Ora il gioco si fa duro. Cominciano questa sera al Palaciti, palla a due alle 20,30, i playout per il Lavezzini Parma.

Il motto è vincere per sopravvivere, infatti le ducali, insieme a Livorno e alle campane Napoli e Pozzuoli, si sfideranno per evitare la retrocessione, che toccherà solo a una di loro. Due turni, il primo prevede due sfide incrociate con salvezza per le vincenti, il secondo la “finale” tra le perdenti, che decreterà la retrocessione della compagine che perderà la contesa. Al Lavezzini Parma, in virtù del nono posto, è toccato il Napoli Basket Vomero, che ha chiuso la regular season all’ultimo posto con 8 punti, ed è stato già sconfitto dalle ragazze di Procaccini nel penultimo turno di campionato. La prima sfida della serie, al meglio delle tre gare, sarà arbitrata dai fischietti toscani Daniele Turbati di Livorno e Riccardo Bianchini di Firenze. Gara 2 si giocherà martedì sera a Napoli alle 20,30, mentre l’eventuale gara 3 sempre a Parma sabato alle 20,30 in virtù della miglior classifica delle gialloblù. Una doppia sfida molto delicata per Zara e compagne, che a inizio stagione di certo non si attendevano di giocare questo tipo di gare nella “post season” e partono con i favori del pronostico, ma è chiaro che servirà la massima concentrazione per evitare il peggior epilogo a una stagione già molto negativa.

Da segnalare che la partita di stasera sarà a favore del Centro Antiviolenza contro le donne. Quest’incontro di solidarietà è una continuazione di un percorso comune iniziato da Basket Parma ed il Centro antiviolenza in occasione della Campagna nazionale del Fiocco Bianco nel dicembre del 2008. Operazione che è stata simbolo di rinnovamento e di grande solidarietà. L’iniziativa del Fiocco Bianco dà spazio e visibilità a tutti coloro, uomini e donne, che vogliono impegnarsi contro la violenza alle donne, e che sancisce che la lotta contro il loro maltrattamento debba essere una battaglia che impegni tutti nella ricerca di modalità, di rinnovamento sociale, che possa cambiare i presupposti stessi che costruiscono il terreno di cui la violenza sulle donne si nutre. E’ un gesto semplice ed importante, ma (purtroppo) mai scontato, che testimonia visivamente l’impegno alla nonviolenza. Questa seconda partita è l’occasione per rinnovare ed estendere una nuova scala di valori, sostituendo la cultura della violenza con la cultura della nonviolenza, l’egoismo con la solidarietà, l’illegalità con la legalità. Le atlete ed i dirigenti di tutte e due le formazioni scenderanno in campo prima dell’incontro vestendo una apposita t-shirt con specifico slogan e tutto il pubblico potrà apporre sul petto il suddetto Fiocco Bianco a testimonianza della condivisione del messaggio che si vuole promuovere.