservata esclusivamente al calcio di Parma e provincia.
TOP5 è l’appuntamento del lunedì per riassumere le grandi imprese e i risultati migliori delle squadre parmensi impegnate nei campionati di Eccellenza, Promozione e Prima Categoria.
Una classifica virtuale per esaltare vittorie, gol e parate del weekend calcistico e per ripercorrere i principali avvenimenti della giornata.
Da questa stagione, TOP5 è a cura di Leonardo Gabelli.
TOP 5
PRIMO PASSO VERSO L’OLIMPO PER IL MERCURY
Mercurio, dio ambiguo se ve n’è uno, era considerato il protettore del commercio, dei viaggiatori, dei ladri, dell’eloquenza, dell’atletica, delle trasformazioni di ogni tipo, della velocità, della destrezza, della farmacia. Era il messaggero degli déi, vista la sua sorprendente velocità; le ali simboleggiano il primato dell’intelligenza, che si pone al di sopra della materia per poterla dominare attraverso la conoscenza. Altri simboli fondamentali di Mercurio sono il petaso, copricapo dei viaggiatori, e il caduceo, rappresentazione fisica del bene e del male degli uomini, tenuti in equilibrio dal bastone del dio, che ne controlla l’equilibrio. Mercurio, guarda caso, è stato designato simbolo anche del Gruppo Sportivo Mercury. Al debutto nella sua storia – ormai più che cinquantennale – in Prima Categoria la squadra biancoverde ha pagato lo scotto del ripescaggio, finendo col perdere tutte le prime 10 partite di campionato, fatto sinora solo di ombre. Stavolta però la squadra di mister Roberto Zaccardi, alla guida del Mercury dal 2020, ha deciso di svoltare. Proprio come Mercurio rappresentava l’equilibrio tra bene e male, ecco che, nella partita contro il Celtic Cavriago, irrompono tre fedeli mercuriali a portare la luce: Papaleo, Rizzo e Pitronaci segnano le tre reti con cui i parmensi per la prima volta in stagione ottengono tre punti, vincendo per 3-2 grazie ad un rigore a 5′ dalla fine. Pur con le difficoltà del caso, la stagione è ancora lunga, e la classifica non appare più una chimera per il Mercury, attesa alla prossima giornata da un altro importante scontro salvezza contro quel Boca Barco (9) che sinora ha perso cinque incontri contro le sette squadre parmensi affrontate, pareggiando col Basilicastello e vincendo solo contro il Terre Alte Berceto. Seguendo il caduceo del messaggero degli dèi, al Mercury nulla ora appare impossibile.
NON FERMATELE! FFM, FIDENZA, TRAVERSETOLO, MONTICELLI E MARZOLARA INARRESTABILI
Spesso una buona risposta che viene data a quanti soffrano di acciacchi o anche solo vogliano ristorare le membra, se non esercitarsi in maniera completa e salubre, questa è: «Piscina!». Partiti col piede storto, a Medesano hanno allora deciso di affidarsi ai buoni consigli, e il lavoro di Alessandro (Piscina) sta dando i suoi frutti: da ben 6 giornate infatti la Futura Fornovo Medesano non conosce sconfitta, grazie ai 12 punti conquistati in queste ultime (dati da 3 pareggi, curiosamente tutti per 1-1, e altrettante vittorie, inclusa la più recente nel derby contro il Felino): i biancorossoblù volano in classifica in quinta posizione (20), a una lunghezza soltanto dalla coppia delle terze Bobbiese-Felino.
Meglio ancora fa, in Prima girone A, il Fidenza: grazie alla vittoria in trasferta contro la Pontolliese, i bianconeri arrivano a 8 risultati utili consecutivi (6 vittorie, 5 addirittura nelle 5 cinque giornate), mantenendosi così in prima posizione. Non da meno, nel girone B, il Team Traversetolo, che sembra aver tutte le intenzioni di riprendersi la Promozione, abbandonata giusto da qualche mese: sono 8 le partite di fila senza sconfitte anche per i traversetolesi (4 vittorie) dopo il pareggio a reti bianche contro il Terme Monticelli. E, proprio sui monticellesi, questi dimostrano quanto anche le terme siano salutari, non perdendo ormai da 1 partite (due trionfi), sconfitti peraltro una sola volta questa stagione, proprio come il Team Traversetolo, ma con più vittorie rispetto a questi, occupano la prima posizione (24), staccando i rivali di quattro punti – con l’intromissione del Palanzano (secondo a 22 e tornato a vincere per 1-0, gol di Bergonzani al minuto 83 contro il Boca Barco). La prova di forza con cui il Sorbolo Biancazzurra affossa la Juventus Club per 3-0 vale alla squadra della bassa-est la terza partita di fila a punti: in queste i sorbolesi hanno segnato addirittura 11 gol (compreso il pirotecnico 5-5 a Palanzano) con Sebastiano Sghia, 4 reti, sempre a segno. Sopra i 15 punti raggiunti dal Sorbolo troviamo il Marzolara, che infligge la prima sconfitta al Solignano e allunga la sua striscia di imbattibilità a 5 partite (3 vittorie), con grandi protagonisti la difesa (tre soli gol al passivo, due clean-sheets) e Simone Comani.
