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La griglia di partenza della Promozione 2024 2025

Promozione gir. A

La griglia di partenza della Promozione 2024/2025

La griglia di partenza della Promozione 2024/2025

Se un anno fa di questi tempi si pensava che stilare la griglia di partenza della Promozione fosse impresa più ardua del solito, quest’anno c’è da ricredersi: i valori di un campionato, probabilmente spezzato in due tronconi, saranno messi in evidenza col passare delle settimane da sottili equilibri che indirizzeranno sia la lotta al vertice sia la lotta per non retrocedere.

Il girone A cambia il “dialetto”: si parlerà molto di più reggiano, dato che nel torneo 2024/2025 le squadre d’oltr’Enza aumenteranno da 5 a 7; le parmensi (calate a 5 organici), saranno in inferiorità rispetto anche alle piacentine, di cui se ne contano ben 6 rappresentanti. Al via si presenteranno, inoltre, 2 squadre retrocesse dall’Eccellenza e ben 5 neopromosse dalla Prima Categoria, fra vincenti e ripescate. Tutti i lettori (nostri e non solo) si aspettavano l’ormai consueta previsione fatta dalla redazione di SportParma: la griglia di partenza, come sempre molto ipotetica, mette in campo le 18 forze del girone suddivise per 4 differenti fasce, sulla base delle valutazioni fatte con i colleghi delle più autorevoli testate delle province limitrofe di Piacenza e Reggio Emilia. Un monito a tutti: è un gioco e pertanto sarebbe bene non prendersi troppo sul serio. Ma certamente tradizione delle piazze, partecipazioni ai campionati, ambizioni, facoltà economiche e, non per ultimo, mercato estivo sono fattori che indicano una un percorso che, per lo più, non sarà dissimile dalle nostre valutazioni.

PRIMA FASCIA Reggiane e piacentine si contenderanno la vittoria al titolo, ma rispetto alle ultime annate, sembra non esserci una candidata principale al primo posto. La compattezza di un club importante ed equilibrato come il Bibbiano San Polo – abituato a fare la spola tra Eccellenza e Promozione – farebbe propendere per mettere davanti a tutti la squadra allenata da Tedeschi: reduce da un 2° e un 3° posto negli ultimi due anni nel girone B, la formazione biancoblù ha mantenuto il suo blocco e si è rinforzata con il corazziere argentino Gargiulo dal Campagnola e riprendendosi Ametta dalla Riese. L’esordio in Coppa (4-0 al Monticelli) è stato un chiaro monito per le rivali più accreditate, che sembrano essere almeno quattro: la Pontenurese ha cambiato corso societario (gli ex Vigolzone Tagliaferri e Granelli nuovi dg e ds) e tecnico (in panchina ora c’è Costa) e rinnovato le intenzioni bellicose aggiungendo giocatori come Rizzi (ex Felino), Cerati e Sartori a un gruppo che prevedere i “soliti” Burgazzoli, Bamba, Storchi e compagnia. Le retrocesse Bagnolese e Montecchio, di diritto, si giocheranno il primo posto: i rossoblù, nobile decaduta, hanno avviato una collaborazione con la Virtus Libertas che consentirà di andare avanti con ambizione e il mercato del ds Casini, che ha pescato molto su Parma (tris fidentino con Ghiretti, Spagnoli ed El Hani, oltre all’ex Carignano Kulluri) è di ottima fattura; squadra nuova di zecca anche per i giallorossi – scesi ai playout con la Fidentina, da cui hanno preso Rieti per blindare la difesa – che hanno strizzato l’occhio sul mercato a tanti giocatori parmensi (Sarr, Boselli e Toma), ma il colpaccio arriva da Viano e porta il nome di Marmiroli. Dietro alle “fab four”, ma comunque nell’ottica di essere in corsa almeno per i playoff ci sta la Castellana Fontana che, come sempre, ha una forte componente che arriva dall’Oltrepò, che è una variabile difficilmente calcolabile, ma non sono mancati gli acquisti di spessore: con uno Squintani (17 gol con la Sarmatese in Promo) e un Colombi (dalla Bobbiese) in più il nuovo mister Panzetti sarà chiamato a migliorare i 54 punti dell’anno scorso.

