Enzo Maresca ha parlato nel pomeriggio al Centro Sportivo di Collecchio rispondendo alle domande dei giornalisti poco prima della partenza per Cittadella.
Il valore dell’avversario, il secondo tempo di Reggio Calabria, il caso Man e tanto altro nelle parole del tecnico crociato.
VOGLIA DI RISCATTO: “Dopo una sconfitta c’è voglia di rifarsi immediatamente, giocare subito è un bene. Ho detto prima di Reggio che mi aspettavo di essere dove siamo da un punto di vista generale, del gioco e delle problematiche; non dal punto di vista dei punti. Credo che avremmo meritato qualcuno in più e con 3-4 punti in più staremmo a parlare d’altro, bisogna riprenderseli il più presto possibile”.
LA CLASSIFICA: “In questo momento la squadra, lo staff e la società è consapevole che ci sta mancando qualcosa soprattutto in classifica. Quel che stiamo provando a fare dall’inizio è capire le esigenze del campionato, della squadra e cercare di adattarci. È successo dall’inizio, siamo partiti con un’idea poi modificata anche per un’esigenza di trovare soluzioni. Anche dopo Reggio non ho alcun dubbio che verremo fuori da questa situazione anche da un punto di vista della classifica, è questione solo di tempo ma capisco che prima ne veniamo fuori e prima siamo tranquilli tutti”.
L’AVVERSARIO: “Il Cittadella da anni lavora allo stesso modo, si conosce benissimo anche se hanno cambiato allenatore, mette tantissima intensità senza palla soprattutto e con la palla hanno le idee chiare. Dovremo cambiare rispetto a Reggio nei primi 20 minuti, nel secondo tempo abbiamo fatto circa il 70% di possesso palla, i primi 20 minuti hanno condizionato la gara, poi se ti ritrovi sotto e a rincorrere non è mai facile soprattutto in certi campi”.
I TIFOSI: “È comprensibile che i tifosi non siano contenti, soprattutto per la classifica che è quello che guardano tutti, ma il più delle volte nelle gare giocate finora la squadra avrebbe meritato qualcosa di più. Posso solo dire ai tifosi di accompagnarci come fatto col Monza, per noi è stato bello riaverli al campo, con la speranza di regalarci qualche vittoria in più”.
IL CASO MAN: “Non sono presente sui social, arrivo alle 7.30 al mattino e vado via alle 18 pensando solo a come migliorare la squadra: quel che ha detto l’agente di Man non lo so, come già detto l’espressione è un diritto di tutti, si può essere poi d’accordo o meno”.
IL 30%: “Siamo al 30% dell’idea che vorrei formare e creare qui, un passo avanti è stato fatto nel secondo tempo a Reggio Calabria, quella è la strada nostra e arriveremo a farlo in tutte le gare”.
LA CONDIZIONE DI INGLESE: “Inglese sta bene, con lui bisogna stare calmi, capisco l’ansia da parte di tutti perché è un giocatore importante, ma ha praticamente giocato finora in stagione gli stessi minuti di un anno intero fa, dunque che non sia ancora brillante fisicamente è normale. L’unica cosa che possiamo chiedergli è di lavorare, su di lui dubbi non ce ne sono”.
FUORI ROSA: “A Reggio in possesso eravamo con la difesa a tre con Cobbaut, Danilo e Osorio, dunque non c’era nessuno adattato; senza palla eravamo a quattro con Cobbaut che si apriva un po’ e in passato lo ha fatto quindi si è adattato poco, dunque non credo sia il momento di parlare dei fuori rosa, non è rispettoso nei loro confronti, né di chi è qua”.
ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA’: “Man fa parte di quel gruppo di ragazzi che dovrebbe fare la differenza, ma soprattutto assumersi la responsabilità di volerla fare, parlo di lui come di Vazquez, Danilo, Osorio, giocatori importanti. E assumersi la responsabilità di giocatori importanti non è dirlo, bisogna farlo. Franco lo state scoprendo, è un giocatore forte”.