Dopo la pausa per le festività di Pasqua, torna la rubrica â€Il Gede risponde†firmata dall'ex tecnico crociato Pietro 'Gedeone' Carmignani. Un'analisi sapiente sull'ultima partita del Parma e uno sguardo attento al resto della 31esima giornata del campionato di serie A.
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La sensazione è che a Siena il Parma si sia accontentato di un punto. E’ d’accordo?
“E’ stata una partita abbastanza tranquilla, senza grandi scosse. Per il Siena era una gara importantissima, anche in virtù del ‘ritorno’ del Palermo. La partita doveva farla il Siena e invece ha fatto poco. Il Parma può ritenersi soddisfatto del punto, anche se qualcosa ha rischiato. Il Parma ha fatto quello che doveva fare: purtroppo il rendimento tra casa e fuori è ben diverso. E’ sempre così da inizio stagione. Non capisco perché, di sicuro non è una questione di modulo. Ripeto, il Parma è partito bene, cercando di fare la partita, ma è normale che le motivazioni del Siena erano superiori; in queste partite la psicologia conta molto”.
Come giudica la prestazione di Ninis, sostituito ad inizio ripresa per scelta tecnica?
“Ninis è un giocatore in crescita, che può sicuramente giocare come interno di centrocampo. Anche Marchionni ha raggiunto quella maturità per giocare in quel ruolo”.
Finalmente in questa squadra c’è anche spazio per le giovani promesse del settore giovanile, vedi Cerri…
“Sono contento per Cerri. Meno male che il settore giovanile comincia a sfornare giocatori importanti. Donadoni è attento ai giovani e fa bene ad inserirli gradualmente. Speriamo che il Parma possa tornare ai tempi di Bucci, Melli, Giandebiaggi, Bia, tutti prodotti del vivaio.
Speriamo che ci sia sempre più attenzione verso il settore giovanile. Bisogna avere il coraggio di far giocare i giovani, questo è un concetto che ripeto da diversi anni”.
Intanto da un po’ di mesi continuano a circolare ‘strane’ voci sul futuro di Donadoni, sebbene la società abbia più volte ribadito che Donadoni resta a Parma. Qual è la sua idea?
“Ieri a fine partita Donadoni non ha chiarito bene il suo futuro. Ha rinnovato il contratto da poco, ma se comincia a dire ‘fa piacere sentire il proprio nome accostato alle grandi squadre…” c’è qualcosa di poco chiaro. Secondo me dovrebbe esserci maggiore chiarezza da parte sua. Le squadre si cominciano a costruire a gennaio e la società ha rinnovato il contratto e ribadito più volte che resta a Parma. Al Parma non si può dire nulla”.
Domenica al Tardini arriva l’Udinese dell’ex Guidolin. Quanto peserà l’assenza di Di Natale (squalificato)?
“Con l’Udinese sarà una bella partita, tra due squadre di seconda fascia che negli ultimi anni stanno facendo molto bene. Guidolin è grande allenatore, peccato che sia andato via da Parma. Lo dico con schiettezza, al di là di ogni dietrologia. Ieri Di Natale ha fatto un gol fenomenale. La sua assenza è pesante, perché lui è l’Udinese. Meglio per il Parma non ci sia, ma anche peccato non poter vedere all’opera un giocatore di questo spessore che non finisce mai di stupire. Un’ultima cosa su Guidolin: continuo a non capire alcune sue dichiarazioni, soprattutto quando parla di un possibile futuro dietro la scrivania. Faccio fatica a pensare che in questo modo, uno come Guidolin, possa lavorare meno di oggi e quindi stressarsi meno”.
Passiamo al resto del campionato: la 31esima giornata è stata segnata da gravi errori arbitrali e conseguenti reazioni da censurare. Quanto pesano le sviste di ieri?
Partiamo da Fiorentina-Milan: l’espulsione di Tagliavento ci può stare, almeno in presa diretta, poi la moviola dirà il contrario. Il problema è che quella decisione ha condizionato l’arbitro per tutta la partita. I due rigori alla Fiorentina? Uno c’era, l’altro forse. Ma c’era anche un rigore netto a favore del Milan. Brutta scena le proteste che hanno coinvolto Galliani. Comunque, c’è da dire che il Milan ha sprecato una grossa occasione perché nel secondo tempo si è fermato, giocando 45 minuti scialbi. Inter-Atalanta: il fallo di mano di Samuel non c’era. Ma a fine partita reazione incomprensibile. La sconfitta dell’Inter è frutto di un certo modo di essere dell’Inter. Ieri i difensori nerazzurri giocavano tutti per conto proprio, non facevano reparto. E poi: il secondo gol dell’Inter nasce da un fallo di Rocchi. E’ inutile dare sempre le colpe agli arbitri, in questo modo si danno alibi ai giocatori. Fa bene Allegri a puntare il dito contro la propria squadra e non contro l’arbitro. L’Inter va avanti grazie alle invenzioni dei singoli. Smettiamo di dare le colpe agli arbitri. L’Inter vinceva 3-2 e poi ha preso altri due gol. Vorrei sottolineare la grande prova di carattere dell’Atalanta che hanno voluto onorare il loro presidente, Ruggeri”.
Chiuso il discorso scudetto ora la Juventus può concentrarsi sul Bayern e la Champions League. Quante possibilità ha di ribaltare il risultato dell’andata?
“Contro il Pescara la Juventus ha giocato ad una porta sola; Pelizzoli in giornata straordinaria. La Juve con Vucinic al 100% può tentare qualunque impresa. Contro il Bayern partita difficile per l’organizzazione e la forza dei tedeschi, ma non è impossibile passare il turno. Sarà una Juve diversa rispetto alla gara d’andata; prevedo una partita aperta.
In fondo alla classifica si prevede un avvincente finale di stagione…
“Gran merito a Sannino e al Palermo: è tornato per pura casualità, ma da quando è tornato la squadra siciliana è trasformata, rigenerata. A Genova, contro la Samp, ha giocato una grande partita. La lotta per non reotrocere, tre squadre per due posti. Il Siena è quella meno attrezzata, certo, ma ha fatto 6 punti più degli altri; senza penalità, infatti, sarebbe al sicuro. Il Genoa sembrava aver perso per strada la stabilità e le certezze acquisiste durante le prime settimane di gestione Ballardini.
Il suo amico Pioli ha rinnovato il contratto che lo lega al Bologna. Ha fatto la scelta giusta?
“Sono contento per Pioli e per il rinnovo del contratto. Poteva ambire ad una grande squadra, ma se si trova bene a Bologna ha fatto bene a restare”.
Un pronostico sul derby di questa sera, Roma-Lazio?
“Si affrontano due squadre che hanno ancora ambizioni europee. La Lazio è ancora in corsa per la Champions, la Roma è in lotta per l’Uefa. Come tutti i derby, è difficile fare previsioni e discorsi di natura tecnica. Sarà una partita intensa. Roma ha tanta qualità, la Lazio ha carattere. Forse la rosa della Roma ma è forte, ma nel derby non conta”.