Entra in contatto:
carmignani 2011 sportparma

Il Gede Risponde

Il Gede: “Parma, è un calo fisiologico. I giocatori sono delle persone e non delle macchine”

Il Gede: “Parma, è un calo fisiologico. I giocatori sono delle persone e non delle macchine”

Come ogni lunedì torna l’appuntamento con la rubrica “Il Gede risponde” per commentare e analizzare l’ultima sfida del Parma e l’intera giornata del campionato di serie A. La firma inconfondibile, come sempre, è quella di Pietro Gedeone Carmignani.

Secondo pareggio consecutivo per il Parma, è un piccolo campanello d’allarme?
“E’ una cosa fisiologica, ci mancherebbe altro. Una squadra non può giocare con la stessa intensità per tutto il campionato, non dimentichiamoci che il Parma ieri ha ottenuto il 25esimo risultato utile consecutivo. I giocatori sono delle persone e non delle macchine. Sarebbe eccessivo pretendere di più di quello che sta facendo il Parma, anche se non si può dire. Il Parma non ha mai subito il gioco dell’avversario, se non in alcuni momenti della partita”.

Si può parlare anche di calo fisico?
“Se c’è stato un calo è perché, ripeto, non si può sempre giocare sempre al massimo del rendimento. Il Parma resta il dominatore del campionato, il Forlì è a 7 punti di distanza. E’ un vantaggio che da serenità, ma che non deve rilassare”.

Intanto l’attacco crociato sembra essersi inceppato, proprio ora che in attacco c’è abbondanza. Quale è il problema?
“Non ci sono motivi gravi per bocciare nessuno, tanto meno Guazzo o qualcun altro. Un periodo di appannamento è logico. Niente di grave, è un pareggio che non cambia molto la situazione. Le critiche su un giocatore sono opinabili. Guazzo è un buon giocatore, probabilmente paga il passaggio da un ambiente all’altro, forse lui si aspettava di più da se stesso”.

Mercoledì si torna in campo alle 14,30, ma che senso ha giocare a quell’ora?
“Non conosco i programmi della Figc, probabilmente ci sono gli impegni delle rappresentative. Ogni cosa ha una sua ragione, ci saranno dei motivi. In serie D ci sono gli spareggi e non possono essere giocati a luglio. Criticare è sempre facile ma evidentemente non conosciamo bene le ragioni di queste scelte”.

Arriviamo alla serie A: Carpi e Frosinone hanno fatto sudare Napoli e Juve. E domenica c’è lo scontro diretto. Chi è la favorita?
“Sì, ottime prestazioni di Carpi e Frosinone che hanno messo in difficoltà le prime due della classifica. Il Carpi è straordinario, gioca alla pari con tutti. E’ vero che ci sono stati degli episodi a favore e sfavore, ma l’espulsione del Carpi è un errore. Castori non ha fatto le barricate. Il Frosinone ha tenuto testa alla Juve anche se alla fine è riuscita a passare perché il tempo gioca a favore delle grandi squadre che creano e producono tante occasioni.
Domenica c’è Juve-Napoli, grande partita, ma non è una gara decisiva, neanche se dovesse vincere il Napoli. Se vince la Juve riagguanta la vetta e mollarla sarà difficile. Partita da godere e vedere, per il fattore campo è leggermente favorita la Juve, ma il Napoli ha dimostrato di poter giocare alla pari. L’entusiasmo del Napoli è pericoloso per i bianconeri. Ma nel suo stadio la Juve non sbaglia mai partita”.

La Fiorentina, invece, continua il suo percorso tra alti e bassi, oltre a qualche polemica di troppo…
“Mi sembra assurdo che il rapporto tra l’allenatore e la società si sia inclinato, non mi sembra il caso e il luogo giusto. Della Valle ha investito tanto e sono al terzo posto. Manca un difensore, è vero, ma non è un dramma. Sul campo la partita è stata giocata in un modo similare da entrambe le squadre, perché se attacchi con 10 giocatori e ti difendi in 10 crei poche occasioni, sebbene la partita sia stata avvincente. Un appunto che si può fare alla Fiorentina è che a volte si compiace di creare ma non è così determinata nel concludere”.

La difesa dell’Inter fa acqua da tutte le parti…
“L’Inter ha preso tre gol di testa, Handanovic è un grandissimo portiere tra i pali, ma sui calci piazzati è sempre sulla linea di porta. Se stesse 2-3 metri più fuori potrebbe rimediare. C’è da dire anche che quando Mancini ha rinforzato l’attacco hanno cominciato a prendere tanti gol. E’ la classica coperta corta. I problemi dell’Inter non sono solo i 4 centrali difensivi, ma l’assetto tattico di tutta la squadra, troppo sbilanciato. Murillo e Miranda non sono inferiori rispetto a quelli dell’andata, ripeto è cambiato il gioco dell’Inter. Comunque al Bentegodi è stata una gara entusiasmante, il Verona non demorde e sembra aver ritrovato un pi’ di fiducia, anche se il pari suona come una mezza sconfitta”.

La vittoria della Roma la convince?
“Non si vede ancora il gioco di Spalletti ma sicuramente è tornato l’entusiasmo, anche se nel finale la squadra cala e questo è un problema vecchio. Se non altro le ultime vittorie e i due punti recuperati sulla zona Champions danno qualcosa in più per migliorare tutto. La Sampdoria, invece, fatica a fare gioco e soprattutto punti, la classifica è deficitaria. Sarà bene cominciare a guardarsi dietro. Poi ci sono anche dei problemi in società, Ferrero attraversa un periodo un po’ nebuloso. Il Carpi che è in grande saluta ed è a soli cinque punti”.

La crisi del Torino h una via d’uscita?
“Ventura dice che non sa cosa sta succedendo, ma è assurdo dire queste cose. Se non lo sa lui chi lo deve sapere? Il Torino non è forse quella squadra che tutti credevano ad inizio stagione. Il ritorno di Immobile aveva riacceso l’entusiasmo, ma i risultati non arrivano. E i giovani non stanno rendendo come si sperava. Il Chievo, invece, è sempre una squadra solida e propositiva, che non molla mai”.

Il Milan frena in casa con l’Udinese, ma forse meritava qualcosa in più? Balotelli può sperare nella Nazionale?
“Il Milan ha dato via un tempo, il primo, poi nella ripresa anche grazie a Balotelli, la squadra si è ritrovata e ha fatto un buon secondo tempo e nel finale è stata sfortunata. Lo svantaggio iniziale ha condizionato un po’ la squadra, ma la reazione è arrivata tardi. Questo conferma che la salute non è ancora ottimale, anche se stanno giocando e stanno crescendo. Ha perso una grossa occasione per avvicinarsi alla zona Champions. Balotelli? Si po’ mettere in discussione solo se raggiunge lo stato di forma ottimale. Deve recuperare ma serve un comportamento straordinario dentro o fuori dal campo. Mai dire mai. Può sempre fare grandi cose e convincere Conte”.

Commenti
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità

Altri articoli in Il Gede Risponde