Nuovo appuntamento con la rubrica di Sportprma “Il Gede risponde”. Il commento del lunedì affidato alle sagge parole dell’ex tecnico crociato Pietro Gedeone Carmignani. Sotto la lente di ingrandimento l’ultima sconfitta del Parma contro il Pescara e, come di consueto, l’intera giornata di serie A.
Il Parma sprofonda in una nuova crisi. Quale è il problema principale?
“Se non si segna è dura. E’ la terza sconfitta interna. Vincere senza segnare è impossibile. Il Parma ha perso in maniera un po’ casuale, nel momento di maggior pressione alla porta di Fiorillo. Un Pescara che non ha giocato secondo le idee tattiche di Zeman: difesa e contropiede. E’ una squadra che bada al sodo anche se Zeman vorrebbe una squadra più offensiva”.
Infatti i tre uomini schierati in attacco, in occasione del calci d’angolo a favore del Parma, sono l’emblema di un Zeman in versione “difensivista”…
“Al di là di questi particolari, che rilevano la brillantezza di pensiero di Zeman, il Parma ha giocato prevalentemente in attacco, costringendo gli avversari spesso alla fase difensiva. Il Parma non ha problemi ad arrivare al tiro, vedi l’occasione capitata sui piedi di Baraye, da solo davanti al portiere; forse in questo momento è subentrata un po’ di ansia”.
Il cambio del sistema di gioco può essere una delle soluzioni?
“Dipende, non è sempre una soluzione. A volte potrebbe anche non servire, perché in fondo i giocatori sono sempre gli stessi. La squadra deve fare di più, specialmente in casa: questa è la verità”.
Ceravolo può essere l’uomo della svolta?
“Sì, con Ceravolo può essere diverso, ma in generale basta un gol di qualunque attaccante per sbloccarsi e cambiare l’andamento attuale. E’ difficile capire le cause di questo problema, ma è un dato di fatto che gli attaccanti non la buttano dentro. E le occasioni per farlo non mancano”.
Come giudica la doppia espulsione di D’Aversa e Faggiano dopo appena 17 minuti?
“Troppe polemiche, troppo nervosismo la doppia espulsione ci sta, evidentemente si portano dietro gli strascichi di Palermo. Ma le polemiche contro gli arbitri servono solo a portare degli alibi ai giocatori; gli attaccanti del Parma sono abituati a fare gol…”.
Per fortuna il campionato di serie B non ha un padrone ben definito…
“In 8 punti ci sono tutte le 22 squadre. La distanza tra il Parma e la vetta e l’ultima è praticamente uguale (4 punti). Campionato molto incerto, il Perugia sembrava averne di più, poi ha preso tre batoste. Sarà una campionato che potrebbe andare avanti così fino alla fine dove molte squadre, 7-8, potranno inserirsi nella lotta alla promozione. Tutto può succedere, l’incertezza regna sovrana”.
Passiamo alla serie A: Icardi devastante. L’Inter vince il derby con merito?
“A parte il primo tempo, in cui era stato premiato l’atteggiamento più propositivo dell’Inter, nel secondo la partita ha cambiato volto; il Milan ha giocato un calcio ottimo, bello, ampio e propositivo. Però l’Inter vive di giocatori abili a sfruttare le situazioni, anche nei momenti di maggiore difficoltà. Handanovic è stato protagonista, insieme a Icardi, un attaccante implacabile; è un’ira di Dio, in area di rigore ha fatto 3su3; da solo ha cambiato il senso della gara. Ora è seconda in classifica, ma forse va oltre i meriti della squadra; ieri infatti poteva anche perdere. Non è la prima volta che vince così. Il Milan è a 10 punti dall’Inter, deve ripartire avendo fiducia e speranza, ricordandosi del secondo tempo del derby. La squadra di Montella, però, subisce troppi gol, bisogna mettere mano alla difesa”.
Splendido Napoli, per la Roma solo sfortuna?
“Il Napoli sta andando alla grande, ora c’è il confronto con l’Inter. Sarri può mettere tutti a 5 punti di distanza. La gara dell’Olimpico l’ha vinta soffrendo, ma solo negli ultimi 20 minuti, quando la Roma non aveva più niente da perdere. Il Napoli ha una difesa solida, oltre che all’attacco; è cresciuta e maturata tanto, ha la consapevolezza che può essere l’anno buono. La Roma ha preso due pali, sfortunata come contro l’Inter”.
Alla Juventus cosa sta succedendo?
“Altro che zona Champions per la Lazio, se continua così può lottare anche per lo scudetto. Al di là del rigore sbagliato, non penso che ci possa essere una Juve senza Dybala. La Lazio ha giocato a viso aperto, vittoria meritata, sul campo più difficile che ci sia. Qui non si tratta di essere pro e contro Juve, ma una lotta più aperta per lo scudetto non può che fare bene a tutto il campionato. E’ uno spot importante vedere Napoli e Inter davanti alla Juve. I bianconeri verranno fuori alla distanza”.
Dietro le grandi ci sono Samdporia e Bologna. Sorpreso?
“Partiamo da Sampdoria-Atalanta: due delle squadre con gli allenatori più in voga del momento, due che insegnano il calcio con grande organizzazione. Primo tempo veramente brutto della Samp, ma l’Atalanta non ha avuto la forza di chiudere la gara. Poi due cambi determinanti di Giampaolo hanno ribaltato il risultato. Mi sembra che l’Atalanta abbia un pochino la testa più rivolta all’Europa League. Gasperini ha fatto bene a richiamare i suoi, dell’Uefa ti ricorderai solo se la vinci.
Il Bologna non era partito bene, dopo il gol si è sbloccato, con Palacio in grande condizione. E’ la terza vittoria consecutiva, in classifica è a ridosso delle grandi”.
La rinascita del Genoa. A Cagliari salta Rastelli?
“Improvvisamente risorge il Genoa grazie alla complicità di un Cagliari non pervenuto. Il Genoa ha creato tantissimo, tre punti meritati. Cagliati fuori dalla gara per troppo tempo e fischiato dai propri tifosi; deludente. Sì, è una sconfitta, la quarta consecutiva, che mette a rischio la panchina di Rastelli”.
Tanto Crotone e poco Toro?
“Il Crotone ha fatto una partita vigorosa, è una squadra viva, due volte in vantaggio. Torino spuntato senza Belotti, però ha sofferto e ha pareggiato nel finale. Mi è piaciuta la dichiarazione di Mihajilovic il quale ha detto che se il Crotone gioca così si salverà in anticipo”.