Torna come ogni lunedì l’appuntamento con “Il Gede Risponde”, la rubrica del lunedì di Sportparma firmata dall’ex tecnico crociato Pietro Gedeone Carmignani. Sotto la lente di ingrandimento la 31a giornata di serie A e soprattutto lo 0-0 tra Parma e Torino.
Il Parma ha strappato con i denti e con le unghie un punto contro il Torino (0-0). Quanto vale questo pareggio?
“Bisogna aspettare la partita di stasera del Bologna per capire quanto vale questo pareggio. E’ facile pensare che il Bologna oggi possa battere il Chievo. Comunque il distacco dalla terzultima resterebbe di 6 punti, come prima di questa giornata. Il primo tempo è stato timoroso e pieno di tensione da parte del Parma che, comunque, si è difeso bene. Il Torino si è confermato immaturo, anche dal punto di vista psicologico, perché non ne ha saputo approfittare della situazione di emergenza del Parma. Partita diversa nel secondo tempo, il Parma ha cominciato fare le sue ripartenza e su calcio d’angolo ha avuto una grossa occasione con Gagliolo. Ripresa più movimentata”.
E’ comunque un punto che ferma l’emorragia di sconfitte di 3 sconfitte consecutive…
Il guaio è che nelle ultime 10-11 partite il Parma ha fatto pochi punti. Un disastro. 6 punti in 11 partite. Per questo motivo il pareggio è molto importante, soprattutto per il morale e la convinzione di un gruppo alle prese con infortuni pesanti”.
Tatticamente il Parma ha cambiato volto: come valuta la prova della difesa a 3?
“Il Parma ha giocato con la linea difensiva a 5. I due esterni erano molto bassi. Si parla tanto di difesa a 3, ma forse solo il Barcellona ha difeso a veramente 3, per tutti gli altri è difesa a 5 o a 4 a seconda dei casi; tutto dipende da chi scala e si allinea alla linea difensiva che può diventare a 4 o a 5. Quindi nel caso del Parma diciamo difesa a 3 più 2. Una scelta che è servita a coprire la difesa, cioè l’ultima linea e a fare densità nella propria metà campo. E’ sicuramente più facile difendere a 3 che a 2: i due centrali si coprono e uno rimane sempre libero. Semmai c’è da insegnare la fase offensiva, perché se rimani con 3 difensori dietro rimani con un giocatore in meno in avanti, nella fase offensiva”.
Domenica c’è il derby Sassuolo-Parma: è un match ball salvezza?
“E’ una partita delicata, bisogna stare attenti, il Sassuolo gioca a calcio e fa giocare. Il Parma potrà fare le sue ripartenze e giocare nel modo che più le conviene. Ma è logico che se mancano Gervinho, Inglese e gli altri è tutta un‘altra cosa. Comunque non è una partita decisiva, assolutamente”.
Ne abbiamo parlato tanto nel corso di questa stagione, ma ora il limite è colmo. La Var continua a generare un sacco di polemiche e sospetti. Ma perché siamo arrivati a questo punto?
“E’ stancante, ci sono più casi adesso che prima che la Var non c’era. Ci sono sempre tanti dubbi, gli arbitri vedono cose diverse rispetto alla tecnologia. E’ uno scandalo. Forse certi arbitri non vogliono darla vinta al Var, non vogliono essere sudditi, e prendono decisioni sbagliate. In questa stagione sono diversi i casi clamorosi, gli ultimi due in Juve-Milan: l’arbitro non dà rigore dopo che era andato a rivederlo? Fabbri ha commesso una grosso errore. Poi non vede il fallo da rigore che commette Mandkukic. Come fa la Var a non vedere? Perché l’assistente non richiama l’arbitro? Poi c’è l’episodio che ha penalizzato il Sassuolo: il pallone colpisce prima il corpo e poi il braccio. Come si fa a dare rigore alla Lazio? Possiamo andare avanti all’infinito… Poi c’è il problema dei falli di mano. O ancora il rigore dato alla Juve quando è evidente che Dybala ha allargato la gamba per farsi urtare contro. E’ scandaloso”.
Var e arbitri a parte, Juve-Milan che partita è stata?
