Dopo 38 giornate di campionato la serie A ha emesso gli ultimi verdetti della stagione. Nell'ultimo appuntamento con la rubrica "Il Gede risponde", firmata da Pietro Carmignani, facciamo un bilancio dell'intera stagione. Promossi e bocciati, ma anche uno sguardo al futuro del Parma tra calciomercato e ambizioni.

Il Parma chiude la stagione a Cagliari allungando ulteriormente la serie positiva. Questo può bastare a cancellare un’annata iniziata con altre ambizioni?
Il Parma chiude la stagione con una media scudetto. Una stagione iniziata male, comprese le polemiche contro gli arbitri per presunti errori subiti; polemiche che stavano portando ad un vicolo cieco. L’ho già detto altre volte, grande merito di questa salvezza va a Colomba che ha saputo toccare i tasti giusti e rivitalizzare la squadra. Ha saputo trarre il massimo da ogni singolo giocatore. Questo è uno dei pochi casi in Italia in cui l’allenatore ha avuto un peso determinante.

Promossi e bocciati?
Fino a 7-8 giornate fa erano da bocciare tutti, tranne Giovinco. E’ stata determinante la vittoria contro l’Inter, da quel momento in poi il Parma non si è più fermato. Diciamo che il girone d’andata è da 4 in pagella. Il girone di ritorno, ma solo l’ultima parte, è da 8. Per quanto riguarda i singoli, a parte il già citato Giovinco, a cui aggiungo Amauri (ha segnato gol pesanti), a me è piaciuto molto Mirante. Ha sbagliato pochissimo e ha fatto parate decisive.

Qual’è l’insegnamento che si può trarre dopo questa stagione? E dal calciomercato cosa si aspetta?
Che il cambio dell’allenatore ha funzionato. E che in difesa bisogna rivedere qualcosa perché sono stati commessi troppi falli da rigore. Ma forse il vero problema è a monte, al calciomercato estivo. Alcuni acquisti sono stati sbagliati, Marques su tutti. Inoltre non sono convinto che Marino avesse molte soluzioni a disposizione per sviluppare il tipo di gioco che preferiva. E poi bisognava rimanere con i piedi per terra e usare toni meno trionfalistici, sempre durante il calciomercato estivo. Errori che sono sicuro non verranno commessi durante la prossima stagione.
Per quanto riguarda la prossima stagione penso che bisogna ripartire da Giovinco. E’ lui il punto fisso del progetto. E magari tentare di convincere Amauri, questo sarebbe il vero colpo. Per il resto non ci sono da fare grandi rivoluzioni, perché Colomba ha messo solide basi per il futuro. L’ossatura della squadra è buona. Semmai c’è da aggiustare qualcosa in difesa e se il modulo resta il 4-4-2 serviranno esterni un po’ più offensivi.

Intanto in serie A è successo un terremoto, 9 squadre cambieranno allenatore. Si è fatto un’idea del perché negli ultimi anni ci sia questa mania di cambiare sempre l’allenatore?
Sinceramente non capisco tutti questi cambiamenti. Evidentemente c’è insofferenza, ma anche voglia di cercare qualcosa di diverso. Non è certo questo il modo di programmare e costruire il futuro. Non c’è pazienza, è risaputo. Genoa (Gasperini) e Palermo (D.Rossi) sono le situazioni più incomprensibili. Due bravi allenatori che hanno ottenuto ottimi risultati vengono spediti a casa. Mah! La Juventus è giusto che cambi allenatore, perché è quella che ha deluso più di tutti. Non so se Conte è la scelta giusta, ma sicuramente è una bandiera bianconera e ha tanto entusiasmo. Se questo basterà lo capiremo il prossimo anno. Dispiace per Ficcadenti a Cesena e De Canio a Lecce, ma sono sicuro che lasceranno ottimi ricordi, sperando in una chiamata di un club con maggiori ambizioni.

Immaginiamo un podio virtuale, a chi assegnerebbe le tre posizioni migliori per il campionato 2010-11?
Al primo posto il Milan di Allegri, perché ha interrotto la lunga striscia di vittorie dei cugini dell’Inter. C’era bisogno di un po’ di alternanza. Al secondo posto l’Udinese di Guidolin: campionato straordinario, hanno giocato il miglior calcio. Al terzo posto il Napoli anche se la vicenda Mazzarri rischia di rovinare tutto. Colgo l’occasione per salutare tutti gli amici di Sportparma e ParmaOggi che mi seguono e mi scrivono ogni settimana. Appuntamento alla prossima stagione.