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Vasileios Zagaritis in Parma Bochum

Parma Calcio

Top&Flop di Parma-Bochum: certezze in mediana, incostanti Benek e Man

Foto: Parma Calcio 1913

Top&Flop di Parma-Bochum: certezze in mediana, incostanti Benek e Man

BRESSANONE (BZ) – Complessivamente un buon Parma quello fattosi apprezzare nella seconda prestigiosa amichevole pre-stagionale contro il Bochum.

Il team crociato sembra aver ripreso da dove aveva lasciato: le trame di gioco continuano, ancor più rodate di prima, a essere intriganti e piacevoli ma ancora manca qualcosa in quanto a concretezza. La grande curiosità attorno ai volti nuovi è stata ripagata in parte: Begic mostra di avere i primi sintomi di un grande acquisto, Partipilo poco incisivo ma sempre presente, limitato anche da un piccolo fastidio al flessore, il “primo” Colak, comprensibilmente ancora non del tutto a suo agio nell’intesa coi nuovi compagni, a sprazzi dà la sensazione di poter avere quelle caratteristiche da fulcro del gioco che tanto sono mancate la scorsa stagione.

I TOP DI PARMA-BOCHUM  

– BEGIC  – Il migliore. Già titolare contro la Fiorentina (quando aveva colpito per la verve dinnanzi a  un avversario tosto come Biraghi), contro i tedeschi il giovane Tjas, entrato nel secondo tempo come ala sinistra, inizialmente è ben contenuto dalla difesa avversaria; dal suo ripetuto asciugarsi la fronte pare quasi provato dalla fatica, dovuta anche agli sforzi delle rincorse in ripiegamento, alle quali mai si sottrae. Ma dimostra di avere coraggio e risorse da vendere e, una volta prese le misure, comincia ad alzare i giri del motore: da qui in poi è un crescendo costante: dapprima ubriacando i difensori avversari, poi servendo al limite dell’area piccola una palla che Bonny spedisce malauguratamente alta. Non è che il preludio al gol decisivo, giunto dopo una pregevole azione personale in cui mette a sedere due avversari, con tutti i tifosi che, già frementi, intimavano il tiro, scoccato al giusto momento e spentosi accanto al palo più lontano. Sarebbe ingiusto, oltre che imprudente, esprimere giudizi affrettati o esagerati, ma la personalità e la qualità con cui il ventenne sloveno gestisce ogni pallone colpiscono; se questo è l’antipasto, il ragazzo non può che far venire l’acquolina, in attesa di partite più significative. Gustoso.

– ZAGARITIS – Chissà che il mercato, da qui alla fine, non porti in dote un esterno mancino. Fino ad ora tuttavia Pecchia può tranquillamente confidare nelle prestazioni, ben più che solide, del greco. Anche contro il Bochum  ha mostrato di essere uno dei più in palla, soprattutto quando si tratta di spingere. L’ancora giovane Vasileios, ventidue primavere quest’anno, si destreggia in più di una sortita offensiva sulla fascia di competenza e, specialmente nel primo tempo, rappresenta una delle più valide alternative di risalita del campo per i crociati; nel secondo tempo si distingue per un paio di cross al bacio messi a centro area. Qualche incertezza in più in fase difensiva, un comprensibile calo alla distanza  ma nel complesso uno dei più brillanti per i 67 minuti in cui rimane in campo. Leggiadro.

– LA MEDIANA – Se Estevez, ancora capitano al fischio d’inizio, è ormai lo spirito guida della squadra crociata, a infondere ulteriore fiducia ai tifosi è il suo partner di centrocampo Hernani. Il brasiliano conferma, se mai vi fossero dubbi, di essere un giocatore di altissimo spessore e con il volante argentino compone una mediana (tutta sudamericana) di lusso per il campionato di Serie B. Entrambi sanno abbinare capacità di regia, personalità e abilità di interdizione, oltre che polmoni d’acciaio. Fin quando rimangono in campo per il Bochum non restano che le briciole sulla mediana, sarà curioso vederne gli sviluppi quando a loro si aggiungeranno anche la classe e la leggerezza di Bernabé. Maestri.

I FLOP DI PARMA-BOCHUM 

– BENEDYCZAK – Con quel fisico da marcantonio è inevitabile che la fatica della preparazione si faccia sentire più che in altri casi ma, seppur con la solita carica nei movimenti offensivi, di certo non è ancora il miglior Benek quello visto a Bressanone. Tocca pochi palloni, ancor meno quelli con cui potrebbe incidere. A differenza dell’anno scorsa la concorrenza scalpita, ma Benek di certo venderà cara la pelle per mantenere il ruolo di primo piano meritato nella scorsa stagione. Imbolsito.

– MAN – Sembra di rivedere il giocatore della scorsa stagione. Indiscutibili le qualità tecniche, che addirittura potrebbero inficiarne il giudizio complessivo, ma ancora una volta risulta alla fine troppo inconsistente. Ciò non toglie che, quando si accende, rischia di essere sempre pericoloso. Sono sue le occasioni più pericolose del primo tempo crociato, ma in entrambe le situazioni dà la sensazione di poter fare di più, leitmotiv della sua esperienza a Parma. Evanescente.

– ANSALDI – Pesa come un macigno nella valutazione finale il rigore sbagliato. Entra quando ormai la partita non ha più nulla da dire. In un Parma orfano di Vazquez, servono nuovi eroi e Cristian rappresenta una della candidature più autorevoli. Nel complesso non demeriterebbe, ma da lui ci si aspetta sempre qualcosa in più. Sciupone.

 

(In copertina, il terzino Zagaritis contro il Bochum – Foto: Parma Calcio 1913)
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