NOSTALGIA DEI GIGANTI: FINALMENTE BERTI (SALSOMAGIORE) E DELPORTO (COLORNO)
La genesi dell’intendimento moderno della parola nostalgia è curiosa almeno quanto lo stato in cui tale sentimento lascia l’animo di chi lo prova. Sebbene di etimologia greca (letteralmente “dolore del ritorno”), in origine la parola fu coniata nel XVII secolo per esprimere una condizione di malattia clinica, poi in epoca romantica si eleva ad anelito indefinito, caricandosi perfino di tensione eroica e drammatica. La sua definizione finale arriva poi in epoca moderna (con un’espressione molto romantica “ipocondria del cuore”), e, come dice De Luca, la nostalgia è sentimento in fin dei conti positivo: «Quando ti viene una nostalgia, non è mancanza, è presenza, è una visita». Diciamocelo pure, che nostalgia per i “nostri” bomber di Eccellenza un po’ ci stava pure venendo. Sarà che forse ci avevano abituati troppo bene, ma credevamo non fosse poi normale che dal 24 settembre neppure uno tra Federico Berti e Francesco Delporto tornasse a farci visita nelle incursioni tra i tabellini di SportParma. E sarà pure un altro caso ma il ritorno al gol in questa giornata sia di Berti sia di Delporto coincide proprio con il fatto che il Salsomaggiore sia tornato a vincere dopo più di un mese dall’ultima volta (2-0 alla 5ª contro La Pieve Nonantola) e il Colorno infili la seconda V di fila proprio da quel 24 settembre (allora i te punti arrivarono contro Fidentina e Faro Coop). Va poi aggiunto per gli amanti delle curiosità, o del destino, che quando entrambi gli attaccanti segnano nella stessa giornata né Salso né Colorno hanno mai perso. Bentornati!
FILIPPO GUAZZI, “PICCOLO” PRINCIPE DELLA VALTARESE
Tra le parmensi in striscia non abbiamo citato la Valtarese, perché i granata di Borgo Val di Taro meritano una citazione a parte. Chiaro che buona parte del merito vada riconosciuta alla squadra se la “banda Turto” non conosce sconfitte da ormai quattro partite, allorquando lo scivolone contro il Team Traversetolo alla 7ª costituisca la sola macchia in dieci partite immacolate: dalla 2ª infatti i giovani valtaresi (22,5 anni l’età media) hanno prodotto 2 vittorie e ben 7 pareggi all’infuori della partita contro i termali. Va però individuato come “uomo del destino” il giovane Filippo Guazzi: il promettente diciottenne prodotto delle giovanili della “Valta”, con una toccata e fuga al Fraore nella stagione post-Covid, torna a comparire nella nostra TOP5 per la terza volta. Altrettanti sono stati i rigori calciati, e segnati, dal numero 7 granata, sempre valsi punti ai suoi (pareggi contro Solignano e Marzolara, vittoria di misura questa domenica contro il Basilicastello), l’ultimo penalty inoltre pesava come un macigno: a tanti giocatori più esperti sarebbero tremate le gambe trovandosi dagli undici metri col pallone della vittoria al 32’, ma Filippo – costretto dalla vita a maturare in fretta – non ha esitato a scaraventare in rete il gol del poi definitivo 1-0. Separatasi all’improvviso a settembre da una leggenda del calcio della val Taro come Ivan Martini, per la Valtarese la rivoluzione sembra avere un nome e un cognome.
