Cariparma, riportare la serie scudetto al Cavalli

Le Italian Baseball Series si spostano a Bologna con i padroni di casa forti del vantaggio di due partite a zero. Domani sera palla a Corradini e Betto, venerdì nuova sfida tra i lanciatori stranieri. Parma vuole giocare anche sabato sera.

La serie è nelle mani della Fortitudo Bologna che la prosegue in casa sua forte del vantaggio di 2-0 nei confronti di un Cariparma che proverà a terminare la serie al Cavalli. Non è affatto facile per Zileri e compagni ma lo sport insegna, vedi alcune partite di questa stagione vissute dalla squadra ducale, che fino a che non è stata scritta la parola fine è tutto da giocare. E tutto, o quasi, Parma si giocherà nella partita di domani sera al Falchi, da vincere assolutamente per non consegnare il match point nelle mani della coppia Matos-Moreno (partenti di venerdì sera) cui i ducali devono ancora fare un punto dopo quattro partite. Eliminando “incertezze”, pressioni eccessive, provando a metterla agli altri la pressione, sul campo, cosa che Parma ha saputo fare sia in regular season che nel round robin.

A Bologna sta andando tutto, ma proprio tutto, bene. Non si vogliono sminuire i meriti di una squadra che non è arrivata sin qui per caso (monte solido, giocatori esperti che difficilmente mancano l’appuntamento) ma a ben passare in rassegna molte delle partite dal round robin ad oggi, i bolognesi sono decisamente in credito e quando si batte così poco vuol dire molto. Nanni è stato bravo a modificare l’atteggiamento e la tattica a seconda della squadra che ha, ben diversa da quella dello scorso anno, e dei punti deboli altrui. I rischi ogni tanto bisogna prenderseli, la Fortitudo se li è presi, calcolati, e le è andata bene.
Parma deve ritrovarsi. I più giovani, ad esempio, hanno avuto una piccola impasse, comprensibile, dovuta alla portata di un evento mai vissuto prima e cominciato in casa; dovranno “tornare loro stessi” in una partita tra le più difficili della stagione: le qualità le hanno. Supportati a dovere dai più anziani. E dal monte. «Un po’ di tensione in più c’è stata perché leggi, senti in giro, ti rendi conto quale sia l’aspettativa, specie davanti al tuo pubblico; è normale. Però dopo i primi inning se ne va e la partita è partita» dice Stefano Desimoni riguardo al recente passato.

Domani Gerali dovrà giocoforza affidarsi nuovamente a Corradini, gara ASI, e serve una partita “alla San Marino” mentre i suoi compagni dell’attacco dovranno cercare di mettere in crisi quanto prima un Betto ben riposato. Attitudine nel box. «Io mi rendo conto» ammette l’esterno ducale «che dovevo preparare le basi per i big che vengono dietro di me e non sono riuscito a farlo; ne sono conscio e farò del mio meglio. Loro avranno avuto anche un po’ di fortuna ma hanno messo uomini in base o in posizione punto quando poi era il turno di quei due/tre battitori forti che si ritrovano e non hanno mancato l’appuntamento. Noi abbiamo un line up che sa battere dal 1° al 9°; dobbiamo ritrovare anche questo». A proposito di arrivi in base, Parma ha guadagnato solo 3 basi ball contro le 11 (più 1 intenzionale) di Bologna, squadra che non è dotata di un bullpen ASI profondo e particolarmente qualitativo: Ularetti non dà particolari garanzie, resta il solo Milano a sobbarcarsi il grosso del lavoro. Gara 5 è lontana per pensare a chi partirà, Cillo sicuramente per la Fortitudo, in casa ducale: il domani è adesso. «Noi dobbiamo pensare solamente a vincere la prima» conclude Desimoni «Se torniamo ad essere la squadra di qualche partita fa ce la possiamo fare tranquillamente. Io ho la massima fiducia; poi fuori casa spesso abbiamo vinto le partite più importanti e chi l’ha detto che con Matos e Moreno abbiamo già perso».
Diversamente dalla prima miniserie di Parma, a Bologna la quaterna arbitrale varia da giovedì a venerdì (per l’eventuale gara5 verranno ufficializzati dopo gara3): domani sera a casa Filippi, sulle basi Fabrin-Taurelli-De Notta, venerdì a casa De Franceschi, sulle basi Taurelli-Screti-Leone.