Il primo dicembre 2019 rimarrà fatalmente famigerato nei libri di storia perché sarà ricordato come il giorno quando in quel di Wuhan il flagello a nome Covid fece la sua prima comparsa e inaspettata (giacché «Nel mondo ci sono state, in egual numero, pestilenze e guerre; e tuttavia pestilenze e guerre colgono gli uomini sempre impreparati» dice Camus). Tuttavia la grande Storia è fatta anche delle piccole cose, sicché noi preferiamo commemorare il 1° dicembre 2019 come la data in cui il Tonnotto San Secondo ha perso l’ultima partita tra le mura domestiche della sua vera dimora: lo stadio “Luigi Delgrosso” in piazza Mazzini di San Secondo.

A potersi fregiare di tale trionfo fu il Vigolo Marchese nell’incontro valevole per la quattordicesima giornata del girone di andata del campionato di Promozione. Di lì in poi si sarebbero disputate ancora giusto una decina di partite del torneo, sospeso definitivamente alla ventiquattresima per i noti motivi “pandemici” (per cronaca la vittoria fu assegnata alla squadra prima in classifica al momento della sospensione, ossia la Fidentina a 56 punti, che fu accompagnata nella promozione anche dal Salso a 49 mentre il Tonnotto si attestava terzo a 43). Nelle cinque partite casalinghe riuscitesi comunque a giocare i bianconeri ottennero 4 vittorie (con 8 gol segnati e 2 subiti, e addirittura 3 clean sheet), mancando i tre punti in una sola occasione, il pareggio proprio contro quella Castellana Fontana che, dopo appena due stagioni, alla definitiva ripresa delle attività sportive, sarà la coprotagonista dell’avvincente duello per la scalata all’Eccellenza proprio con i sansecondini.

Da quel 1° dicembre 2019 sono passati e passeranno almeno 1141 giorni (non esattamente pochi considerato che un’eclissi solare totale è visibile in media una volta ogni circa 550) senza sconfitte al “Delgrosso”: infatti, fino al prossimo match casalingo il Tonnotto, quello che inaugurerà il 2023 il 15 gennaio prossimo contro il Carpaneto Chero, sarà sicuro di conservare ancora una lunga e non scontata imbattibilità.
In questo lasso di tempo si è volatilizzata, come eterea, la stagione ’20-’21 che ha visto disputarsi una sola partita (0-0 con l’Alsenese in casa di questa), mentre il risveglio del Tonnotto nel ’21-’22 è stato dirompente. Un mercato fastoso, confacente al rinnovato entusiasmo per il ritorno a una vita “normale”, portò in dote a mister Cerri elementi essenziali per rinforzare la spina dorsale anche presente della sua squadra: tra gli altri Andrea Ferretti (tuttavia poco più che comparsa, poi sostituito con Pessagno) e Matteo Terranova a rinforzare il novero degli ex-pro (i baluardi della difesa nerazzurra Bersanelli e Caraffini, oltre a Galuppo e Galli e al bomber Lorenzini, tutti passati dalle giovanili del Parma). Eppure, nel campionato scorso, l’inizio era parso ancora soporoso con 3 soli punti nelle prime 5 giornate, rivelatesi poi fatali, a cui fece però seguito l’epica striscia di tredici vittorie consecutive culminata nello scontro diretto proprio al “Delgrosso”, manco a dirlo, contro la Castellana Fontana, che portò i sansecondini a guadagnare la testa della classifica, mancando però la promozione dopo la debacle delle ultime due giornate proprio a favore dei piacentini. Peraltro alla seconda giornata la “macchia” sul curriculum del Tonnotto: una sconfitta per mano dell’Alsenese con proprio il San Secondo formalmente padrone di casa. La realtà, però, è che le mura, le sensazioni e i ricordi non erano quelli della solita roccaforte bianconera, per contingenza infatti si giocò al “Levantini” di Lentigione.

Guccini canta che «La casa [è] / la stessa sempre, come tu la sai / e tu ricerchi là le tue radici / Se vuoi capire l’anima che hai» e i sansecondini lo dimostrano: solo il “Delgrosso” può essere il vero custode della loro anima. Contando anche il campionato in corso (con un Mamadou Traore in più), da quel fatidico 1° dicembre 2019 sono 24 le partite disputate nel loro stadio, distribuite in 19 vittorie e 5 pari con 46 reti all’attivo (in una sola occasione i locali hanno mancato il gol tra le mura amiche: lo 0-0 con la Bobbiese nella scorsa stagione) e non più che 10 al passivo (unica squadra ospite riuscita a segnare due gol nella stessa partita è stata la Langhiranese), mantenendo la porta inviolata addirittura in 15 occasioni. In questo campionato hanno già subito la “legge Delgrosso” sia la prima, Pontenurese (sconfitta 3-1), sia la seconda, Carignano (1-0); ultima, in ordine cronologico, la FFM (4-0 domenica).

In un calci, anche se dilettantistico, specchio di tempi ormai sempre più frenetici e schizofrenici, spettatore — come del resto anche negli altri ambiti di vita — della scomparsa del rito e della transizione verso nuovi ideali col progressivo allontanamento dai valori più “storicamente” tradizionali, ecco che l’opera del Tonnotto traccia i contorni di una resistenza ribelle, una “rivoluzione conservatrice”. D’altronde, come dice Gina nel film “Prima della rivoluzione” (girato, nell’ormai lontanissimo 1964, da Bertolucci, a poca distanza proprio da San Secondo), «[Per fare una Rivoluzione] Non c’è mica bisogno di scappare di casa. Basta rimanere in casa quando gli altri escono».

LA SERIE DI PARTITE SENZA SCONFITTA PER IL TONNOTTO SAN SECONDO AL “DELGROSSO”

PROMOZONE ’19/’20
16ª vs Terme Monticelli 1-0
18ª vs Viarolese 2-1
20ª vs Basilicastello 3-0
22ª vs Castellana Fontana 2-2
24ª vs Langhiranese 1-0

PROMOZIONE ’20/’21
2ª vs Alsenese 0-0

PROMOZIONE ’21/’22
2ª vs Alsenese 0-4 (disputata al “Levantini” di Lentigione)
4ª vs Pontenurese 1-1
6ª vs Gotico Garibaldina 2-0
8ª vs Langhiranese 3-2
9ª vs Il Cervo 2-0
11ª vs  Fiore Pallavicino 3-0
13ª vs Carignano 3-0
14ª vs Viarolese 2-0
16ª vs Futura Fornovo Medesano 0-0
18ª vs Castellana Fontana 1-0
20ª vs Noceto 1-1
23ª vs Vigolo Marchese 2-0
25ª vs Bobbiese 0-0

PROMOZIONE ’22/’23
2ª vs Solignano 1-1
4ª vs Alsenese 2-1
6ª vs Carignano 1-0
8ª vs Noceto 2-0
10ª vs Pontenurese 3-1
12ª vs Felino 2-1
14ª vs Futura Fornovo Medesano 4-0

(In copertina, nella foto di Giovanni cella un momento di Tonnotto-Pontenurese 3-1 di questa stagione)