Dopo la lunga sosta forzata non ci sono più soste per il Fidenza, che domani pomeriggio scende in campo per la terza volta in una settimana. Dopo il successo con il Seregno e il ko con il Pizzighettone gli uomini di Mantelli domani (inizio alle 14,30) cercano un nuovo importante successo sul campo del Carpenedolo, nella delicata sfida in chiave salvezza valida per la 27esima giornata.
All’andata finì 0-0, una gara scialba, in cui vinse la paura di perdere, in cui il Fidenza giocò parecchio male e rischiò anche di perdere nonostante la prova altresì non esaltante dei bresciani. Ma si trattava di un Carpenedolo diverso, decisamente, da quello attuale guidato da Marco Torresani, personaggio ben noto nel calcio parmense per aver giocato nel Parma a fine anni ’70 e allenato i Crociati Noceto dal 2008 alla passata stagione, dove ha vinto un campionato di D e poi conquistato due salvezze in Seconda divisione prima dell’addio dei nocetani al professionismo. Prima di Torresani, arrivato a novembre alla vigilia dell’undicesima giornata, il Carpenedolo, dove sedeva in panchina l’ex gloria del Milan di Sacchi Angelo Colombo, aveva ottenuto appena 6 punti. Ora i bresciani ne contano 27 e pur essendo sempre in zona retrocessione appaiono una delle pericolanti più in forma e in predicato di risollevarsi. Merito soprattutto del nuovo mister, in quanto la squadra non è stata molto cambiata. Oltre a Torresani c’è un’altra vechcia conoscenza del calcio parmense, Josè La Cagnina, tesserato a dicembre dopo un esperienza nella Promozione veneta a Vicenza. Riduttivo dire che il fido La Cagnina abbia un legame particolare con Torresani: il jolly offensivo classe ’73 è infatti al nono campionato in carriera con il “suo” mister dopo i 5 a Pavia e i 3 a Noceto. Inevitabile la chiamata. Oltre a La Cagnina il Carpenedolo conta anche su un centravanti molto pericoloso come il possente Vuk Cvetkovic, autore di 12 gol finora.
In casa borghigiana dopo il bel successo di domenica scorsa è arrivato uno scivolone, ma sul campo della squadra più in salute del campionato, il Pizzighettone, vincente domenica proprio a Carpenedolo per 4-2. Un ko dunque prevedibile, contro una squadra quotata. Domani però sarà diverso per il Fidenza, sarà uno scontro diretto, una di quelle gare in cui la vittoria varrebbe più di tre punti. In caso di vittoria il Fidenza infatti salirebbe a 28 supererebbe i bresciani, che dal loro canto con un successo salirebbero a 30 e a +5. Con il ritorno al calcio giocato Mantelli è però tornato a vedere dei suoi uomini chiave alle prese con guai fisici. In aggiunta alla squalifica che ferma il giovane Pessagno, a Pizzighettone si sono fatti male Dallaglio, Pizzelli e Checchi: out almeno 15-20 giorni il primo per una distorsione alla caviglia, dovrebbero farcela in extremis gli ultimi due, che formerebbero il trio d’attacco insieme a Trimarco. La sorpresa potrebbe essere in porta, con Mantelli che sta pensando di lanciare il giovanissimo portiere Enrico Medioli, classe 1995, una promessa su cui nell’ambiente bianconero qualcuno scommette a occhi chiusi per un roseo futuro. Dovesse giocare lui in mezzo spazio a Bandaogo, Casisa e Petrelli, mentre in difesa giocherebbe il quartetto formato da Ferrari (favorito su Valentini, che “sposterebbe” Petrelli terzino destro), Piva, Santurro e Liverani. Non se la sentisse di rischiare in prota un 16enne Mantelli potrebbe optare per Agosti in porta e Alinovi a centrocampo al posto di Bandaogo.