Consueto appuntamento del lunedì con la rubrica di SportParma e ParmaOggi “Il Gede rispondeâ€. Cinque domande e cinque risposte all'ex allenatore del Parma Pietro Carmignani sull'ultima giornata del campionato di serie A con particolare attenzione ai crociati, ieri sconfitti 1-0 dalla Lazio.
Alla vigilia della pausa per la nazionale è arrivata una sconfitta contro la Lazio a 5 minuti dalla fine: merito della Lazio o colpa del Parma?
“Il Parma ha perso a Roma dopo aver disputato una buona gara, sempre tenuta in mano. Si poteva approfittare di una Lazio stanca dalle fatiche di coppa. Ha inciso senza dubbio l’uscita di Giovinco, ma anche il fatto che la squadra si è sembrata accontentare di un pareggio che pareva ormai cosa fatta. La differenza l’ha fatta Klose, un grande giocatore”.
Si è fatto male Giovinco ma Colomba ha inserito tardi Valdes e tenuto Crespo in panchina: ha sbagliato?
“Come ho detto Colomba doveva osare di più. Non so se Giovinco pensasse alla nazionale, ma di certo uscito lui si poteva inserire un giocatore più offensivo, come Valdes ad esempio. Su Crespo non mi pronuncio perché non conosco le sue condizioni”.
La classifica del Parma dice 12 punti: rispecchia il vero valore della squadra?
“Leonardi si è lamentato del fatto che la squadra osi poco con le grandi e la vittoria con il Napoli ha dimostrato che in effetti poteva fare qualcosa in più. Del resto credo che la squadra abbia fatto quello che doveva fare, specie in casa. E’ chiaro, la zona “Europa League” non è lontana, ma una certa attenzione alle spalle bisogna farla, perchè ci sono anche l’Inter e un Bologna in crescita”.
Parliamo delle altre: vincono Milan, Udinese, Roma e Palermo in cima, in coda bene Atalanta, Lecce e Chievo. E Mihajlovic rischia la panchina a Firenze…
“La Fiorentina ha perso con il Chievo, che ha dominato il secondo tempo e non sono d’accordo con Mihajlovic che sostiene che i suoi abbiano giocato bene. Oltre ai risultati deludenti la piazza non lo vuole: rischia. Non sempre però cambiare aiuta: è accaduto per il Bolgna con Pioli, che pure non si è riuscito a vendicare su un Palermo bravo in contropiede, non so se sarà così con Arrigoni, che considero troppo “tifoso” del Cesena per allenarlo, e perdendo contro il Lecce non è partito come sperava. Bene anche la Roma, che ha fatto un gran secondo tempo dopo l’ingresso di Bojan, un Udinese che non è prima per caso, l’Atalanta di un Denis sempre più decisivo. Benissimo il Milan, che avrà avuto la motivazione di dedicare il successo a Cassano ma in questo momento gioca a memoria ed è in condizioni eccellenti, fisiche e psicologiche”.
Chiudiamo con il caso della domenica: giusto non giocare a Napoli?
“Se su Genoa-Inter c’è poco da dire con tutto quel che è successo, non è altrettanto chiaro per Napoli-Juve. Io penso che le precauzioni non siano mai troppe ma non ho capito perché il Napoli sia stato chiamato al summit quando il prefetto poteva decidere da solo. E non ho capito perchè non sia stata chiamata la Juve. Mazzarri poi non può dire che il Napoli ci ha rimesso quando non è vero: hanno giocato in Champions mercoledì e ci hanno solo guadagnato. A proposito di coppe: si snobba troppo l’Europa League e non fa bene al ranking europeo dell’Italia. Bisogna trovare una soluzione altrimenti è inutile impegnarsi tanto per arrivarci. Non è solo questione di turnover: il mio Parma quando aveva il doppio impegno andava bene anche in campionato”.