Giovedì 14 inizia l'Ibl e i vincitori della stella apriranno da dove hanno chiuso ovvero in casa contro la Fortitudo. In arrivo un catcher oriundo. L'analisi del manager Gilberto Gerali
Manca una settimana esatta all’inizio dell’Italian Baseball League. Una stagione diversa, particolare per il Cariparma. Giovedì sera, il 14, al Nino Cavalli, ore 20.30, saranno vivissimi i ricordi di quella notte di settembre, il cuore si scalderà, il sorriso si allargherà (ironia della sorte si ricomincia dalla Fortitudo). Quella casacca che tecnici e giocatori indossavano allora, oggi si è arricchita di una stella «Che ci carica di nuovi stimoli, stimoli derivanti dal fatto di avere una responsabilità che è quella di confermarci». Parole di Gilberto Gerali.
A questo impegno se ne aggiunge un altro, conseguenza di quel successo di tarda estate: la partecipazione alla Coppa dei Campioni, ultimo trionfo anno 1999, che vedrà Gerali e i suoi ragazzi giocarsi l’accesso alla Final Four proprio sul diamante di casa «Sappiamo bene che è un obiettivo importante; già qualificarci sarebbe un bel traguardo perché il nostro è un girone difficile con San Marino e gli olandesi e non dimentichiamoci che le altre squadre hanno elevato il loro livello anche sfruttando la possibilità di avere un paio di stranieri. Dovremo farci trovare pronti per quella settimana e abbiamo improntato la preparazione in questo senso». A questo proposito il sogno Olenberger chissà non diventi realtà: l’ex ducale, che è comunque tesserato per Parma, non ha trovato ingaggio in triplo A e potrebbe esserlo a gettone giusto per la Coppa.
Squadra che vince non si cambia: in questo caso sia per “necessità” che per “costruzione”. C’è un blocco di parmigiani giovani che è cresciuto e deve continuare a farlo, così come un blocco di altri italiani che in questi anni ha dato molto alla squadra; in più è difficile rinunciare all’MVP della passata stagione, Munoz, nonostante il problema al ginocchio che lo affligge da due stagioni «A Pepi abbiamo lasciato libertà di scelta, lui ha deciso di continuare ancora un anno e noi siamo contenti perché può dare ancora molto. Sicuramente volevamo confermare il blocco italiano; che i nostri ragazzi, specie di Parma, abbiano deciso di rimanere nonostante fossero appetiti da altre squadre, rinunciando a qualche euro in più, ci fa ancora più piacere. Credo che il nostro sia il miglior parco italiani dell’Ibl» afferma Gerali.
Cambi pochi dunque, segnatamente due stranieri che non potevano dare garanzie importanti: Martinez faticava ad arrivare al settimo inning e Camilo, a parte le uscite della serie scudetto, non era più un giocatore cui affidare il campo esterno, e se nel campionato colombiano ed in Venezuela giocava DH un motivo ci sarà pur stato, pur se si rinuncia ad un .300 e più di media battuta. Al loro posto un Silva che ha un onesto palmares e che può essere, se lo augurano tutti, la carta in più ed un Medina che fa della regolarità nel box il suo biglietto da visita e che sta dimostrando, in queste prime uscite di essere in una discreta forma «E’ così. Medina mi sta soddisfacendo molto; ha un entusiasmo incredibile, lavora sodo, è un’ottima mazza, è uno di media ma ha anche potenza, ha gambe: sicuramente un buon acquisto. Tanto di cappello a Martinez che da rilievo qual è si era calato in partente e ha fatto un buon campionato; Silva è un partente di ruolo, ha una buona varietà di lanci, Munoz ce ne ha parlato bene e siamo confortati anche dalle statistiche».
Last but not least, Christian Leoni che arriva ad irrobustire il campo esterno e poi un Massimo Pesci che può vantare una media homerun/presenza in battuta … invidiabile «Leoni lo seguivamo da un po’ e credo darà il suo contributo. Al di là del nome che hai citato, tutti i ragazzi dell’Ibl2 saranno sotto osservazione e grazie anche alla stretta collaborazione con Poma quando capiterà l’occasione verranno inseriti».
Il manager ducale sgrana gli occhi nel vedere i suoi all’opera «Ci sono segnali positivi, la squadra mi sta veramente impressionando per il livello di preparazione che ha raggiunto, ha un’attitudine giusta. Siamo pronti per cominciare».
Manca ancora l’ultimo tassello ovvero il catcher che dovrà dare un minimo di respiro a Bertagnon (il giovane dell’Accademia Varin è comunque rimasto a Redipuglia): c’è già il nome, Steve Malvagna 25enne proveniente dalla Independent, non i documenti pronti: la società spera che a breve possa essere a disposizione.