Una sabato insolito e per certi versi storico nel mondo del calcio moderno. Questa mattina (ore 11) il Parma ha aperto (solo) alla stampa i cancelli dello stadio Tardini, dove nella tarda mattinata si è svolto l’allenamento di rifinitura in vista della gara di domani contro l’Udinese. Un fatto al quanto insolito.
Non accadeva dalla primavera del 2006 quando, molto saltuariamente, l’allora tecnico gialloblù, Mario Beretta consentiva ai giornalisti di dare una breve “sbirciata” ai minuti finali dell’allenamento di rifinitura. Il tempo necessario per fare la conta delle casacche e memorizzare l’ipotetica formazione titolare che sarebbe scesa in campo il giorno dopo. L’unica differenza era il luogo, il Centro Sportivo di Collecchio e non il Tardini.
Oggi Roberto D’Aversa ha fatto di più: cancelli aperti per tutta la seduta d’allenamento – l’ultima della settimana -, tranne gli ultimi 15 minuti in cui la squadra, sotto la curva nord, ha provato gli schemi su calcio d’angolo e calci piazzati.
In tutto poco più di un’ora, compresa la partitella a metà campo giocata a ritmi intensi, dove D’Aversa ha mischiato le carte, senza dare troppi spunti in merito all’undici titolare anti Udinese, anche se a parte uno-due cambi (forse) non dovrebbero esserci grandi novità rispetto alla sconfitta di Verona.
Al di là di questi aspetti, il messaggio che oggi D’Aversa ha voluta mandare è chiaro: restiamo uniti e crediamoci, tutti insieme.