Prima o poi doveva succedere. I Cadetti Crocetta hanno perso qualche partita dopo tre stagioni ufficiali immacolate. Per questioni di anagrafica lo zoccolo duro si è spostato in Under 21 e in effetti è là che sta cercando di ripetere l’impresa.
Questa è la stagione, se non della rifondazione, di transizione per cui: tutto nella norma. «Tra l’altro la prima sconfitta col Sala e prima sconfitta in casa col Sala: è la nostra bestia nera quest’anno. Comunque ci sta, lo avevo messo in conto» ammette il manager Stefano Chiuri «C’era anche la voglia di rimettersi un po’ in gioco. Abbiamo iniziato a inserire a spot anche qualche allievo in modo da prepararlo per la stagione prossima e devo dire che sono molto contento: il lavoro che ha fatto Melassi è ottimo».
Il cammino è ancora lungo, non tutto è perduto per la “post season” perché c’è bagarre nei quartieri alti. «Sì, siamo lì; abbiamo fatto comunque bene fino a ora. Speriamo di incastrare qualche buon colpo e che di conseguenza altri ne perdano qualcuno e magari fra un mesetto parliamo di un campionato diverso da adesso». Alla base c’è stato un grosso lavoro di preparazione e la crescita si è vista. «Il lavoro che abbiamo fatto in palestra, perché abbiamo puntato in particolar modo sulla battuta – dice “Chiuzza” -, sta cominciando a dare i suoi frutti. Erano un po’ indietro in questo settore e tutto inverno abbiamo fatto tantissimo lavoro di battuta, coi fondamentali, anche alcune cose noiosissime, se vuoi, ma secondo noi era la base da cui partire. Adesso devo dire che stiamo giocando un buon baseball». La novità di quest’anno riguarda Luca Coffrini. O per meglio dire la scoperta di Chiuri di quest’anno: «L’anno scorso con noi faceva ricevitore-terza base, quest’anno ho pensato: “Cavolo … ha un braccione, proviamo a farlo lanciare” e devo dire che sta facendo molto bene» conclude Chiuri.