Niente ventilato processo in febbraio: Mils Muliaina è stato assolto dall’accusa di aggressione a sfondo sessuale per mancanza di prove. L’ex estremo degli All Blacks, ora in forza alle Zebre, era presente oggi alla Cardiff Crown Court insieme al suo difensore per discutere la causa in vista di una eventuale fase dibattimentale che, a questo punto, non ci sarà. Muliaina era stato arrestato in aprile, in diretta tv, dopo la gara di Challenge Cup tra Gloucester e Connacht per un fatto risalente al 7 marzo scorso. Il suo avvocato, John Charles Rees, ha definito “outrageous” (oltraggiosa, vergognosa) la causa contro il suo assistito “reo”, ha affermato Rees parlando alla stampa all’uscita dal tribunale e come riportato dai media locali, “di una sfuggevole toccata di sedere durante un ballo in un affollato club di Cardiff. Gli hanno leso la reputazione”. Nelle due udienze precedenti, Muliaina si era avvalso della facoltà di non rispondere attendendo questa decisiva udienza e nel corso della conferenza stampa di presentazione alla Cittadella del Rugby si era mostrato sereno sull’esito della vicenda. Vicenda che oggi ha visto la parola fine e che l’ex All Black ha commentato così a caldo: “Ringrazio la mia famiglia, gli amici, le Zebre e gli estranei che mi hanno contattato; ho apprezzato molto il loro sostegno. Sapevo di non aver fatto nulla di sbagliato; non so chi sia la persona che mi ha citato e so di non essere la persona che era stata dipinta. Non ho mai potuto commentare ma capisco che la polizia doveva fare il suo lavoro; sono arrabbiato per come è stata mostrata la vicenda, col sottoscritto portato via dallo stadio ripreso dalle telecamere e mandato in tutto il mondo. Il primo pensiero è andato a mio figlio; tra un paio di giorni tornerò in Nuova Zelanda, mi butterò dietro tutto questo, mi godrò un po’ di sole e andremo avanti”.
Muliaina è comunque indisponibile per la sfida casalinga di sabato prossimo a causa di un problema muscolare.