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Parma Feralpisalo 2 0 1a giornata Serie B 2023 2024 4948

Il Gede Risponde

IL GEDE: «Parma, chi ben comincia è a metà dell’opera»

IL GEDE: «Parma, chi ben comincia è a metà dell’opera»

Torna la storica rubrica di Sportparma “Il Gede Risponde”. Analisi e commenti sulla stagione del Parma oltre ad uno sguardo al campionato di serie A. La firma inconfondibile, come sempre, è quella di mister Pietro Carmignani. 

Ben ritrovato mister. Il Parma è partito alla grande, come non era mai successo nelle ultime due stagioni di B. Troppo ottimismo?
“Il Parma ha sfruttato bene contro il Cittadella l’inizio dei due tempi, perché ben sollecitato dalle direttive di mister Pecchia. Ha vinto una partita che non era facile perché ormai in serie B è noto che tutte le squadre, anche quando giocano fuori casa, hanno una mentalità aggressiva. Vedi la Feralpisalò e ieri il Cittadella; cercano il risultato facendo pressing, con intensità e vigoria atletica”.

Si può dire che il Parma ha finalmente trovato la giusta mentalità per vincere il campionato di serie B?
“Il Parma si è calato con la giusta mentalità in questo avvio di campionato sfruttando anche il fattore casalingo (due gare al Tardini), iniziando una lunga scalata verso la vetta della classifica che deve essere l’obiettivo principale”. 

Domani si va a Pisa e poi c’è il derby sentitissimo con la Reggiana, una partita che rischia di oscurare la trasferta in Toscana?
“A Pisa ci sono tre punti in palio, quindi bisogna andare oltre il campanilismo; ben venga la rivalità, ma adesso la squadra deve pensare solo al Pisa. Il Parma al di là del mercato deve acquisire una mentalità e una convinzione che si ottengono solo con le vittorie. Chi ben comincia è a metà dell’opera…”. 

L’addio di Buffon, le dimissioni di Mancini e la nomina a Ct dell’Arabia Saudita… E’ stata un’estate bollente?
“Parto da Buffon: che dovesse cominciare a battere altre strade lo avevo detto già tempo fa, anche se quando è andato in campo ha sempre fatto il suo. Il ritiro? Me lo aspettavo.
Capitolo Mancini: quando è venuto via dalla Russia per allenare l’Italia mi pare avesse rinunciato ad un contratto migliore, incassando tanti complimenti. Ora è successo il contrario. E’ andato via di fronte ad un’offerta difficile da rifiutare. Non voglio essere venale, ma tutto ha un prezzo, purtroppo. Io non insegnerei mai questo, ma la realtà ti mette di fronte a situazioni simili. L’Arabia Saudita si sta comprando il calcio. Servirebbero delle regole diverse, a livello internazionale, per evitare questo enorme scompenso economico. Rimane quello che Mancini ha lasciato sul campo, ha vinto un Europeo ma non si è qualificato per i Mondiali. Bocca dolce e amara. Il tempo è galantuomo e le cose si vengono a sapere”. 

Dopo due giornate in testa alla classifica di serie A ci sono due big come Napoli e Milan e poi a sorpresa il Verona. Come si possono valutare questi primi 180 minuti?
“Il Milan ha cambiato tanto ma contro il Bologna ho visto che gli automatismi di gioco funzionano già molto bene. Mi è apparso evidente anche uno strapotere fisico. Il Torino è rimasto in gara per 30 minuti poi è venuta meno anche la convinzione. Non dimentichiamo che lo scorso anno il Toro aveva battuto due volte i rossoneri. Fino ad oggi il Milan ha dimostrato di avere grande forza offensiva, crea tanto e con intensità.
Il Napoli continua così come aveva terminato pur cambiando allenatore, cioè continua a vincere, giocando con equilibrio ed attenzione contro un Sassuolo privo di Berardi, un’assenza che si nota. Insomma, è il solito Napoli.
Infine il Verona: troppi errori individuali da parte della Roma, ha subito il contropiede della squadra di Baroni. Mourinho dovrebbe chiedersi perché la sua squadra gioca solo a tratti. Ora aspetta Lukaku. Verona ben messo in campo, ha corso e lottato, apsettava e ripartiva”.

 La vittoria del Frosinone contro l’Atalanta ha sorpreso anche lei?
“Pronti via il Frosinone è partito alla grande con un primo tempo di grande ritmo e sostanza, coprendo tutte le parti del campo. Quando una squadra gioca così non si può essere sorpresi. La reazione dell’Atalanta è stata tardiva. Non puoi concedere un tempo agli avversari”.

La Juventus ha compiuto un evidente passo indietro rispetto all’esordio?
“Sì, la Juve ha fatto un passo indietro rispetto a Udine, sia per la prestazione che per il risultato. Una Juve a corto di idee che ha subito fisicamente un Bologna aggressivo e sempre votato al pressing. Il pareggio sta stretto al Bologna anche per l’evidente rigore non dato”

La Lazio sembra una delle big più in difficoltà…
“La Lazio è ancora a zero punti ma è una squadra che ieri ha giocato con grande affanno causa il gol di svantaggio, poi ha tentato di recuperare ma con poca lucidità, anche sotto il profilo psicofisico mi sembrano indietro. Sarri dovrà lavorare abbastanza per rimettere la Lazio in sesto. Bravo Gilardino, ha saputo proporre una squadra che si è difesa con ordine ma che faceva male ogni volta che ripartiva. Il Genoa è stato sorprendente, la Lazio deludente”. 

Il Lecce dell’ex D’Aversa compie un’altra rimonta…
“La Fiorentina ha giocato una partita dai due volti, primo tempo viola ma poi come spesso succede la squadra è calata ed è venuto fuori il Lecce che grazie ai cambi dalla panchina ha cambiato mentalità e ha trovato il pareggio”. 

Il Monza può ripetere quanto fatto nella scorsa stagione?
“Il Monza di Palladino ha ripreso il cammino con una prestazione solida e concreta, ha vinto quello che potrebbe essere anche uno scontro diretto per la salvezza. Ripetersi non è mai facile. L’Empoli, invece, appare ancora una squadra incompiuta”. 

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