“Il Milan ha giocato bene, si è proposto con determinazione, lo dimostra il fatto quante occasioni ha avuto. Partita negativa solo per il risultato e su cui hanno inciso gli errori arbitrali. Il Milan meritava sicuramente qualcosa in più. I rossoneri hanno ottenuto un punto in 4 partite ma sono sempre lì in classifica, quarti. Questo ti fa capire che la lotta per la Champions è molto vasta e incerta, almeno per il quarto posto”.
Il Napoli ha mollato il campionato ed è concentrato solo sull’Europa League?
“Sì, il Napoli sta pensando all’Arsenal, anche se nel secondo tempo contro il Genoa ha fatto la sua partita. Inconsciamente si pensa all’Europa League. Carletto dovrà motivare la squadra in vista dell’Arsenal. Il Genoa ha conquistato un punto di spessore che dà grande morale, ha giocato più di un’ora in inferiorità numerica. In definitiva, demerito del Napoli ma anche merito del Genoa”.
Il pareggio tra Inter e Atalanta è una conferma (positiva) per entrambe?
“E’ stata una partita ben giocata davanti a un gran pubblico. Con Icardi, anche se non ha fatto gol, l’Inter ha ritrovato il suo gioco offensivo, non a caso Gollini è stato il migliore in campo. L’Atalanta ha sempre fatto il suo gioco. Il punto mantiene l’Inter a 5 punti dalle rivali, stesso discorso per l’Atalanta che resta in piena corsa per la Champions”.
E’ sorpreso dalla vittoria della Roma in casa della Sampdoria?
“Tutti davano la Roma per spacciata, ma la Roma ha potenzialità e giocatori di qualità. Ranieri ha fatto un bel turnover rispetto alla gara precedente, ha giocato contro una Samp che in 2 partite ha fatto solo un punto, pur facendo grande prestazioni. Nel primo tempo meglio la Samp, poi è venuta fuori la Roma. Tre punti per la ripartenza, la Roma è imprevedibile, in fondo la zona Champions dista solo un punto”.
La Lazio ha riacciuffato il pareggio all’ultimo minuto, ma si può parlare di occasione persa?
“La Lazio batte l’Inter e poi si ferma col Sassuolo. Il tifoso del bar pensa che contro Spal e Sassuolo fai 6 punti e invece ne hanno fatto solo uno. Consigli è tanto decisivo, ma al di là di questo è un’occasione persa. La Lazio non è stata all’altezza, tant’è vero che ha pareggiato alla fine”.
L’unica che si è staccata dalla zona Champions è la Fiorentina. Non crede sia ridicola la scelta della società di prendersi 48 ore per decidere il futuro di Pioli?
“ Quello che sta succedendo negli ultimi tempi a Firenze è veramente assurdo. Pioli che dice di non sapere quale è il suo futuro, come Gattuso. La società che si è presa 48 ore per decidere cosa fare. La Fiorentina è andata in difficoltà contro un Frosinone che era più motivato, che crede ancora in una salvezza difficilissima. La Fiorentina ha tanti giovani in rosa che devono crescere, ma non certo con queste prestazioni. Vediamo cosa succederà nelle prossime ore…”.
Con la vittoria sulla Spal il Cagliari si è tirato fuori dalla lotta salvezza?
“Il Cagliari è una squadra in salute, ha rimontato con grande convinzione e portato a casa 3 punti importanti. La Spal gioca aperta, senza chiudersi in maniera esagerata, ma deve essere più concreta. La salvezza è un capitolo ancora aperto per entrambe, più per la Spal”.
Nella lotta salvezza brilla la grande scalata dell’Udinese…
“L’Udinese è una squadra che con Tudor ha fatto 7 punti in 3 partite. Sembra che abbia la bacchetta magica. Ha stimolato tutto l’ambiente. L’Empoli gioca a calcio, meriterebbe la salvezza per come gioca, ma a volte non basta, soprattutto quando lotti per salvarti. Servono i gol. L’Empoli lotterà fino alla fine. 7 partite alla fine non sono tante, il calendario ha una sua importanza, perché dipende contro chi gioca, se hanno o meno motivazioni di classifica”.