Tra gare sospese (Pesaro-Piacenza) e squadre non scese in campo per protesta (Novara), è partita lo scorso weekend la serie A1 con sole quattro partite disputate sulle sei in programma.
Tra i pochi a scendere in campo regolarmente c’è stato il Cariparma SiGrade Volley, che non è riuscito a ottenere punti nella gara d’esordio nel massimo campionato femminile.
Dopo una partenza da applausi, le ducali hanno subìto la reazione di Urbino, che dopo aver pareggiato i conti ha saputo prendere in mano il pallino del gioco fino al successo finale.
Queste le parole del tecnico del Cariparma SiGrade Donato Radogna sulla prima gara ufficiale della sua squadra:
“Come avevo sottolineato pochi giorni fa, sapevo che la nostra prima partita di campionato sarebbe stata complicata. Non dico che mi aspettassi la sconfitta, ma era normale incappare in qualche difficoltà. Quello che certamente ci ha penalizzato è stato il diverso stato di affiatamento rispetto a Urbino.
Anche se come noi sono una squadra molto rinnovata, hanno potuto allenarsi al completo per molto più tempo. Quando sei costretto ad allenarti a lungo con 5-6 giocatrici come nel nostro caso, è difficile creare subito l’affiatamento e la giusta intesa in campo. Le nostre tre atlete straniere sono arrivate da pochissimo e dobbiamo dare loro il tempo per ambientarsi e integrarsi al meglio.
Questo non vuole giustificare la nostra prestazione poco positiva, ma era una premessa importante da sottolineare. Siamo partiti abbastanza bene, un buon approccio alla partita; poi a poco a poco Urbino è venuto fuori e ci ha messo in difficoltà. Quando hanno aumentato la pericolosità in battuta, la nostra ricezione non ha risposto come doveva; non mi aspettavo che la squadra faticasse così tanto in questo fondamentale. Le ragazze sembravano troppo contratte. La conseguenza è stata una scarsa efficienza anche in attacco.
Abbiamo commesso troppi errori nei vari fondamentali e siamo stati poco incisivi in battuta, dove dobbiamo mettere più in difficoltà il nostro avversario.
Nel quarto set ho provato anche Moreno Pino che ci ha dato una buona spinta, anche se non è bastato. Non l’ho voluta tenere in campo di più visto che era a Parma solo da venerdì scorso.
I nostri posti 4 hanno un po’ faticato, soprattutto Grothues. Nel test amichevole di Modena l’avevo vista molto bene e mi aspettavo trovasse meno difficoltà. Sia a lei che a Kovalenko però, è giusto dare tempo e aiutarle giorno dopo giorno nell’inserimento; sono arrivate da pochissimo e per di più dopo un’estate in cui non si sono mai fermate. La gara d’esordio ci dice che possiamo soltanto migliorare. La squadra può crescere tanto.
Il campionato è appena iniziato, ma ora che finalmente possiamo allenarci con un numero di giocatrici adeguato credo che anche il nostro gioco ne potrà trarre giovamento”.