Il campionato di Serie B in corso si sta rivelando come uno dei più equilibrati e più avvincenti degli ultimi anni. E nemmeno giocatori di assoluto valore, come il parmigiano Vazquez, riescono a pieno a dominare l’agonismo che da sempre contraddistingue la cadetteria.
Come discusso anche nella puntata di ieri di PARMATALK (clicca qui) con ospite mister Luigi Apolloni, ogni sabato in Serie B è una battaglia: combattività, gioco falloso e grinta sono all’ordine del giorno. falli. E non è un caso che il più martoriato di questo campionato (e non solo) sia proprio Franco Vazquez: con i cinque nella gara contro l’Ascoli salgono a 97 i falli subiti in stagione dal fantasista italo-argentino. Con almeno 13 in più di qualunque altro giocatore nei top 5 campionati europei (Liga, Serie A, Premier League, Bundesliga e Ligue 1) e nelle rispettive seconde divisioni, El Mudo è il giocatore che viene “steso” più volte dagli avversari in tutta Europa: infatti, ha una media di 4 falli subiti a partita. Sul podio, dietro a lui, troviamo Aleix Febas del Malaga con 84 e Vinicius Jr del Real Madrid con 82. Dati che dimostrano come le squadre che affrontano il Parma cerchino sempre modi ostruzionistici per impedire a Vazquez di esprimere al massimo le sue potenzialità; tutto ciò ovviamente ha conseguenze sul gioco della squadra crociata.
L’undici di Pecchia basa il suo gioco sull’italo-argentino, dai cui piedi nasce la maggior parte delle azioni pericolose che vengono create: quando gli avversari fermano il centrocampista ex Palermo e Siviglia, il Parma resta senza fonti di gioco e fatica maggiormente nella manovra offensiva.
Non definiamo il Parma “Vazquez dipendente” ma è comunque noto a tutti che le giocate del Mudo sono risultate decisive in tantissime occasioni per i ducali (vedi la doppietta in Venezia-Parma, o l’euro gol di Parma-Perugia, ma anche la prestazione di Parma-Genoa, tanto per citare alcuni episodi recenti). Senza le sue invenzioni la squadra di Pecchia fa fatica ad essere incisiva in zona gol. Con tutto il reparto avanzato a disposizione, a Pecchia il compito di trovare soluzioni alternative nel giro-palla per evitare al suo numero 10 di esprimersi al meglio senza essere bersagliato continuamente dagli avversari.