Per certi versi l’Inter capolista di Antonio Conte potrebbe essere l’occasione ideale per accendere quella “famosa” scintilla e ritornare in corsa nella lotta salvezza.
Sulla carta i nerazzurri sono un avversario apparentemente imbattibile, ma Roberto D’Aversa è già riuscito a fermare i nerazzurri e, seppur privo volta di giocatori importanti, proverà anche questa volta a sorprendere l’amico Conte. “Ripartiamo dagli aspetti positivi – attacca D’Aversa – dalle ultime due partite contro Udinese e Spezia in cui la squadra ha finito in crescendo, dimostrando di essere viva. Se avessimo vinto avremmo avuto 4 punti in più e sarebbe stata un’altra classifica. Allo stesso tempo, però, dobbiamo ragionare sugli errori che non ci consentono di portare a casa la vittoria; certi errori non possiamo più permetterceli”.
Le rimonte subite nelle ultime due giornate sono un peso difficile da digerire, ma la sfida contro i nerazzurri non consente di guardarsi indietro, altrimenti non ci sarebbe neanche da scendere in campo: “Dobbiamo ritrovare le caratteristiche che avevamo in passato – continua il tecnico -, quando passavamo in vantaggio gli avversari potevano stare lì giorni e non prendevamo gol. Serve spirito di sacrifico oltre alle qualità individuali per portare a casa i tre punti. Dobbiamo giocare sempre allo stesso modo per tutta la durata della partita, indipendentemente dal risultato, ed evitare quello che è successo nelle ultime gare”.
Per battere i nerazzurri servirà una “prestazione al 120%, eliminando eventuali errori, sperando di trovare un avversario in una serata storta. Nel calcio nulla è impossibile, anche se siamo penultimo e la situazione è difficile”, non a caso i gialloblù non vincono da 15 partite di fila e in questa stagione hanno inanellato una serie di record negativi. “Dobbiamo scendere in campo con la mente libera, con più malizia, cattiveria voglia; il nostro destino dipende dai punti che facciamo e magari sperare che qualcuno lì davanti entri faccia qualche risultato negativo, come abbiamo fatto noi”.
La situazione dell’infermeria resta preoccupante, soprattutto in attacco, ma D’Aversa può contare sui recuperi di Inglese e Pellè, seppur part-time, come ha ammesso lo stesso allenatore: “Pellè veniva da un periodo di inattività, ha iniziato e ha avuto un infortunio; Inglese è rimasto fermo per molto tempo. Bisogna ragionare su Karamoh e Mihaila, entrambi hanno avuto difficoltà nella partita, va ragionato su tutti. Numericamente in attacco siamo in difficoltà. Però a Spezia, senza le convocazioni di Inglese e Pellè, siamo passati in vantaggio. Gli alibi non mi piacciono, ma è chiaro che avere delle alternative a partita in corso, perché poi si possono discutere i cambi ma se non hai la possibilità di sostituire gli attaccanti con attaccanti…”. Infortuni a parte il 4-3-3 non è in discussione: “Per la gara di domani devo ragionare sulle condizioni di Karamoh e Mihaila”.