Come ogni lunedì torna l’appuntamento con la rubrica di Sportparma “Il Gede risponde”. Commenti e analisi sull’ultima vittoria del Parma nel derby col Sassuolo (2-1) e sull’intera giornata di serie A, la 13esima.
Il Parma continua a volare (6° in classifica), quanti e quali sono i meriti di D’Aversa?
“Una vittoria meritatissima, 20 punti in classifica sono frutto di un’accurata programmazione societaria e di un grande livello della squadra. D’Aversa ha saputo creare una squadra che si muove in campo in maniera ottimale, che si adatta agli avversari. Il modulo di gioco va al di là dei sistemi e dei numeri, perché il Parma si difende con il numero appropriato di giocatori che richiede la singola situazione e attacca in modo efficace. Possiamo riassumere il tutto in tre punti: la palla, gli avversari e i compagni come sono messi”.
Quindi possiamo abolire definitivamente il termine catenacciaro?
“Il Sassuolo ha avuto un po’ di possesso e qualche idea, ma è stato molto meno concreto del Parma, più determinato e aggressivo. Approccio giusto, chiudendo gli spazi e verticalizzando. Grande prova di Gervinho, Inglese e Barillà. Sul catenaccio ha ragione D’Aversa, sono tutte balle. Il Parma si muove bene in campo. Quando giochi in verticale e arrivi in porta con pochi tacchi rischi di meno. E’ un modo di giocare, quello che conta sono i risultati e in questo caso sono ottimi”.
Quanto è difficile in questi casi gestire l’entusiasmo di una squadra che viaggia a ritmi impressionanti?
“Il Parma è partito per salvarsi, poi dopo si vedrà. Certo, l’appetito vien mangiando, ma bisogna rimanere legati al progetto iniziale anche per non avere contraccolpi. D’Aversa negli spogliatoi dirà di non dare retta a quello che dicono i giornali. E’ normale. Ma allo stesso tempo i sogni non devono essere repressi”.
Quanto conta comunicare alla squadra la formazione poche ore prima del fischio d’inizio, come va D’Aversa?
“Non credo sia possibile, significa che non prova mai la squadra titolare in settimana? L’undici titolare si prova eccome, altrimenti sarebbe tutta improvvisazione. Nella partita d’allenamento del giovedì o venerdì, quando si provano le azioni a gioco fermo, il giocatore capisce quando deve giocare. Poi c possono essere massimo un paio di dubbi dovute alle condizioni fisiche dei calciatori”.
Domenica c’è un Milan-Parma che rievoca grandi ricordi…
“L’ultima volta che il Parma è andato a San Siro ha fatto bottino pieno con l’Inter. Il Milan ha difficoltà di formazione, ma ha spirito ed è battagliero. Partita aperta”.
Che dire della Juventus?
“La Juventus ha qualità superiori in ogni ruolo e in tutti i reparti, e poi ha Ronaldo. Con la Spal rsultato mai in discussione, Juve padrona del campo e del gioco. 12 vittorie e un pari, numeri che parlano da soli. La notizia vera è il mancato pallone d’oro da assegnare a Ronaldo. Chi è più forte di lui? Il Messi migliore può competere, ma per il resto non vedo delle alternative”. .
Il Napoli stecca, l’Inter no…
“Il Napoli ha giocato una partita in cui tutte le azioni si sono infrante contro il muro difensivo organizzato molto bene da Di Carlo. E’ stato un assedio. I giocatori del Chievo tutti dietro la linea della palla. Nel Napoli forse è mancato lo spunto dei singoli. Di Carlo ha fatto l’impresa.
L’Inter ha fatto molto turnover in vista della Champions che può valere la qualificazione. L’Inter ha ripreso subito la corsa e Spalletti ha avuto risposte importanti da Keita e Lautaro. Bella vittoria che interrompe la serie positiva di 4 giornate del Frosinone”.
L’1-1 di Lazio-Milan, che ha scatenato la polemica tra Gattuso e Salvini, è il risultato più giusto?
“La Lazio ha fatto qualcosa di più nella prima parte. Poi è venuto fuori il Milan su un campo pesante. Il Milan aveva troppe assenze che lasciano qualche dubbio… perché tanti infortuni? Solo casualità? Secondo tempo più combattuto, ma risultato giusto anche se arrivato nel recupero. Non condivido il nervosismo di Inzaghi che si è rifiutato di uscire dalla panchina dopo l’espulsione. Poi ci lamentiamo dei cori dei tifosi… Gattuso ha scelto di non fare cambi, forse in panchina non aveva quello che gli serviva, ma negli ultimi minuti servivano forze fresche, non c’era un giocatore capace di tenere il pallone per più di 3 secondi. Gli ultimi 10 minuti dei rossoneri sono stati imbarazzanti”.
Il momento negativo della Roma ha un perché?
“Innanzitutto sono contento per Nicola, grande esordio sulla panchina dei friulani. Tre punti importantissimi per l’Udinese, ha riproposto il 3-5-2, ma dato più coraggio alla squadra. La Roma ha controllato il gioco ma non è mai stata concreta sotto porta. Brutto scivolone per i giallorossi che in campionato non riesce ad avere continuità. Va sempre in difficoltà con le squadre di bassa classifica, poi in Champions fa grandi prestazioni. Questo è un limite”.
Il 117° derby della Lanterna non accontenta nessuno?
“l Genoa è stato più determinato e voglioso, ha cercato di più la vittoria. Audero è stato protagonista e ha salvato la Sampdoria. Un pareggio che interrompe la striscia negativa di entrambe le squadre. La Samp è in calo, sembra aver perso la strada.
La Fiorentina non riesce proprio a decollare. Idem l’Atalanta. E’ un problema di immaturità?
“La Fiorentina ha creato tanto, Bologna in affanno, spesso non riusciva ad uscire dalla propria metà campo. Ennesimo pareggio per la Fiorentina che limita le ambizioni europee. Buon punto per il Bologna, ci ha messo coraggio e voglia,a nche se è stato scavalcato in classifica da un Empoli sorprendente. Non so come avrà fatto Iachini in 2 partite a fare gli stessi punti che Andreazzoli aveva fatto in 11 gare. Sicuramente Iachini ha dato più carattere e motivazione. Che dire dell’Atalanta che dopo aver dominato l’Inter non ha saputo gestire il doppio vantaggio a Empoli? Il calcio è bello e imprevedibile”.