Parma Calcio
Pecchia: «Lecce, vogliamo vincere. Pit stop per Hernani, Bernabé ci sarà»
Si avvicina una sfida molto delicata in casa Parma, l’atteso nell’anticipo di domani sera al “Tardini” contro il Lecce. Un match da dentro o fuori per la salvezza, di cui ha parlato stamane, nel consueto appuntamento pre-partita della conferenza stampa, il tecnico Fabio Pecchia.
Davanti agli organi della stampa locale, nella sala conferenze del Mutti Training Center di Collecchio, l’allenatore ha analizzato l’importante sfida ai salentini, sottolineando la voglia di ritrovare una squadra che nonostante la beffa di domenica scorsa giochi con coraggio e la solita leggerezza.
Per la gara di domani sarà out anche Hernani causa infortunio, oltre ai già certi Man e Delprato (squalificato), ma il tecnico dei crociati ha annunciato il ritorno tra i convocati Bernabé, il cui recupero è ormai completo.
Vi riportiamo, di seguito, le parole rilasciate da mister Pecchia durante la conferenza, a cui era presente per SportParma l’inviato Riccardo Pasini:
COSA RESTA DOPO IL IL MILAN? «Abbiamo metabolizzato e analizzato le tantissime cose positive e anche gli aspetti negativi. Bisogna pensare a quello che dobbiamo fare domani e cosa va migliorato. Se vogliamo andare a prenderci la vittoria, tutto quello di buono che abbiamo fatto finora non è servito».
SPAREGGIO SALVEZZA «La partita importante è sempre quella imminente. Lo abbiamo dimostrato, siamo andati a Milano perché volevamo giocarci quella partita. Domani la partita è con il Lecce: la classifica dice che siamo a pari punti con lo stesso percorso. La partita che vale è ciò che succede sul campo domani: vogliamo vincere».
BONNY+DJURIĆ? «Per Djuric non è stato semplice per il tipo di partita che si è sviluppata a San Siro. Si tratta di inserirsi in un nuovo gruppo e abituarsi ad un nuovo tipo di lavoro. Lo sappiamo, per noi è importante, è un punti di riferimento. Toglie peso ai nostri attaccanti e ci dà un’alternativa importante, dobbiamo saperla utilizzare. La condizione fisica di Bonny è condizionata dall’influenza, è stato qualche giorno fermo. Vediamo se riusciamo ad averlo a pieno regime, per me è una valida soluzione giocare con entrambi oppure solo con Bonny. La valutazione iniziale è vedere come stanno loro a livello di condizione e come va strutturato il reparto offensivo. Cambia molto avere due giocatori così, la squadra deve avere una struttura idonea per supportare questo tipo di attacco. Per me sono complementari, possono giocare insieme. Dipende dalla condizione di Angelo, Djuric sta bene».
SERENITÀ E FIDUCIA «La serenità me la dà la squadra, il modo in cui hanno lavorato a Milano e in questa settimana. Recuperare giocatori e condizioni, oltre a entusiasmo, questo è importante. Usciamo da tre stadi importanti, Torino, Napoli e Milano con grande amarezza e rabbia. Se dobbiamo vincere le partite, compreso domani con il Lecce, dobbiamo fare qualcosa di meglio tutti insieme. La squadra la vedo con energia e fiducia, domani bisogna mettere ciò che serve sul campo».
RITORNO AL 4-4-2? «Sono due soluzioni diverse, quello che sceglierò dipende dal tipo di gara da fare, ma anche e soprattutto dalla condizione individuale dei giocatori. Scelgo in base a cosa vedo in settimana per poi trovare l’equilibrio giusto. Non va fatta la valutazione singola ma di reparto: servono due esterni con certe caratteristiche, oppure una punta e un trequarti con altre. Sono entrambi soluzioni utilizzabile, è un vantaggio per me».
HAINAUT O VOGLIACCO PER DELPRATO? «Hainaut ha ricoperto quel ruolo tante volte, giocando partite importanti a Torino e Como. Può farlo anche Vogliacco o Leoni. Vedremo».
I CENTROCAMPISTI «Hernani è al pit stop: uscito non al meglio da Milano, credo non ce lo avremo. Estévez ha lavorato un’altra settimana, poi rivedere Bernabé in mezzo al campo è un piacere dopo un lungo periodo fuori. Domani sarà con il gruppo: abbiamo bisogno che stia con i ragazzi e riprenda a vivere le emozioni dello spogliatoio e delle partite. Questa è la cosa positiva. Sohm sta facendo un grande campionato, ma voglio ancora di più da lui, perché è in grado di farlo».
ONDREJKA «Dipende da quello che succede. Fisicamente sta bene, ha giocato nelle ultime settimane. Va inserito in un contesto di squadra, mi piace come si sta ponendo. Ha qualità importanti negli ultimi trenta metri, è in grado di chiudere ma anche mandare i compagni in gol. Deve farsi trovare pronto, il campionato lo impone, non possiamo aspettare troppo tempo».
ANCHE MAN OUT «Sì, rispetto a domenica perdiamo tre giocatori importanti, sapevamo che questo mese sarebbe stato impegnative. Si accumulano tante cose, mi appello al gruppo. Dobbiamo affrontare le partite, chi c’è deve avere il giusto entusiasmo. Puntiamo tutto su quelli che hanno energie, sono vivi e sono sani».
IL MORALE «Queste sconfitte rimangono, il tempo passerà, si giocheranno e vinceranno partite ma quelle rimangono nella testa e nei ricordi di ognuno. Una partita giocata per 92 minuti, poi ti trovi con un risultato negativo. Sono cose che succedono, ieri è capitato anche in Champions. La squadra deve insistere e lavorare con fiducia, crederci fortemente. Giocare così per 91 minuti non è casuale, è merito, bravura e capacità».
MEGLIO VINCERE O NON PERDERE? «Non facciamo questi discorsi. Sul 2-2 a Milano non si firma per un punto, la mentalità deve esser sempre quella di andare a giocare con voglia e energia, anche la leggerezza che abbiamo dimostrato. Se no, non segni due gol e crei tante occasioni se sei pessimista. Domani la voglio così la squadra, proiettata per la vittoria».
APPELLO AI TIFOSI «Noi abbiamo emozionato il nostro pubblico, ricevendo grandi risposte. Si è creato un bel rapporto. Io ho chiesto sempre ai ragazzi di trasmettere emozioni, tante volte ci siamo riusciti, alcune volte no. Se vogliamo andarci a prendere qualcosa di importante, abbiamo bisogno di tutti».