"Sport, educazione, fede: per una nuova stagione del movimento sportivo cattolico" è il titolo del seminario di studio promosso dalla Sezione Chiesa e sport del Pontificio Consiglio per i Laici …
… in programma oggi e domani al Villa Aurelia Conference Centre di Roma. Un seminario di studio sullo sport, incentrato sull’approfondimento del rapporto tra sport, educazione e fede nell’ottica dell’associazionismo sportivo nel mondo cattolico. Si tratta del terzo seminario, dopo quelli del 2005 e il successivo del 2007, rivolto ai laici cattolici impegnati nello sport e soprattutto nello sport giovanile e amatoriale, per valutare le opportunità che l’associazionismo sportivo cattolico può offrire alla missione educativa e all’evangelizzazione.
Su invito personale del Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, Cardinal Stanislaw Rylko, al seminario è intervenuto quest’oggi l’assessore allo Sport del Comune di Parma, Roberto Ghiretti.
“Quando si affronta il tema dello sviluppo e della promozione sportiva – ha affermato l’assessore allo Sport Roberto Ghiretti – non si può non tener conto dell’aspetto etico. Definire un percorso etico nello sport significa, in ultima istanza, perseguire un bene comune. Oggi lo sport non incide se non marginalmente sulla formazione globale di una persona e sull’identità umana, e questo rappresenta un problema, mentre lo sport può e deve dare lasciare un segno forte nella formazione dei giovani. Purtroppo oggi il modello che si afferma è un modello “dopato”: il doping dell’interesse unico per i risultati si affianca il doping farmacologico, che è la negazione dello sport e in ultima analisi la negazione dell’umanità. Lo sport, quello autentico e libero, è essenzialmente educazione. Per questo motivo il nostro sforzo sarà avvicinare un numero sempre maggiore di giovani allo sport, e questo compito spetta a tutte le istituzioni ma anche alle parrocchie e agli oratori, che da sempre costituiscono nel nostro paese una rete sociale di fondamentale importanza. Quando si è uomini di sport lo si è per sempre, ma lo si diventa da ragazzi. È questa la sfida che ci attende”.