Oggi primo giorno di raduno per i gialloblu che saranno gli unici a tenere alto il nome di Parma. Abdica la location nocetana: tutti gli allenamenti a Moletolo e in Via Lago Verde. Missione playoff più difficile?
Sono partiti oggi i Crociati Rfc alla ricerca del sacro graal ovale. Al primo ritrovo di questa mattina erano assenti solamente, tutti giustificati, i due permit players Festuccia e Morisi, Farolini, Ireland e Van Vuren. Parma, essenzialmente il XXV Aprile, è la nuova base operativa in sostituzione di Noceto, una soluzione che il “nocetano” Sau spiega così: «Praticamente vita nuova. Essendo una squadra di Parma è giusto che la logistica, gli allenamenti e le partite siano a Parma. Questo grazie all’accordo con le due società di Parma e con l’Amministrazione Comunale». Sono rimasti solo loro, dopo le note vicende estive, a rappresentare Parma ai massimi livelli. Per Francesco Mazzariol una doppia responsabilità quale head coach per la prima volta nella massima serie e dell’unica squadra a rappresentare Parma. «La responsabilità è sicuramente grande ed è un piacere prenderla – afferma il tecnico –. C’è molta voglia d’iniziare, i ragazzi l’han dimostrato con l’atteggiamento di questa mattina».
Gli obiettivi, sin dall’epoca delle discussioni sul famigerato Progetto Parma, erano chiari: ripartire dai giovani con un programma triennale. Il concetto è stato ribadito questa mattina all’unisono dallo stesso Mazzariol e dal ds Sau. «L’80% sono giocatori nuovi ma vedo che c’è già un bello spirito, un bell’entusiasmo e spero che sia un buon viatico – afferma Sau-. Sarà un campionato diverso da quello dell’anno scorso, molto più duro e complicato. Ci sono sei squadre a lottare per i quattro posti dei playoff. Il nostro è un progetto triennale, questa è una squadra molto ringiovanita ma con un buon mix secondo me. Noi puntiamo a giocarci lo scudetto nel giro di tre anni, ma già da quest’anno proveremo, ovviamente, a puntare il più in altro possibile». Mazzariol ci mette dentro qualcos’altro: «Noi in tre anni vogliamo diventare una squadra di successo, il più possibile attraverso i giovani e locali. Proveremo a vincere il prima possibile, crediamo molto in questo gruppo. Il nostro obiettivo è quello di far crescere delle persone innanzitutto. Calvisano non lotterà per la salvezza ma per altri obiettivi ma tutti i campi sono difficili. Io al momento ho solo in testa la partita de L’Aquila». Pochi i volti “non noti”, vuoi per un ritorno come quello di Rubini, vuoi per la folta schiera di giovani dell’U20 campione d’Italia, vuoi per coloro che fino allo scorso anno erano avversari nel derby ovvero i vari ex GranDucato Tripodi, Goegan, Caffini, Contini, Manici e McCann. Quest’ultimo era stato annunciato, circa un mese fa, dal Rugby Reggio, in virtù della cessione del titolo sportivo da parte dell’altra squadra parmigiana.
Non è l’unico “oggetto del contendere”: vedremo come andrà a finire. Oltre all’allenamento di questa mattina ne è previsto un altro, previa palestra, presso le strutture ad uso della Rugby Parma e le doppie sedute si protrarranno sicuramente sino al triangolare con Prato e Mogliano del 17 settembre prossimo, poi, durante il campionato, un solo giorno di doppia seduta, il martedì, e nei gli altri giorni verrà sfruttata solo la mattinata. L’allontanamento da Noceto, sia logistico che di giocatori, poterà con sé, probabilmente, anche quello del pubblico di quelle parti. Andrà riconquistato quello di Parma. «Abbiamo fatto un discorso sull’immagine che il giocatore di rugby deve dare – rivela Mazzariol –. La nostra è una realtà con tanti valori che devono essere trasmessi al pubblico e io vorrei che uscisse un’immagine simile a quella del giocatore aquilano che aiutò la popolazione durante il terremoto. Positivi nel rispetto della gente e che la gente ci apprezzi per questo, allora riusciremo a coinvolgere la città a fare il tifo per noi».