Il paerggio del Parma contro il Chievo e la sempre più difficile lotta per non retrocedere sono alcuni dei principali argomenti trattati da mister Pietro Carmignani, all'interno della seguitissima rubrica "Il Gede risponde". Cinque domande e cinque risposte per analizzare l'ultima giornata del campionato di serie A.
Il Parma torna da Cesena con un pareggio, il terzo consecutivo. Come vede il bicchiere, mezzo pieno o mezzo vuoto?
Questo pareggio può essere un buon punto ma per levarci dagli impicci bisogna fate di più. Nel primo tempo la partita era votata al pari, molto migliore nel secondo tempo, soprattutto per merito del Parma che con Bojinov ha creato un paio di pericoli. Il Chievo ha assediato il Parma solo nel finale e Mirante è stato bravo. Bisogna dare di più perché questo punto non migliora la classifica, anzi la peggiora a causa delle vittoria del Cesena contro la Sampdoria. I romagnoli hanno rovinato i piani di molte squadre ed ha sollevato la quota salvezza.
Certo è che una squadra come il Parma non può fare a meno contemporaneamente di Crespo, Amauri, Giovinco e Candreva. E’ d’accordo?
Sì, sono assenze pesanti, ci mancherebbe altro. Ma il ampionato del Parma resta deludente per quello che erano i progetti iniziali. Adesso bisogna pensare alla salvezza. Il punto fa morale. In attacco le occasioni sono arrivate solo da azioni solitarie o da errori dei difensori. Poco movimento senza palla. Parma e Chievo non hanno voluto rischiare. Le assenza di molti giocatori sono state determinanti ma non possono giustificare la prestazione. In difesa si commettono troppi falli anche se è vero che la prestazione complessiva non è da buttare. E’ un pari meritato, intendiamoci, e la squadra si è impegnata, ma non so tutto questo se sia sufficiente per tirarsi fuori da questa situazione. Serve una bella vittoria, magari domenica sera. Una vittoria determinante per il finale di stagione.
Domenica sera al Tardini arriva il Napoli di Lavezzi e Cavani, una partita proibitiva, non crede?
Il Napoli ha rischiato di perdere con il Brescia; reclamano per il rigore non concesso, ma le occasioni più grosse le ha avute il Brescia. Con questo non vuol dire che sarà una sfida semplice, anzi. Però giocheranno all’attacco e si scopriranno, il Parma può sfruttare il contropiede ma in difesa non può commettere nessun errore. Vincere contro la squadra di Mazzarri sarebbe il massimo, sarebbe una vittoria prestigiosa: una bella impresa e una grande iniezione di fiducia per il rush finale. Il Parma non può sperare nei risultati degli altri, deve tirarsi fuori da solo da questa difficile situazione. I segnali sono confortanti, soprattutto dopo le prestazioni di Roma e Chievo, ma ripeto adesso bisogna vincere.
Anche perché la lotta per non retrocedere è diventata sempre più ingarbugliata e coinvolge ben 7 squadre.
Tolto il Bari, ci sono 7 squadre per due retrocessioni. Purtroppo è un campionato di sofferenza e Ghirardi ha ragione a lamentarsi; non si aspettava di dover soffrire così fino alla fine, la squadra è stata costruita per altri traguardi. Il Cesena ha fatto 7 punti nelle ultime 3 partite e l’exploit di Marassi ha cambiato una stagione. E pensare che vinceva anche a Parma ad una manciata di secondi dalla fine. I romagnoli sono usciti rinforzati dal mercato invernale, Rosina, Santon e Felipe sono buoni acquisti. Veniamo alla Sampdoria: ingenerosa la contestazione a Di Carlo, mi sembra che la situazione sia cambiata moltissimo dopo il calciomercato invernale. Ok Cassano, ma cessione Pazzini è sbagliata: le colpe sono del giocatore, perché ha fatto di tutto per lasciare una piazza che lo aveva rigenerato e rilanciato. Doveva aspettare fino anno prima di andarsene; ha lasciato la Sampdoria nei guai. Il Catania: l’esonero Giampaolo non ha senso. Hanno mandato via un allenatore tecnicamente e professionalmente molto valido; per prendere Simeone che non ha molta esperienza nel calcio italiano. Tutto questo a pochi mesi dalla fine del campionato. Situazione molto pericolosa!
La lotta salvezza è apertissima, chi ottiene due-tre vittorie di fila è salvo. Per assurdo anche il Bari ha ancora alcune possibilità dato che deve affrontare tutte le dirette concorrenti: Chievo, Parma, Catania, Cesena, Sampdoria e Lecce.
La lotta scudetto, invece, è diventata una “guerra” a due, Milan e Inter? E in zona Champions Lazio e Udinese non mollano. Si prospetta un bel finale di stagione…
Partirei dalla Juve: è in fase involutiva da troppe partite e in attacco non crea niente. Sono tutti colpevoli, Buffon compreso. Contro il Milan è la reazione, squadra piatta. Ora c’è la trasferta di Cesena, e sento dire che è quella decisiva per Del Neri. Ma il gioco non c’è non vedo come la situazione possa migliorare in una settimana. La squadra è scarica dal punto di vista psicologico. Del Neri deve sentirsi responsabile. Il Milan ha vinto senza eccessive fatiche, anzi ha avuto il demerito di non chiudere una partita che ha dominato. I rossoneri hanno un calendario più difficile rispetto all’Inter, ma hanno 5 punti di vantaggi; non sono pochi ma neanche tanti, e c’è un derby da giocare. Campionato apertissimo.
Lazio e Udinese non sono più una sorpresa, hanno le carte in regola per puntare al quarto posto. Pensate dove sarebbe Guidoilin se non avesse infilato quelle cinque sconfitte ad inizio stagione…
Concludo con la Roma: ha vinto a Lecce immeritatamente. Il pareggio era più giusto. Vittoria casuale, i problemi restano, anche se può servire al morale in vista della difficile sfida di Champions League.