Tanti ricordi, alcune sfide nei quarti ed in semifinale ma mai una finale da che esistono i playoff nel massimo campionato di baseball. Dallospedale ed Ugolotti inseguono i … papà Â d'arte, mentre Munoz affrontò Bologna in finale nel 2003
Parma-Bologna dunque; una classica del baseball italiano. In campo ci saranno diciotto scudetti equamente suddivisi (dei nove bolognesi, otto sono a marchio Fortitudo uno Libertas); l’occhio scruta la stella. Le due squadre non si sono mai affrontate in finale da che esistono i playoff: Parma vi arriva a distanza di tredici anni (1997 battuto Nettuno alla bella), per Bologna è la quinta finale nelle ultime otto stagioni (tre scudetti). Quattro invece i precedenti nelle sfide ad eliminazione diretta con due vittorie Parma, nei quarti (4-3) nel 1989 e in semifinale (4-3) nel 1994, e due Bologna, nei quarti (4-3) nel 1987 ed in semifinale (4-0) nel 2004.
Da quando è ufficiale la finale Parma-Bologna, i flashback si sono succeduti. Il re degli strike out Craig Minetto, il polivalente Mark Talarico (uno dei più “gettonati” per il pubblico di Parma), i bombers Jerome Mondalto e Greg Zunino, il side arm Rick Landucci, la bandiera Ricky Matteucci, il grande Vic Luciani e poi la coppia delle meraviglie Craig Gioia e Dan Miele, il rosso terribile Dave Farina, il mitico Jessie Baez, the G factor (Gagliano, Gallino, Guzman, Guggiana), gli “ambivalenti” Gianguido Poma, Roberto Bianchi, Luis Martinez, David Rigoli e tanti tanti altri. Storie di strike out, di fuoricampo, di stadi gremiti, di “arlìa”, di grandi partite. E di aneddoti. Come quello dell’arbitro di terza Gentilozzi che chiama l’out al volo in foul dopo che la pallina aveva però toccato la rete!! Poi un collega gli fece notare la topica; anche il pubblico. O come quello, sempre a Parma, che si ricordava insieme a Giulio Montanini (lui allenatore, io giovanissimo tifoso): anno di grazia 1978 Manzini sul monte Mondalto nel box, De Franceschi arbitro capo. Due lanci da strike out non chiamati e sul conto pieno ecco il fuoricampo del terza base bolognese: vinse Bologna 4-3.
Quella che inizia venerdì sera a Parma (la serie prevede gara1 e 2 al Cavalli, 3-4-5* al Falchi da giovedì 2 a sabato 4, 6*-7* a Parma il 10 e l’11: *se necessarie) è una finale scudetto piena di tante piccole storie.
Quella di Orlando Munoz che Bologna l’affrontò in finale nel 2003 con la sorpresa Modena (4-1 la serie per i felsinei) «Guarda, noi quella serie avremmo potuto vincerla, purtroppo si fece male Matteo Nava e perdemmo un partente importante. La differenza è che a Modena battevamo in cinque/sei, qui tutto il line up. Abbiamo un gran gruppo; io spero che sia l’anno buono, ho continuato a giocare fino ad oggi mi dispiacerebbe smettere senza aver vinto un campionato qui».
Quella di Davide Dallospedale, tre scudetti vinti di cui due proprio con Bologna, che a Parma, scelta di cuore, prova, nello stesso tempo, ad emulare papà Luciano detto “Paco” e a superarlo come numero di scudetti vinti «E così farglielo pesare … No, a parte gli scherzi gli darei una gioia grandissima; io facevo il bat boy quando lui giocava qui, sarebbe il coronamento di un suo sogno: lo merita, spero di riuscirci».
Quella di Matteo Ugolotti che anche lui prova a non essere l’unico in famiglia ad aver vinto uno scudetto col Parma baseball, il padre Luigi vinse con la Germal e fallì, da allenatore, l’approdo in finale nel 1999 «Eh sì, non sarebbe male se lo vincessi anch’io. Ne parliamo, ne abbiamo sempre parlato in generale, ma siamo molto cauti. Allora erano altri tempi, Parma era il baseball e lo stadio era spesso pieno, però la città penso ci sia vicina in questo momento anche perché giochiamo un buon baseball. Adesso tocca a noi».
Ma c’è anche Juan Camilo che in finale c’è andato due volte con Nettuno ma è sempre rimasto a secco.
Di quella squadra che vinse l’ultimo scudetto nel 1997 sono rimasti, a vario titolo, Massimo Fochi, Marcello Saccardi, Marco Vasini e … Fabio Betto.