Il lunedì sportivo è dedicato al commento di mister Carmignani. Cinque domande e cinque risposte firmate dal Gede per analizzare la penultima giornata di campionato. Dopo il pareggio a Bologna (0-0) il Parma è matematicamente salvo e può pensare a programmare la prossima stagione.
Il pareggio di Bologna vale quanto una vittoria anche se qualcuno ha storto il naso per il secondo tempo rinunciatario di entrambe le squadre.
Il pari soddisfa Parma e Bologna, anche se i felsinei non sono ancora al sicuro. Quello che è successo nel secondo tempo sono cose normali nel calcio: hai paura di perdere, ti va bene il pareggio e tiri i remi in barca. Quando Colomba ha sostituito prima Bojinov e poi Giovinco (il giocatore più pericoloso) era chiaro che si puntava al pareggio. Va bene così, è il punto della salvezza, che chiude una stagione piena di sofferenze. Capisco la delusione di alcuni tifosi per il risultato e l’atteggiamento dei giocatori, ma non si può andare sempre al massimo, a volte bisogna accontentarsi.
A salvezza ottenuta (matematicamente) a chi consegnerebbe la medaglia d’oro per questo traguardo che sino a due mesi sembrava un traguardo molto difficile?
Colomba è l’artefice principale. Ha saputo rasserenare l’ambiente e ha sistemato la squadra tatticamente, dandole il giusto equilibrio in campo. Ha due anni di contratto ed è giusto puntare su un tecnico esperto come lui. Saprà programmare il futuro e sono convinto che la società lo seguirà. Colomba non è uno che chiede la luna.
Bojinov ha sprecato un’altra occasione per cancellare una stagione deludente…
Sì, ha sprecato diverse occasioni. Il giocatore si è spento durante la stagione, senza un motivo chiaro. Anche ieri ha fatto una prestazione non positiva. Sono convinto che non resterà a Parma. Non può ripetere un’altra stagione come questa. Al contrario di Bojinov, voglio fare i complimenti a Pavarini che si è fatto trovare pronto nel momento in cui è stato chiamato a giocare dal primo minuto. Bravo. Questo significa che anche Bucci, il preparatore dei portieri, sta lavorando bene.
Bari e Brescia sono retrocesse, come ve la lotta per il terzultimo posto?
La Sampdoria ha perso il derby e il distacco dal Lecce è di 2 punti. Nulla è perduto, ma è chiaro che la situazione è molto complicata. Ultimamente ha vinto solo a Bari, con un rigore. E’ evidente che le cessioni invernali di giocatori come Cassano e Pazzini hanno giocato un ruolo determinante. Soprattutto quella di Pazzini, che non era preventivata. Anche il cambio dell’allenatore è stato deleterio. Insomma, è una stagione piena di errori, a differenza di Cesena (corsaro a Cagliari) e Lecce (gran gol di Chevanton) che invece hanno creduto nei rispettivi allenatori e oggi sarebbero salve.
Il Milan festeggia la vittoria dello scudetto e l’udinese fa un allungo quasi decisivo. Come giudica la stagione di entrambe le squadre?
Il Milan ha vinto il campionato con grande coraggio, la squadra non ha mai mollato, anche nei momenti di difficoltà come le squalifiche a Ibrahimovic o gli infortuni di Ambrosini, Pirlo e Pato. Allegri è stato determinante e sagace. Ha cambiato diversi moduli, sapendo mettere in campo i giocatori nei posti migliori. E poi: difesa eccellente, centrocampo solido e attacco di qualità. Allegri ha saputo fondere due generazioni diverse. Lo scudetto è meritato. Adesso c’è la Coppa Italia e un altro derby con l’Inter sarebbe affascinante, soprattutto per i nerazzurri che hanno sete di rivincita.
L’Udinese non è più una sorpresa ma una grande realtà del calcio italiano. Ha 2 punti di vantaggio su Lazio e Roma, e non ha un calendario impossibile. Il destino è nelle sue mani, la Champions League è a due passi. Hanno entusiasmo e grandi motivazioni, difficilmente falliranno.