La magia su punizione di Brugman, primo gol in serie A con il Parma, non è servita a fermare la Juventus e interrompere l’emorragia di sconfitte. E’ lui il migliore in campo dei crociati.
Male Gervinho, a parte la punizione guadagnata e poi trasformata da Brugman; ma è tutto il reparto offensivo a non convincere, malgrado un grande primo tempo.. Ancora una volta i cambi non incidono e non cambiano l’inerzia della partita. A parte i tre gol incassati, è positivo l’esordio di Colombi tra i pali. Per Kurtic ennesimo errore in copertura sul gol dell’1-1 bianconero.
Ecco le pagelle firmate da Antonio Boellis:
COLOMBI 6 L’esordio stagionale è una sorpresa, ma non si fa prendere dall’emozione e risponde sempre presente quando viene chiamato in causa, dimostrando una buona reattività su un rasoterra di Ronaldo e un diagonale di Dybala. Impreciso con i piedi. Senza colpe sui 3 gol.
LAURINI 5 Sempre molto basso, rintanato nella propria metà campo, anche dopo il terzo gol bianconero. Si perde la marcatura di Alex Sandro sul 2-1. Palla al piede commette diversi errori.
OSORIO 6 Coperture, chiusure e anticipi: fa il possibile per tenere a galla la barca, ma l’impresa è praticamente impossibile (non per colpe sue). Arthur gli nega la gioa del gol (salvataggio sulla linea)
BANI 6 Chiusure tempestive, senso della posizione e del sacrificio, non si fa intimorire dall’artiglieria bianconera (Dybala e Ronaldo). E’ tra i pochi a reggere il forcing della Juve nel secondo tempo, evidenziando carattere e grande temperamento, anche nell’area avversaria.
PEZZELLA 6 Nel primo tempo trascorre più tempo nella metà campo bianconera che nella propria, mettendo più volte in difficoltà l’esperto Danilo. Spende tanto nei primi 45 minuti, non a caso nella ripresa non ha più la forza di spingere e la lucidità di leggere le incursioni di Cuadrado e Dybala. E sul gol del 3-1 va troppo leggero su De Ligt.
(36’ st) Busi ng.
GRASSI 5 L’approccio alla partita è positivo, si propone in avanti e intercetta diversi palloni. A furia di rincorrere gli avversari, però, perde consistenza, lucidità e energie, fino a scomparire del tutto nella ripresa.
BRUGMAN 7 Una magia su punizione (destro che scavalca la barriera e si infila nell’angolino), primo gol in maglia crociata, come premio extra ad un primo tempo di grande spessore, con e senza palla. Quando nella ripresa la Juve cambia ritmo e mentalità non è più in grado da fare da argine davanti alla difesa.
(26’ st) Hernani 5,5 La buona volontà non basta a cambiare il volto del centrocampo e dare una nuova spinta e nuove idee alla squadra.
KURTIC 5 Chiude tardi e con poca convinzione sul gol dell’1-1 di Alex Sandro, ma l’approccio alla gara sembrava promettente, condito dalla giusta cattiveria agonistica. Tuttavia, analizzando tutti i 90 minuti, le sue giocate e i suoi movimenti non incidono sull’economia della partita.
MAN 5 Invisibile per lunghi tratti della partita, complice anche lo strapotere sulla sua fascia di Alex Sandro e una posizione in campo molto bassa, troppo lontano dall’area di rigore avversaria. Mai un’iniziativa personale.
(36’ st) Karamoh ng.
PELLE’ 5 Indossa la fascia da capitano per la prima volta, si rende pericoloso solo una volta (nel primo tempo) con un colpo di testa fuori di poco. Il resto della partita lo trascorrere a fare a sportellate con Bonucci ma con risultati sotto la sufficienza.
(16’ st) Cornelius 5,5 Si dà da fare ma non migliora il rendimento del suo predecessore (Pellè).
GERVINHO 5 Si guadagna la punizione dal limite che Brugman trasforma in gol. Un paio di accelerazioni e sporadici rifornimenti per i compagni di reparto. Perde la sfida a tutto gas con Cuadrado. Continua ad essere il lontano parente del giocatore apprezzato nelle ultime due stagioni.
(16’ st) Mihaila 5,5 Non trova gli spazi dove sprigionare la sua velocità.
ALL. D’AVERSA 5,5 Il solito Parma, per un tempo bello e brillante (oltre ad essere organizzatissimo dal punto di vista tattico), ma poi i soliti svarioni difensivi rovinano tutto e spianano la strada ad una Juve sottotono per 45 minuti. I gol su calci da fermo e sui cross restano uno dei principali problemi di questa stagione. La squadra ha speso tanto nei primi 45 minuti e nella ripresa è calata, per poi avere una reazione di orgoglio solo dopo il 3-1.