Nei giorni scorsi sui cancelli del campo da calcio dello storico Circolo Inzani (fondato nel 1948), a Moletolo, è apparso un cartello scritto dai giovani calciatori del club e rivolto a genitori e nonni. Una preghiera, un “vademecum” su come comportarsi sugli spalti in occasione delle partite casalinghe. Il messaggio educativo, unico nel suo genere perché scritto da minorenni e rivolto ai maggiorenni, sta raccogliendo grandi consensi anche a livello nazionale, tant’è che la notizia è stata ripresa da alcuni quotidiani nazionali, e ha suscitato il plauso delle istituzioni (in primis il Comune di Parma che sta pensando proporre l’iniziativa su tutti gli altri campi del territorio), proprio in un periodo in cui i comportamenti maleducati e aggressivi dei genitori riempiono le pagine di siti, giornali e tv, facendo vedere il lato peggiore del gioco del calcio.
Ecco il testo della lettera dei ragazzi del Circolo Inzani di Parma:
“Cari genitori e cari nonni, se siete venuti per vedermi giocare ricordate che: l’allenatore ha il compito di allenare, l’arbitro di arbitrare e io…di giocare. Divertitevi anche voi, non pensate ai consigli tecnici. Non urlate, mi mettete in confusione. Il vostro compito è quello di incitare la mia squadra. Non insultate l’arbitro l’arbitro e gli avversari, sono ragazzi come noi che stanno giocando. Tutti possiamo sbagliare e perdere non è una tragedia. Godetevi la partita”.