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Il Gede Risponde

IL GEDE: «Parma, un punto per il morale e la classifica, ma la difesa…»

IL GEDE: «Parma, un punto per il morale e la classifica, ma la difesa…»

Puntuale come ogni lunedì torna l’appuntamento con “Il Gede Risponde”. Analisi e commenti sul pareggio del Parma a Empoli e sull’intera giornata di serie A. La firma inconfondibile è quella dell’ex tecnico gialloblù Pietro Gedeone Carmignani.

Dopo il pareggio del Parma a Empoli (3-3), come vede il bicchiere: mezzo pieno o mezzo vuoto?
“Si può anche parlare anche di due punti persi, ma la partita l’ha fatta l’Empoli. Partita ricca di gioco, episodi e gol, alla fine è arrivato un punto che soddisfa entrambe le squadre; l’Empoli per aver recuperato 3 volte lo svantaggio e il Parma perché ha mosso la classifica interrompendo un periodo. Certo al Parma resta l’amarezza per i 3 punti. Prestazione determinata e convinta per cercare la vittoria. Ha dimostrato di aver ritrovato il carattere come ci aveva abituato fino ad un mese fa”.

Perchè la difesa sembra aver smarrito la solidità del girone d’andata?
“D’Aversa deve registrare la difesa, ultimamente prende troppi gol. Il Parma ha subito in varie occasione l’iniziativa empolese. L’Empoli ha fatto di più. Sono momenti che capitano durante una stagione, mi sembra che molti gol sono arrivati dai calci da fermo. Non è un caso, infatti, che in Italia più del 30% dei gol arrivano da calci da fermo. E’ un punto che serve al morale e alla classifica”.

Il distacco dei gialloblù dalla terz’ultima è salito a 12 punti. Parma-Genoa di sabato è sempre una sfida salvezza, oppure è una pratica già chiusa per entrambe le squadre?
Prandelli sta guardando solo ai risultati e alla classifica e li sta facendo, perché anche ieri in 11 contro 10 non ha saputo vincere. Lui parla di zona salvezza, però non è ancora riuscito a creare un gioco come è abituato a fare. Il calcio bello si può fare se parti dall’inizio della stagione.
A proposito di Genoa-Frosinone: i laziali hanno guadagnato un punto che non fa classifica ma solo morale, perché ottenuto fuori casa e in inferiorità numerica. La speranza è sempre l’ultima a morire”.

Vittoria e campionato, La Juventus sbanca il San Paolo ma senza convincere. Una prestazione in linea con le ultime uscite?
“La Juventus ha chiuso la pratica scudetto, l’ottavo di fila, affidandosi al motto palla lunga e pedalare. Anche questo fa parte della mentalità di un grande club che sa soffrire e adattarsi alle situazioni. E’ stata la solita Juve, cinica che ha saputo sfruttare gli errori degli avversari. Certo, non è stata una prestazione confortante in ottica Atletico Madrid. Il Napoli nel secondo tempo, una volta tornata la parità numerica, ha schiacciato i bianconeri ed è tornato in partita. Alla fine è uscito sconfitto e questo deve far riflettere De Laurentis perché per vincere lo scudetto non basta un grande allenatore. Deve rinforzare notevolmente la rosa se vuole vincere, anche se questa squadra è difficile da migliorare. Purtroppo i top player costano tanto e non so se il Napoli può permetterseli. Può vincere l’Europa League, anche se non sarà semplice; d’altronde è l’unico obiettivo rimasto”.

Intanto il Milan è terzo, può durare fino alla fine del campionato?
“Il Milan ha avuto molte difficoltà, doveva chiudere la gara prima. Il Sassuolo è una squadra strana, gioca un calcio propositivo e mi meraviglia come possa avere così pochi punti in classifica; ma evidentemente si esprime a certi livelli solo quando gioco contro le grandi e in grandi palcoscenici. Il Sassuolo è bravo e pratico nelle verticalizzazioni. Non è facile da affrontare. Il Milan è in crescita, continua a vincere, il terzo posto era un obiettivo impensabile fino ad un mese fa. Non un Milan bello, ma sicuramente efficace, in fase difensiva non prende gol: 2 nelle ultime 10 partite. Soffre e vince, questo è una qualità da squadra vincente”.

L’Inter sprofonda a Cagliari e continua a non risolvere il caso Icardi. Le due cose sono collegate?
“Brutta Inter nel primo tempo, poche idee e intuizioni individuali, pochi palloni riconquistati e poca determinazione. Ha reagito ma solo a tratti nel secondo tempo. Se poi sei costretto a giocare dovendo inserire Ranocchia come punta centrale non si può fare a meno di pensare ai danni che sta creando la questione Icardi. Una storia che si può risolvere a livello societario, ma bisogna capire come stanno le cose all’interno dello spogliatoio. Il Cagliari ha giocato una partita perfetta, con sacrificio e qualità del gioco; ha vinto con merito”.

Non sta meglio la Roma di Di Francesco…
“No, la Roma sta vivendo una situazione non facile, martedì in Champions con il Porto sarà una partita molto complicata. Brutta prestazione e risultato nel derby, ma era nell’aria, perché le ultime prestazioni erano state insufficienti. La Lazio ha messo in risalto queste difficoltà, è sempre stata padrona della partita. La Roma deve resettare tutto e subito, ma non sarà facile perché queste sconfitte rimangono nella testa più che nella gambe”.

Torino e Atalanta sono in corsa per il quarto posto?
“Il Torino sta facendo punti, record e risultati, ma la partita di ieri non è stata brillante, perché il Chievo è una squadra che ti fa giocare male. Il Toro ha faticato molto, risultato un po’ bugiardo, ha fatto 2 gol nel recupero. Il Torino ha potenzialità però a volte le prestazioni lasciano a desiderare.
Il Toro non gioca un calcio spumeggiante, le squadre di Mazzarri sono pratiche e concrete; non prende gol e segna, è sempre più proiettato verso l’Europa League, così come l’Atalanta che è un piacere vederla giocare. Non sono partiti nel migliore dei modi, poi sono cresciuti e hanno ribaltato la Fiorentina. I Viola si sono presentati con le tre punte per andare 3 contro 3 con la difesa bergamasca, ma Gasperini è stato attento e ha trovato presto le dovute contromisure. Sei gol dell’Atalanta tra Coppa e campionato, squadra spettacolare. Ilicic è inarrestabile, ha potenza, tecnica e corsa”.

Infinito Quagliarella, altra doppietta… Una carriera simile a quella di Di Natale?
“Quagliarella è un fenomeno, è super, ma in Spal-Samp c’è stato anche lo show della Var tant’è che una parte del pubblico se ne è andato prima del triplice fischio finale. In mezzo a questi due show c’è stata tanta Samp che resta in corsa per l’Europa. Quagliarella come Di Natale, due giocatori che hanno sempre segnato, nonostante l’età”.

Nella zona retrocessione, la sconfitta del Bologna a Udine è una mezza condanna?
“Il Bologna ha perso una partita che ha dominato per lunghi tratti. Adesso i pensieri sono negativi, è normale, forse c’è anche un calo fisico. Dopo la vittoria contro l’Inter, la squadra ha inanellato solo sconfitte (3). Ha 4 punti di distacco dall’Empoli quart’ultimo, il discorso salvezza resta aperto, ma questa sconfitta è una mazzata. Udinese grintosa e in grande condizione fisica; Pussetto ha fatto la differenza”.

 

 

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