Un missile terra aria di Messina toglie la ragnatela e scaccia tutte le paure. Il Parma torna ad assaporare il gustoso cremoso dei tre punti e mantiene un rassicurante vantaggio di 7 lunghezze sull’Altovicentino, che a sua volta ha battuto 3-1 il Castelfranco.
E’ stata una vittoria sofferta, al termine di una gara combattuta, spigolosa, frammentata e mai scontata. Il Lentigione, infatti, è rimasto in partita fino alla fine, difendendosi con un ordine militare e ripartendo con efficacia, grazie anche alla complicità di un Parma che nei primi 45 minuti è rimasto imbrigliato nella rete dei reggiani, a causa di un modulo, il 4-4-2 con il centrocampo a rombo (Corapi vertice alto, Giorgino davanti alla difesa), che ha palesato numerosi controsensi.
A parte l’errata interpretazione di molti crociati, infatti, il Parma ha praticamente rinunciato a sviluppare il classico gioco sugli esterni; in questo modo ha finito per intasare le vie centrali, dove l’ex Savi (applaudito dal Tardini prima del fischio iniziale) ha dimostrato, se mai ce ne fosse stato bisogno, il suo grande senso tattico e la raffinatezza nel gioco palla a terra. L’emozione non lo ha tradito. Non è emozione, invece, quella di Musetti che probabilmente scosso da un errore in avvio, a tu per tu col portiere, non è mai risucito a dialogare con Baraye e a sfruttare le proprie caratteristiche.
A tutto questo aggiungiamoci l’inadeguatezza del ruolo di Miglietta (interno destro di centrocampo) e la confusione di Corapi. E’ venuta una partita – come detto – ingarbugliata, sebbene nella ripresa Apolloni abbia leggermente corretto il tiro con gli inserimenti di Longobardi, Mazzocchi e Melandri (il grande scluso dopo le ultime ottime prestazioni); ma in generale è tutto il Parma ad aver cambiato atteggiamento: 7 occasioni da rete prima e dopo il siluro di Messina che ha sbloccato tutto. A fare da contorno, un rigore solare non concesso a Longobardi (scivolata fallosa di Galuppo) e un gol giustamente annullato per fuorigioco allo “scorbutico” Miftah, entrambi sull’1-0.
Per i gialloblù è la 20esima vittoria in campionato, un cammino da record, senza dimenticare l’imbattibilità che dura da 29 giornate; i 4 pareggi nelle ultime 5 partite sono un lontano ricordo, anche se qualche problemino resta, compresi gli esperimenti tattici di Apolloni che oggi non hanno convinto fino in fondo. Ma questi sono solo dettagli.
(Nella foto scattata poco prima del fischio d’inizio del secondo tempo, è chiaramente visibile il nuovo schieramento tattico del Parma: un 4-4-2 con il centrocampo a rombo)