La Federazione internazionale, World Rugby, ha approvato una modifica regolamentare che consentirà l’utilizzo di speciali occhiali protettivi a tutti i livelli del gioco, riaffermando così l’impegno ad un rugby sempre più inclusivo.
In linea con la visione di uno sport per tutti, l’approvazione da parte del Consiglio di World Rugby arriva a conclusione di un periodo di sperimentazione avviato nel 2014, dopo l’identificazione della necessità di sviluppare un prodotto in grado di garantire una partecipazione allargata, in un contesto di piena sicurezza.
In partnership con Raleri, azienda italiana specializzata in ottica, è stato sviluppato un occhiale che non accresce il rischio di traumi per l’utilizzatore o per altri giocatori che con esso possano venire a contatto.
World Rugby riconosce inoltre la possibilità di far partecipare appieno al gioco coloro che abbiano perso totalmente o parzialmente la vista ad uno occhio, come dimostra l’incredibile storia dell’Azzurro Ian McKinley.
Il percorso di test ha visto protagonisti oltre 2000 partecipanti, di cui oltre 545 hanno acquistato e utilizzano regolarmente gli occhiali speciali per il rugby. I dettagliati riscontri forniti dai partecipanti alla sperimentazione hanno consentito a World Rugby di basare la propria determinazione su un sostegno scientifico, in partnership con l’Univeristà di Ulster e l’Università di Bournemouth che hanno partecipato al processo di revisione dei “rugby goggles”.Un testimonial d’alto profilo della campagna di sperimentazione è il mediano d’apertura dell’Italia e di Benetton Rugby Ian McKinley, che nel 2017 è divenuto il primo giocatore a scendere in campo in un test-match internazionale utilizzando gli occhiali specifici per il rugby.