SECONDA FASCIA La Futura Fornovo Medesano ha cambiato tanto, in dirigenza e nel parco giocatori, ma ha tenuto l’asticella alta: il nuovo e giovane mister Rizzelli ha tante alternative per ogni ruolo e tanti giovani di qualità, in più un bomber come Cocchi (15 gol in 13 match all’Alsenese) che, se sta bene, è il più forte della categoria. Se tutte le componenti remeranno dalla stessa parte, la compagine dei due comuni potrebbe essere la mina vagante del campionato. In cerca di un possibile piazzamento playoff, va messa anche la Bobbiese che, però, dopo aver vinto gli spareggi omaggio, ha deciso di rinunciare all’EccellenzA: le prospettive dei neroverdi sono tutte da valutare, ma in val Trebbia non vogliono passare inosservati: in un mercato contraddistinto da tanti addi (Rossi, Makaya, Bernazzani e Serena, fra gli altri)e da acquisti “di categoria”, l’acquisti in difesa di Compaore (ex Salso e Pontenurese) e del giovane promettente soci a metà campo rappresentano bei colpi a disposizione di mister Bongiorni. Sullo stesso livello va considerato il Carignano che, nel suo catino, difficilmente prenderà gol, ora che in porta è tornato Dessena: giallorossi forti in tutti i reparti (difesa in primis), con un Dallaglio in più sulla trequarti, ma un Kulluri in meno là davanti. A Mister Soldi, al secondo anno, dopo lo spauracchio playout, il compito di migliorarsi e migliorare i suoi giocatori: sicuramente da parte sinistra. Molto ambizioso è il Luzzara, altra “miracolata” dell’ultima stagione: mantenuta la categoria, i reggiani non vogliono più rischiare ed ecco spiegato il mercato faraonico che ha portato, fra gli altri, il forte attaccante Ennamli a scendere di categoria per vestire i colori rossoblù.

TERZA FASCIA Nella parte alta della destra della classifica dovrebbero stare un paio di squadre che non ci stupiremmo di vedere anche qualche posizione più su: il Carpaneto Chero punta in grande, è ormai consolidato in categoria e si è migliorato con Arodotti dall’Agazzanese e tanti parmensi che conosciamo bene (Partelli, Pellegrini, Bonati, Di Mauro); il neopromosso Fidenza, di ritorno dopo 7 anni, sotto la guida di uno dei mister più importanti della categoria (Bazzarini) ha fatto un mercato di spessore prendendo il difensore Longhi, il mediano Russolillo e i fantasisti Viani e Bacchini, che si vanno a sommare un gruppo che già con la Prima Categoria c’entrava poco. La rosa un po’ corta nel lungo potrebbe essere il limite, ma i bianconeri, che partono per salvarsi, possono essere la sorpresa in positivo.
Lotterà per salvarsi, possibilmente in maniera tranquilla, anche il Boretto di mister Melotti, che sembra essere più forte dietro che non davanti: l’acquisto di punta Perlaza Hurtado dal Noceto si spera porti qualche gol. Dovrà sudare più del solito l’Alsenese, che ha cambiato tanto: il ds Lagori ha dovuto ovviare a molte cessioni illustri (ben 14 in tutto), aggregando qualche Juniores, confermando il top player Luca Barbarini e acquistando un mediano di esperienza e qualità come Billone. La new entry Vezzano, in Promozione dal 2018/2019, si troverà per la prima volta a fare i conti col girone A: la compagine dell’appennino reggiano è una bella incognita, ma farà del campo “Cremaschi” il proprio fortino per provare a evitare i playout.

QUARTA FASCIA Alla fine dei giochi saranno in quattro a scendere di categoria e, pertanto, mettiamo nell’ultima fascia lo stesso numero di squadre, che arrivano tutte dalla Prima Categoria. Nelle due caselle che andrebbero a occupare i playout giocati in trasferta mettiamo chi ha vinto il proprio girone: il Terme Monticelli, miglior difesa lo scorso anno, dovrà abituarsi a subire qualche gol in più senza un centrale esperto e di categorie, ma le spiccate doti offensive del jolly Martinez e la velocità di Petronelli e Vecchiattini in attacco qualche marcatura in più la porteranno: le grosse incognite per il nuovo mister Groppi saranno legate a Capitani, allergico alla doppia cifra, e a Ligabue, scommessa tutta da scoprire in queste zone. Il Masone, matricola che sale dal girone C, fino a qualche hanno fa era negli amatori: i soldi non mancano (qualche colpo è stato fatto), la conoscenza della categoria e del girone sì. Ultime, anche in ordine di arrivo, sono le ripescate Sorbolo Biancazzurra e Sannazzarese, entrambe vincenti nei rispettivi playoff e “chiamate” dal CRER a luglio a mercato inoltrato: anche per questo vanno considerate più indietro. L’arma in più dei parmensi – ci sentiamo di dire – è in panchina, perché la meticolosità del lavoro difensivo di Musi potrebbe portare qualche punto su campi “ingiocabili” e il solito gruppo rodato rappresenta un punto di partenza. I piacentini hanno cambiato di più e si sono affidati a giocatori conosciuto nel piacentino (Murro, Laanaya, Vago) per non essere la Cenerentola del campionato.

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