Ecco l'appuntamento del lunedì con la rubrica "Il Gede risponde" firmata dall'ex tecnico del Parma Pietro 'Gedeone? Carmignani. Un commento sull'ultima sconfitta del Parma e su un 2013 per ora disastroso. Ma anche un'analisi sapiente sull'ultima giornata del campionato di Serie A.
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Un altro passo falso per il Parma. Come ha visto la partita contro la Sampdoria? Sconfitta immeritata come ha detto Donadoni a fine gara?
“Ho visto un Parma che aveva iniziato bene la partita, evidentemente in settimana Donadoni aveva toccato i tasti giusti. Molto possesso palla, ma nel primo tempo le due squadre sembravano non volersi fare male. Partita senza spunti. Il gol di Icardi (se i giovani giocano possono crescere), complice l’uscita fuori tempo di Mirante, ha cambiato la partita. Parma deludente, la squadra non mi è piaciuta”.
Quali possono essere i motivi di questa pericolosa involuzione?
“Il Parma è la squadra che ha fatto peggio di tutti nel 2013. Non si capisce cosa sia avvenuto. Le qualità tecniche ci sono, lo staff tecnico è lo stesso del girone d’andata; è un problema psicologico, non vedo altre soluzioni. Bisogna intervenire, bisogna scuotere tutti, non è un Parma accettabile”.
L’errore di Mirante ha deciso una partita che sembrava destinata al pareggio…
“Mirante è un portiere che esce, diciamo che è stato poco protetto nell’uscita. Un gol simile a quello preso con il Chievo. Ma non è Mirante il problema: la reazione della squadra dopo il gol di Icardi non mi è piaciuta. E’ mancata la giusta rabbia per trovare il gol”.
Dopo 8 partite senza vittoria forse sarebbe il caso di cambiare radicalmente l’undici titolare?
“Ripeto, il problema del Parma è mentale, sicuramente. In questo momento Donadoni dovrebbe cambiare tutti e 11 i giocatori. La squadra non risponde alle sollecitazioni. Ora pensiamo subito al Torino, sono convinto che il Parma farà una grossa partita. Bisogna darsi una mossa… Per fortuna la classifica è serena, perché hanno perso Siena e Pescara… Ma se avessero vinto?”
Passiamo al resto del campionato: la rimonta dell’Inter è tutto oro che luccica?
“il 3-2 finale si traduce così: da una parte una squadra abituata a vincere come l’Inter e dall’altra una squadra che nonostante il bel gioco non ha ancora la mentalità della grande squadra. Il Catania doveva e poteva chiudere la partita prima, già nel primo tempo. Il primo tempo dell’Inter è stato inguardabile, con Rocchi unica punta. E’ bastato che subentrasse un giocare di spessore come Palacio perché le cose cambiassero. Stramaccioni deve riflettere su certe scelte. Il Tottenhan c’è giovedì, c’è tempo per recuperare, quindi il turnover non lo capisco. E poi c’è da dire che la campagna acquisti dell’Inter è stata sbagliata. Molta improvvisazione. Cassano? Mi veniva da ridere quanto tutti dicevano che Cassano è diventato un super uomo, Cassano è sempre Cassano. Inutile pensare che si può cambiarlo radicalmente, bisogna accettarlo così come è”.
Il Milan invece sembra aver ingranato la sesta marcia…
“Il Milan ci mette molto a fare gol e a risolvere le partite. Crea e spreca tanto. Però è un Milan in forma, che gioca, che usufruisce di una grande condizione psico-fisica. Va sottolineata la serenità con cui Allegri ha saputo affrontare le difficoltà iniziali. L’espulsione di Candreva è una situazione al limite. Bisogna decidere in fretta, ci sta, come si poteva stare il giallo”.
Il pareggio del San Paolo tra Napoli e Juventus ha chiuso definitivamente il discorso scudetto?
“Il Napoli ha cercato di stravolgere la propria filosofia, pressando alto e cercando spesso i duelli uno contro uno. La Juventus non è stata a guardare e sin da subito ha messo in difficoltà la difesa del Napoli. Dopo il gol partenopei in grande difficoltà, squadra molto impaziente e imprecisa. Ha pareggiato nel momento migliore della Juve, come spesso accade nel calcio, che aveva sfiorato il raddoppio. E’ un pareggio che vale due punti per la Juventus. Cavani stanco e provato, troppi viaggi tra nazionale, coppe e campionato. Questo è il grande problema del Napoli”.
La lotta per non retrocedere sembra aver subito una duro e forse decisivo scossone…
“Pescara, esonero tardivo. Doveva vincere con l’Udinese ma Bergodi ha giocato con una sola punta e 5 difensori. A proposito: complimenti a Di Natale per i 150 gol. Il Palermo sta facendo il possibile per venire fuori, ma uno come Miccoli deve giocare sempre e dall’inizio. Infine il Siena: ha perso contro una grande Atalanta, ma i limiti dei toscani si conoscono da tempo. La sensazione è che queste tre squadre abbiano un piede e mezzo in serie B.
La Fiorentina vince ma non convince, a differenza della Roma che infila la terza vittoria consecutiva. Dovo possono arrivare?
Fiorentina un po’ deludente: disordinata e arruffona. Ha vinto a fatica, ma ha fatto un passo indietro dal punto di vista del gioco. Comunque ha vinto e resta aggrappata alla zona Uefa. Così come la Roma il cui distacco dal Milan (terzo) è di soli cinque punti. La Roma ha un organico che se la può giocare con tutti. In attacco non sono inferiori a nessuno. Ottima partita del Genoa, ma poi le giocate dei campioni fanno la differenza”.