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Tanto rumore per nulla, l’indagine su Spezia-Parma verso l’archiviazione

Tanto rumore per nulla, l’indagine su Spezia-Parma verso l’archiviazione

Tanto rumore (e fango) per nulla. Lo scandalo montato da alcune testate giornalistiche è già rientrato. Secondo alcune fonti romane ben informate, contattate dalla redazione di Sportparma nella mattinata di oggi, la Figc va verso l’archiviazione dell’indagine preliminare su Spezia-Parma. Indagine partita dopo la segnalazione di due giocatori spezzini, Alberto Masi e Filippo de Col, che 4 giorni prima della gara avevano ricevuto due sms da Calaiò e Ceravolo, ex compagni di squadra. La denuncia dei due giocatori è partita prima del fischio d’inizio di Spezia-Parma, ultima giornata del campionato di serie B.
In realtà il tono dei due sms inviati dai due attaccanti crociati non farebbe pensare a nulla di strano. Nessun complotto; nessuna partita comprata a tavolino; niente di niente. Semmai una leggerezza; malcostume italiano. Calaiò e Ceravolo, interrogati venerdì scorso a Roma dalla procura federale, presieduta dal dott. Giuseppe Pecoraro, non dovevano mandare quei messaggi. Chiaro. Ma la storia finisce qui. Perché dall’interrogatorio e dal testo degli sms non emerge nessun illecito dimostrabile. Nessuna responsabilità diretta da parte del Parma o dei suoi giocatori, tant’è che oltre a Calaiò e Ceravolo non è stato ascoltato nessun altro tesserato gialloblù. Insomma, non ci sono elementi per procedere, quindi il caso verrà chiuso.
L’archiviazione del caso dovrebbe arrivare entro una-due settimane. Archiviazione che non cancellerà l’ennesima colata di fango che si è abbattuta sul club crociato e i suoi tifosi.

 

 

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