PRESTAZIONI NOTEVOLI
Un solo doppiettista in questa giornata, ma il nome è di quelli importanti: Denny Loschi ne fa due per il Fidenza nel perentorio 1-4 in casa della Pontolliese. Sale così a 8 reti in classifica marcatori, attestandosi al secondo posto e all’inseguimento di Caporali della Borgonovese, primo ad interim con 11. Loschi aumenta il bottino delle ultime giornate, essendo andato a segno per quattro volte nelle ultime tre (cinque nelle ultime cinque, a secco soltanto all’8ª, proprio a Borgonovo). Chiaro come Denny sia l’uomo copertina del Fidenza delle otto meraviglie, sempre capofila a 24 punti ma tallonato dalla Lugagnanese (22).
Per la prima volta quest’anno appare in TOP5 il portierone del Real Sala Baganza Marco Dessena. Il numero uno ex, tra le altre, di Pizzighettone, Carrarese, Carignano e Palanzano ci ha regalato un saggio di rara bravura distendendosi a terra in tutti i suoi 185 cm, andando a respingere il comunque ottimo tiro di destro del forte attaccante del Boretto Carlucci – “vecchia” conoscenza di Noceto e Colorno – impedendo, purtroppo solo momentaneamente, agli avversari di pareggiare la rete messa a segno da Marcello Tommasini, altro protagonista del Sala Baganza ad ora tredicesimo. L’attaccante classe ’97 (habitué dei campionati di Promozione ed Eccellenza, in passato con Crociati Noceto, Carignano, Borgo San Donnino, Fidentina) è già a 7 marcature personali, e ultimamente va a segno con notevole regolarità: un gol in ciascuna delle ultime quattro partite, che hanno però fruttato ai suoi soltanto 4 punti. Diverso il discorso se lo estendiamo anche al resto del campionato: grazie ai suoi 7 gol per il Real Sala sono arrivati 10 punti.
A destare il Marzolara da un inizio un po’ assopito ci ha pensato Simone Comani. A segno da tre partite consecutive (allargando il raggio diventano 5 i gol dalla settima all’undicesima), anche stavolta ci mette lo zampino, o meglio, l’alluce. Suo infatti il tocco con cui ha deviato in rete la punizione di Pioli: il Marzolara strappa i tre punti proseguendo nella sua striscia di imbattibilità. Quando l’attaccante ex Fidentina segna, il Marzolara non perde mai: sui 16 punti totali ben 13 provengono dalle partite in cui Comani ha segnato, dato che non stupisce visto che delle 12 reti totali, 6 portano la sua firma. L’obiettivo personale ha detto essere la doppia cifra: date le circostanze ci sembra pure umile.
BONUS: ROBERTO QUAGLIETTI EROE DEL MERCURY
Se del dio Mercurio abbiamo già detto, ricordiamo ora qualcosa del metallo che reca lo stesso nome. Elemento chimico con numero atomico 80, prese il nome proprio dalla divinità per via delle sue proprietà. Il mercurio è infatti elemento estremamente duttile, uno dei pochi ad essere liquido allo stato ambientale, assumendo dunque proprietà simili a quelle dell’acqua, la cui forma non ha limiti concedendole capacità di adattamento pressoché infinite, rispetto ad essa però il mercurio di color argento, che ne indica la preziosità. Pur essendo un metallo di transizione, ha caratteristiche per le quali è quasi equiparabile a un gas nobile. Roberto Quaglietti è il mercurio del Mercury. Classe 1969, ma solo anagraficamente, ha mostrato una duttilità degna del più nobile dei metalli: ternano di origine ma parmense per adozione, in una sola domenica è già divenuto leggenda del club che ha sede in strada Cavagnari. I biancoverdi hanno a registro ben tre portieri: Spinelli (fuori per un’operazione), Pizzarotti (infortunatosi dopo uno scontro di gioco), Bruschi (assente per cause di forza maggiore). Non sempre i supereroi indossano un mantello, ma spesso un paio di guanti… da portiere. Roberto è il preparatore dei portieri mercuriali da ormai cinque stagioni, ma stavolta gli è toccato “ricordare ancora come si fa”, come un certo Michael Jordan in Space Jam. Nei 90 minuti culminati nell’apoteosi del 3-2 finale, Roberto ha dovuto compiere almeno tre grandi parate per assicurare ai suoi la prima vittoria, garantendosi la copertina di giornata. Quaglietti, ätor che Boranga!