Ospite nella quattordicesima puntata di “DDAY, il giorno dei dilettanti” (clicca qui), il dirigente e consigliere della Langhiranese Ermes Paoletti ha esposto la sua opinione circa la chiusura anticipata della stagione 2019/2020, che con ogni probabilità verrà sancita dal Consiglio Federale della Lnd in programma per il 20 maggio: «Io sarei stato per l’annullamento della stagione – ha precisato Paoletti – perché si fa fatica a pensare, ad esempio, che una società abbia vinto un campionato a febbraio. Pensare di rifare la stagione completamente forse sarebbe stata la cosa più corretta». E sui verdetti relativi a promozioni e retrocessioni ha aggiunto che «sono temi che dovevano essere affrontati almeno un mese fa per consentire alle squadre di prendere delle decisioni. Siamo già in ritardo».
Il futuro della Langhiranese non è a rischio, ma occorrerà aumentare gli sforzi per portare avanti il progetto di calcio radicato in val Parma: «Il bilancio è perennemente in negativo: basti pensare che le quote d’iscrizione sono di 300 euro, ma per noi ogni bambino costa 500. Chi fa calcio non può pensare di farcela solo con i soldi del Comune. Bisogna trovare altre soluzioni. A Langhirano abbiamo un modello di società basato sul volontariato, su associazioni, feste e momenti di aggregazione».
Dal dirigente grigiorosso, infine, è arrivata una proposta circa la regola degli under su cui sarà necessario interrogarsi in vista di un’annata che si preannuncia più incerta che mai: «Terrei gli stessi under della scorsa stagione: hanno fatto solo 6 mesi e sarebbe ingiusti interrompere il loro percorso di maturazione. In futuro non vedo l’obbligatorietà di avere tanti giovani; piuttosto metterei degli incentivi per far giocare in prima squadra uno o due giocatori che arrivino dal settore giovanile, così da evitare una compravendita che avrebbe solo scopo di lucro».
(Nella foto, Ermes Paoletti, a sinistra, con il ds della Langhiranese Roberto Magnani, a destra – Foto SportParma)