Post partita di Parma-Cosenza (clicca qui) nell’analisi del centrocampista crociato Stanko Juric e dei due allenatori, Fabio Pecchia e Davide Dionigi.

JURIC «Penso che abbiamo fatto una grande partita. Ringraziamo i nostri tifosi, speciali. Penso che contro il Cosenza era difficile giocare, perché loro pressano sempre. Abbiamo avuto qualche problema nel primo tempo, poi nella ripresa abbiamo creato occasioni da gol, anche se non l’abbiamo segnato; era importante la vittoria.
Rispetto all’anno scorso siamo più gruppo: siamo come amici, fratelli».

PECCHIA «Abbiamo tenuto in vita il Cosenza. Con tutte quelle occasioni avremmo dovuto dare il colpo finale, perché può sempre succedere di tutto, ma alla fine la vittoria è stata meritata.
Sapevamo che volevamo fare la partita, con il clima che c’era, e raggiungere la vittoria. Eravamo un po’ bloccati, abbiamo dato una mano al Cosenza a difendersi, ma dopo il gol ci siamo liberati.
A Perugia abbiamo dato un senso di squadra, al di là della qualità del gioco: lì c’è stato l’atteggiamento di una squadra che voleva fare risultato. Oggi spirito bello e combattivo, anche se questa partita andava chiusa prima.
Voglio un gruppo competitivo: sono contento di Coulibaly, anche Circati ha risposto alla grande.
Vedo lavorare Inglese da due mesi: lavora alla grande con grande impegno e professionalità. Il gol è sempre una conseguenza.
Troppe ammonizioni? In primis devo essere io a trasmettere ai ragazzi l’atteggiamento. Partita viva non ci siamo nascosti. Più che l’aspetto disciplinare su cui non ho da recriminare, noi ci siamo aperti, in maniera gratuita; potevamo lascare meno campo al Cosenza.
La solidità difensiva ce la dà tutta la squadra. Oggi il pericolo maggiore è stato un calcio d’angolo battuto in maniera indiretta. Oggi mi sarebbe piaciuto vedere qualche gol in più però…
Charpentier? Situazione uguale a ieri».

DIONIGI «Ho visto il Parma che mi aspettavo? “Nì”. Contro Bari e Perugia il Parma ha creato tanto; gioca un bel calcio, ma oggi secondo me nella loro vittoria ci sono anche tanti meriti di un Cosenza giovane, fatto di giocatori che vengono dalla Lega Pro. La sconfitta ci può stare, mi dispiace solo per l’atteggiamento dell’arbitro che c’è stato durante la partita: ho notato troppa soggezione».

(In copertina, gli allenatori Dionigi e Pecchia – ©Foto: Lorenzo Cattani / SportParma)