Sono giorni intensi in casa Parma, sotto tutti i punti di vista. I playoff da vincere, l’ingresso in società del cinese Jiang LiZhang (Desports), la conseguente riorganizzazione societaria, i rinnovi contrattuali di D’Aversa e Faggiano (annunciati dalla società ma mai ufficializzati), l’addio al calcio giocato di capitan Lucarelli, il calciomercato alle porte (preso l’ex Trapani Barillà), l’acquisto del Centro Sportivo di Collecchio. Tutti argomenti che non possono decollare prima della fine dei playoff, perché la priorità è il calcio giocato e il ritorno in serie B, anche se il Parma rischia di perdere i pezzi, tant’è che il ds Faggiano continua ad essere corteggiato dallo Spezia (serie B). Comunque, l’ordine che arriva dal vice presidente Marco Ferrari e dagli altri sei soci del Parma Calcio è chiaro: massima concentrazione e bocche cucite su tutto il resto. In realtà gli spifferi e le indiscrezioni si susseguono con il passare dei giorni, un rischio che potrebbe ripercuotersi sulla squadra, ma che evidentemente non ha causato pericolosi effetti collaterali, tant’è che in questi playoff, a parte la trasferta di Piacenza, i crociati hanno sviluppato un calcio propositivo, sembrano aver ritrovato condizione fisica e mentale, e soprattutto segnano e vincono. Dettagli di non poco conto, mentre negli uffici del Tardini si lavora per il passaggio di consegne, con i cinesi in procinto di rilevare il 60% delle quote societarie: l’ufficialità arriverà solo a fine playoff ma nei prossimi giorni la trattativa concluderà il suo iter e il Parma sarà il terzo club italiano nella mani di facoltosi imprenditori asiatici, anche se per i prossimi 15 mesi sarà l’attuale management a portare avanti il club, coadiuvato da Hernan Crespo e dallo stesso Jiang LiZhang. Questo è il futuro, il presente si chiama Lucchese.
(Nella foto Hernan Crespo al Tardini, in tribuna d’onore, poco prima del fischio d’inizio di Parma-Lucchese – FOTO LORENZO CATTANI)