Si è svolta questo pomeriggio a Palazzo Giordani la 2a conferenza dello sport disabile organizzata dalla Provincia di Parma. In prima linea per creare rete tra le varie realtà il responsabile dell'agenzia per lo sport della Provincia, Walter Antonini che ha anche brevemente illustrato due progetti riguardanti il volley per giovani con disabilità mentale ed il rugby in carrozzina
Lo sport è terapia quando interagisce con il mondo della riabilitazione; la società sportiva non fa terapia, fa sport. Parole pronunciate dal responsabile dell’agenzia per lo sport della Provincia di Parma, Walter Antonini, a conclusione della 2a conferenza dello sport disabile organizzata appunto dalla Provincia e tenutasi nel pomeriggio presso la Sala Borri di Palazzo Giordani. Lo sport può essere un mezzo importante per il recupero e la reintegrazione psicofisica delle persone disabili. Non solo “terapia”, o meglio terapia sì ma, soprattutto, riconoscimento e focalizzazione sulle abilità rimaste per svilupparle ed accrescerle; lo sport come veicolo di socializzazione, di consapevolezza. Il fautore, il tessitore di questa necessità di “fare rete” tra medici, fisioterapisti, centri specializzati e società è proprio Walter Antonini che ha portato al tavolo dei relatori il dott. Rodolfo Brianti, direttore U.O.C di Medicina riabilitativa dell’azienda ospedaliero-universitaria di Parma, il prof. Marco Vitale, direttore del Corso di Laurea in scienze motorie dell’università di Parma, Cinzia Mainardi, delegato provinciale del CIP (comitato italiano paralimpico), il dott. Antonio De Tanti, direttore medico scientifico del Centro Cardinal Ferrari e il cav. Alberto Mutti, presidente della sezione provinciale dell’ANMIC. Il tutto moderato dal collega Matteo Billi de “La cronaca” di Piacenza. Interessante il progetto operativo illustrato dal dott. Brianti del “giardino riabilitativo” ovvero un giardino nel quale i disabili imparano a convivere con le barriere architettoniche che si troveranno di fronte, in attesa di un loro definitivo, chissà …, abbattimento. Antonini ha poi dato enunciazione ai presenti di due progetti: uno dell’Energy Volley riguardante un corso di volley per persone con disabilità mentali (dai 10 ai 30 anni indicativamente), l’altro del Laboratorio Sportivo Asd mirante a far nascere a Parma un polo emiliano di wheelchair rugby, ovvero rugby in carrozzina disciplina che ha visto gli albori in Veneto. A questo proposito il prof. Vitale ha sottolineato l’importanza, anche per il disabile, di far pratica, di muoversi, di realizzarsi all’interno di regole. L’obiettivo, dunque, è quello di aumentare il numero di praticanti, abbattendo barriere, virtuali in questo caso, e creando sinergie. Al termine della conferenza sono stati premiati con una pergamena due giovani atleti disabili, fisici e sensoriali, di Parma: Giulia Ghiretti, nuoto, e Stefano Curti, sci.