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Il Gede Risponde

Il Gede: Il Parma ha tutte le carte in regola per battere il Milan

Il Gede: Il Parma ha tutte le carte in regola per battere il Milan

Come ogni lunedì torna l'appuntamento con la rubrica "Il Gede risponde", firmata dall'ex allenatore del Parma Pietro Carmignani. Cinque domande e cinque risposte per nalizzare l'ultima gironata del campionato di serie A che ha visto il Parma pareggiare in quel di Bari (1-1). Intanto la lotta allo scudetto si infiamma ulteriormente.

Parma-Bari: la sfida tra le due neopromosse è terminata con un pareggio utile. Le è piaciuta la prestazione dei crociati?
“Un Parma messo in campo molto bene ha contrastato come meglio non poteva fare i giocatori avversari, imbavagliandoli e mostrandosi superiore sia dal punto di vista tecnico che tattico. Peccato che la squadra di Guidolin si sia lasciata scappare solo a 5 minuti dalla fine i tre punti. Con una vittoria il Parma sarebbe salito a quota 40, molto vicino all’Europa League. Mercoledì sera arriva a Parma il Milan, e anche se sembra difficile i crociati hanno tutte le carte in regola per batterlo”

La società ha dichiarato che anche l’anno prossimo l’allenatore sarà Guidolin, nonostante il nome di Marino continui a circolare. Lei che ne pensa?

“Un conto è se lo dice Leonardi, che è un dirigente e deva fare il suo lavoro, un altro è se lo dice Ghirardi. E’ vero che nel calcio al giorno d’oggi può accadere di tutto, ma se un presidente, come ha fatto quello del Parma, si espone pubblicamente c’è da crederci. Guidolin non solo è stato confermato, ma a quanto ho capito la società sta già lavorando per rinforzare la squadra, muovendosi in largo anticipo per battere la concorrenza sugli obiettivi di mercato”.

Prima di tornare al campionato, inevitabile chiederle una battuta sulla vittoria dell’Inter contro il Chelsea. Le è piaciuta la squadra di Mourinho?
“L’Inter a Londra ha sfoderato una grande prestazione sia dal punto di vista tattico che psicologico. Anche coraggiosa visto lo schieramento molto offensivo con cui Mourinho ha messo in campo la squadra. L’Inter ha vinto con merito il doppio confronto, anche se ha avuto pure la fortuna dalla sua parte. Come era accaduto all’andata, anche a Stanford Bridge è stato negato un rigore clamoroso al Chelsea, quando Samuel ha trattenuto Drogba in area 6-7 secondi. E Samuel non è nuovo a questi gesti. A parti invertite i dirigenti nerazzurri, che dovrebbero smetterla di lamentarsi, avrebbero fatto molto rumore. Ora incontreranno il Cska Mosca, squadra che eliminò il mio Parma nella semifinale Uefa del 2005. Non dimenticherò mai l’episodio del petardo che colpì Bucci, ma che non ebbe giustizia”.

Un’Inter che nonostante il pari col Palermo non è stato sorpassato dal Milan e la lotta è sempre più agguerrita con l’avvicinarsi della Roma. Chi la spunterà?
“L’Inter contro il Palermo ha giocato una buona gara, mostrandosi in una forma più che discreta nonostante le fatiche di Champions, e giocando meglio quando Mourinho ha inserito la terza punta Pandev e Motta. Anche il Milan ha giocato bene con il Napoli, ma i rossoneri visto l’organico e le assenze pesanti di Beckham, Nesta e Pato possono competere con l’Inter solo se giocano sempre al 100%. Diverso il discorso della Roma, che, reduce dal 3-3 col Livorno che ha provocato qualche polemica, senza elementi cardine come De Rossi, Pizarro e Totti, ha battuto 4-2 l’Udinese. I giallorossi hanno ottimi cambi e Vucinic è un giocatore straordinario, per me degno dei migliori attaccanti del campionato se avesse un po’ più di continuità”.

Nella lotta per il quarto posto invece ci sono una Juve allo sbando e una Fiorentina in crescita. Come ha visto queste due squadre?
“La Juve era chiamata al riscatto dopo l’umiliante, per certi versi vergognosa sconfitta contro il Fulham, dovuta a una gara strampalata tatticamente. Una sconfitta arrivata per colpa unicamente dei giocatori, che con la Samp dovevano rialzarsi. Si è visto qualche segnale, ma hanno perso per colpa di un gol del rientrante Cassano. Dovranno lavorare sodo per centrare il quarto posto. Molto bene invece i viola, e qui gran parte del merito va all’allenatore Prandelli, uno che fa giocare bene le sue squadre. Per me come lui in Europa ce ne sono pochi e se fossi nelle squadre in procinto di cambiare, penso al Real o alla stessa Juve per fare due esempi, il suo sarebbe il primo nome nella mia lista”.

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