Da eterno campione a portiere decotto. Tutto nel giro di 4 giorni.

Stiamo parlando di Gianluigi Buffon, bersagliato da centinaia di tifosi sui social, poi ripresi da diversi quotidiani nazionali, dopo il calcio di rigore causato nella sfida di sabato a Bari (fallo su Cheddira) fibita con una pesantissima sconfitta per 4-0. Sentenze da social (“Disastro Buffon”), con i famigerati leoni da tastiera che credono di fare il bello e il cattivo tempo. C’è chi addirittura, come il quotidiano Fanpage, ha titolato così: “L’età presenta improvvisamente il conto a Buffon”.

Eppure martedì scorso, appena 4 giorni prima della gara del San Nicola, al termine della gara di Coppa Italia contro l’Inter (dove era stato bersagliato dai tifosi nerazzurri), giornali e social avevano consumato tonnellate di parole dolcissime e frasi epiche come “Buffon, l’eterno campione”.

Paradossi del mondo calcio. Di sicuro Buffon ha le spalle larghe per digerire tutto questo e per provare a tenere unito uno spoglatoio e una squadra in profonda crisi di risultati e gioco che nelle prossime due partite dovrà affrontare Perugia e Cosenza, due occasioni per dare un segnale a se stessi e a tutto il campionato, sebbene la promozione diretta sia un obiettivo quasi impossibile da inseguire.