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Baby fenomeni o scommesse: questo è il dilemma salvezza

Baby fenomeni o scommesse: questo è il dilemma salvezza

Baby fenomeni o scommesse? E’ il dilemma che in questi giorni attanaglia la testa di migliaia di tifosi del Parma, disorientati da nomi impronunciabili e da un mercato milionario (solo per il Parma), proprio nel bel mezzo di una pandemia che rischia di cambiare le regole e i parametri di tutto il sistema calcio; oltre a incrementare a dismisura l’indebitamento generale. Nomi che, allo stesso tempo, potrebbero garantire un futuro roseo al club crociato. Un futuro di allettanti “plusvalenze”.

Scommesse o baby fenomeni? La salvezza del Parma è strettamente legata a questo quesito, cioè al reale valore degli ultimi acquisti: Zagaritis, Man e molto probabilmente Zirkzee. Nomi affascinanti, sulla bocca e sui taccuini di diversi club internazionali di prima fascia. Nomi che hanno già fatto intravedere grandi cose nelle (poche) partite fin qui giocate ai massimi livelli. Giocatori di grandi prospettive che, nell’arco di pochi anni (si spera), possono generare grandi guadagni e ritorni in termini tecnici, sempre che il processo di crescita e maturazione venga portato a termine, senza intoppi, senza problemi di ambientamento e scarsa conoscenza del calcio nostrano. Insomma, tutto deve filare liscio affinché l’investimento di oggi possa raddoppiarsi, se non triplicarsi. Ma nell’immediato quanto possono dare al Parma?

In questi mesi abbiamo imparato a pesare il valore, le capacità e le potenzialità di giocatori come Busi, Sohm, Mihaila e Brunetta, arrivati in estate con il bollino di grandi promesse; ed è bastato poco per capire che serve tempo, pazienza, e tanto lavoro, dentro e fuori dal campo.
Ingredienti che in tempi di Coronavirus possono subire rischiose alterazioni e offuscare i valori reali di questi ragazzi.

Ma non si era detto che servivano giocatori pronti per la serie A? Giocatori di esperienza in grado di calarsi nella nuova realtà e nella lotta aspra per non retrocedere?
A parte Conti, prelevato dal Milan in prestito con obbligo di riscatto, per ora niente di tutto questo.
La strada intrapresa dal presidente Krause è ad alto rischio in ottica salvezza, ma anche a livello finanziario, malgrado molti obblighi di riscatto siano legati alla permanenza in serie A. Questo, però, non vuol dire che il Parma esca indebolito dal mercato di gennaio – anzi – tant’è che ora D’Aversa può contare su una rosa più completa, almeno a livello numerico, e con ampi margini di crescita. Una rosa di prospettiva, “svecchiata” nelle entrate e non nelle uscite (e nel monte ingaggi).

Possiamo girarci attorno quanto vogliamo, ma il quesito è sempre lo stesso: è una rosa attrezzata per lottare per la salvezza? Rischi e dubbi (appunto). Rischi e visioni da businessman. Al campo l’ardua sentenza.

 

 

 

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