In questi giorni in serie B è scoppiata la mania del “facile” pronostico: ad andare in serie A, come seconda classificata, sarà il Frosinone. Lo dice la classifica, non ci vuole la sfera di cristallo. Eppure il campionato cadetto, in particolar modo in questa stagione, ci ha abituato a continui ribaltoni e colpi di scena, tanto da cambiare prospettiva ogni settimana. Prima era il Frosinone la squadra cotta, poi il Palermo, ora il Parma.
In realtà i risultati dell’ultimo turno di campionato hanno sconfessato l’esercito di addetti ai lavori (allenatori, dirigenti ed ex giocatori) che su giornali, tv e siti avevano fatto tutt’altre previsioni.
Ora il favorito numero uno è il Frosinone, appunto: non a caso è la squadra che, dopo la capolista Empoli, ha segnato di più (62). Il Palermo, invece, è la formazione che ha perso di meno (7) e pareggiato di più (16). Mentre il Parma ha la miglior difesa del torneo (37), primato condiviso con il Venezia (a pari punti in classifica), ma è anche la squadra del gruppone di testa ad aver perso più volte (12).
Numeri che sembrano avallare le gerarchie attuali della classifica. Non per questo, però, a 180 minuti dalla fine, il Parma e le altre (Bari compreso) smetteranno di crederci: si può vincere e perdere ovunque. E il Parma ne sa qualcosa. Cesena docet.