Analisi e commenti sul campionato di serie A e sul 3-3 del Parma in casa della Juventus, firmati da Pietro Gedeone Carmignani all’interno della rubrica del lunedì di Sportparma “il Gede risponde”.
Una rimonta fantastica, il Parma si gode l’impresa contro la Juve. Quali sono i meriti dei gialloblù e i demeriti dei bianconeri?
“Il Parma ha riacceso l’interesse per il campionato oltre a farsi un bel regalo; sarà contento il Napoli ora a -9. La prestazione del Parma è stata buona sotto il profilo tecnico-tattico e anche fisico, perché ha tenuto bene il campo per 95 minuti. Il Parma ha messo in difficoltà la Juve, confermando le fragilità evidenziate a Bergamo della squadra di Allegri; per la Juve è un campanello d’allarme, 6 gol incassati in 2 partite, tra un po’ inizia la Champions e non si può scherzare. Il pareggio di sabato dimostra che il Parma può fare risultato ovunque. Poi è vero che la Juve ha creato tante occasioni e colpito 2 pali, ma la squadra di D’Aversa, bravo nei cambi, ci ha creduto sempre e nell’arco della partita è sempre stata viva, senza scoraggiarsi del doppio svantaggio”.
Gervinho è devastante quando ha campo aperto, ma anche nello stretto non scherza; quanti e quali sono i meriti di D’Aversa in tutto questo?
“In fase difensiva Gervinho ha una precisa posizione in campo e non fa pressing alto perché altrimenti non potrebbe avere gli spazi per partire. Con il suo modo di giocare e difendersi il Parma fa aprire spazi larghi di 50-60 metri dove innescare la corsa di Gervinho. D’Aversa è stato bravo a costruire tutto questo, anche grazie alle caratteristiche e al gran lavoro di Inglese. L’allenatore ha costruito la tattica più idonea alla caratteristiche dei suoi giocatori. Nel calcio essere concreti e pratici è una cosa fondamentale. Il Parma arriva in porta con pochi passaggi, altri ne impiegano di più. Quello che conta è il risultato”.
Sabato sera al Tardini arriva l’Inter, una squadra arrabbiata o allo sbando?
“In questo momento l’Inter è una con poche idee, con giocatori che non sono coesi tra loro, l’allenatore che si barcamena, ma non sa che pesci prendere, ieri ha fatto giocare Ranocchia centravanti; e questo la dice lunga. E’ comunque una squadra con un grande potenziale offensivo e grande talento, ma deve ritrovarsi.
Perisic, Icardi e Nainggolan, per citare tre tra i giocatori più forti in rosa, ieri non hanno inciso. Fino a pochi giorni fa Perisic voleva andare via, il calo di Icardi ci può stare in una stagione, Nainggolan doveva fare la differenza e invece non lo sta facendo. In questo momento l’Inter sembra giocare senza entusiasmo. Ieri il Bologna era molto aggressivo, evidentemente Mihajlovic ha insegnato la cose giuste e dato grandi motivazioni. L’Inter invece solo lunghi cross. I fischi di San Siro sono giusti, l’Inter ha creato poco e tra l’altro in situazioni occasionali.
Il Parma ha buone speranze se l’Inter è questa qui. Se poi in settimana Spalletti riesce a scuotere lo spogliatoio allora gli scenari cambiano. Ha un potenziale da corazzata che però stenta per altri motivi”.
Il Napoli ha colto subito la palla al balzo, come si dice… Cosa ne pensa dell’addio di Hamsik a mercato chiuso?
“Nel primo tempo il Napoli ha giocato forse la più bella partita dell’anno. La Samp chiudeva bene i passaggi centrali ma lasciva libere le fasce da dove è arrivato il primo gol del Napoli. La Samp ha saputo reagire solo dopo il 2-0. Il Napoli ha ancora qualche minima speranza di scudetto.
Di una possibile partenza di Hamsik se ne parlava già all’inizio della stagione, il Napoli avrà fatto le sue valutazioni e non si è opposto alla cessione. Comunque è un dispiacere che vada via da Napoli e dal calcio italiano. E’ stato un ottimo professionista che ha dato tanto, e merita l’applauso di tutti”.
Il pareggio (1-1) tra Roma e Milan è un’occasione persa per entrambe o da questo pareggio ne escono rafforzate tutte e due?
“La Roma ha fatto una grande prestazione, ha giocato un calcio molto propositivo e vario, palla a terra e lanci verticali, ma sempre con intensità, senza pause. Il Milan non è stato a guardare, ha fatto tutte quello che era nelle sue corde, confermando il suo spirito guerriero. Donnaruma è stato determinante, il migliore in campo. Roma guarita? Non lo so, bisogna aspettare a vedere altre partite. Il Milan guarda con fiducia al futuro. Piatek dà convinzione a Gattuso e a tutto il Milan, questo ragazzo ha dimostrato di essere un attaccante vero. E’ un Milan che sicuramente esce rinforzato dal mercato. Piatek e Paquetà sono due acquisti idonei al gioco del Milan. Bisogna vedere se Gattuso riuscirà a far convivere Cutrone e il polacco, se lo meritano entrambi”.
La vittoria del Bologna a San Siro ha riaperto i giochi salvezza….
“Sì, ha riaperto i giochi salvezza e allungato la quota salvezza; coinvolgendo squadre che fino alla scorsa settimana si sentivano tranquille come Cagliari, Spal e Genoa”.
Il pareggio tra Empoli e Chievo è una mezza condanna per la squadra dell’ex Di Carlo?
“Empoli-Chievo è stata una gara segnata da diversi errori individuali; Giaccherini e Caputo hanno trascinato le loro squadre. Il Chievo ha buttato via 2 punti, il pareggio non serve, ma la prestazione è stata positiva. L’Empoli di Iachini è in crisi di risultati e gioco. Non mi stupirei se sentissi voci di un nuovo cambi in panchina”.
Rischia grosso anche l’Udinese, è d’accordo?
“Udinese-Fiorentina, un punto per uno che è utile solo alla Fiorentina in ottica Europa League,. L’Udinese è ai margini della zona salvezza, mister Nicola deve dare una sterzata, forse ci si aspettava qualcosa di più. E’ stata comunque una partita combattuta anche nel ricordo di Astori.
Stesso discorso per Spal-Torino?
“In questo caso il punto serve di più alla Spal perché dà fiducia e continuità dopo la vittoria di Parma. Per il Toro è un’altra frenata. La squadra di Mazzarri ha qualità superiori, ma la Spal ha dimostrato più cattiveria. La Spal è in linea con i suoi obiettivi, ma il Torino stenta nella sua crescita di squadra. Ieri ha perso una buona occasione, deve fare di più per andare in Europa”.