Le parole di mister Fabio Liverani alla vigilia di Parma-Cagliari, il primo di due sfide casalinghe consecutive (la prossima contro la Juventus)
Il tecnico ha chiuso il capitolo Milan (2-2) e ha annunciato che cambierà qualcosa nella formazione iniziale. Ecco le parole del tecnico gialloblù:
IL 2-2 DI SAN SIRO: “Abbiamo fatto i primi 20 minuti molto bene, trovando il vantaggio. Dopo di ciò c’è stata la reazione del Milan, che ha provocato due pali nella stessa azione e il palo su calcio da fermo di Calhanoglu. Hanno concluso il primo tempo spingendo, mentre la ripresa è iniziata in modo giusto da parte nostra, trovando anche il 2-0. Hanno riaperto la partita, paradossalmente, su calcio da fermo e in quel momento eravamo un po’ in debito di ossigeno con Hernani. Dopo il 2-1 la squadra, per me, ha fatto una mezzora molto buona in cui non ha concesso più nulla. Credo che la squadra meritava di vincerla, anche per un po’ di autostima. Abbiamo subito il 2-2 in grande superiorità sotto linea-palla e probabilmente siamo stati poco attenti a marcare ma è una cosa che ci sta in un percorso. Dobbiamo continuare a lavorare e capire i momenti delle partite, capire che in certe situazioni dobbiamo preoccuparci più degli uomini che della palla.
Tutto questo però fa parte del passato e noi dobbiamo pensare a domani, perché ci sarà un’altra partita e un’altra storia totalmente differente”.
MINI TURNOVER: “Ci sarà qualche cambiamento dall’inizio, ci sarà qualche cambiamento durante la partita. Quello che mi piace è come sono entrati i calciatori dalla panchina, anche a Milano. Lo stesso Inglese ha dato segnali positivi facendo ciò che doveva fare per la squadra: più calciatori portiamo in condizione e più potremo attingere alla rosa completa durante la stagione, e credo che avremo tutti dei vantaggi. In queste quattro partite, sicuramente, ci sarà un minutaggio alto per tutti”.
KUCKA E KURTIC: “Kucka ha fatto allenamento con noi, non aveva più problemi e dunque è recuperato. Kurtic? E’ un calciatore che, negli ultimi due anni, tra Nazionale e club non ha mai riposato e dunque è normale che anche lui, ogni tanto, possa andare in debito di ossigeno. E’ un giocatore internazionale, qualità e sostanza, sul quale puntiamo così come su Hernani e tutti gli altri”.
IL CALCIO DI LIVERANI: “Quello che ci si dimentica è che, per fare un certo tipo di calcio, bisogna integrarlo con le qualità dei nostri giocatori. Noi abbiamo dei giocatori che hanno delle qualità importanti che non posso e non voglio stravolgere o mettere in difficoltà solo per applicare un certo tipo di calcio. I nostri attaccanti hanno delle caratteristiche e noi dobbiamo cercare di sfruttarli per quelle che sono le loro caratteristiche. Sarà sempre difficile poter palleggiare tra le linee con dei calciatori come Gervinho o Karamoh, perché hanno altre caratteristiche. Non si può ricercare qualcosa che non c’è.
Io non ho né il piacere né tantomeno il bisogno di far passare il messaggio “il calcio di Liverani”: il calcio di Liverani si adegua alle caratteristiche dei calciatori. Io sarò bravo o meno bravo se tirerò fuori il massimo delle proprie capacità da ogni calciatore che ho in rosa”.
IL CAGLIARI: “Ha una rosa importante, ha recuperato calciatori, durante la campagna acquisti ha mantenuto i suoi giocatori forti e ha cercato di migliorarla. Vuole fare un campionato da vertice per ciò che riguarda le squadre della seconda fascia. Oggi ci divide un punto, possiamo recriminare noi qualche punto ma anche loro. Ci teniamo a vincere, ci teniamo a dare continuità di prestazione e di risultato”.
IL PRESSING: “Sicuramente va gestita la fase di pressing durante una partita, anche perché non esiste una squadra che lo fa per novanta minuti. Abbiamo delle caratteristiche di calciatori ai quali il pressing può togliere qualcosa, specialmente i tre attaccanti. E poi c’è l’avversario: fino a che hai positività li metti in difficoltà, se ti mandano a vuoto qualche volta è giusto poi abbassare un pochino per evitare di allungarsi. L’idea è quella di aumentare il minutaggio di pressing e portarlo al più possibile”.
CONRELIUS E INGLESE ANCORA A SECCO“: Non mi preoccupa il fatto che Inglese e Cornelius non abbiano ancora segnato. Andreas ha avuto qualche occasione ad esempio a Genova poteva segnare. Gli attaccanti vivono anche di periodi. Sicuramente dobbiamo cercare di assecondarli un po’ di più e metterli in condizione di calciare verso la porta. Questo possiamo farlo con la squadra. Sia Roberto che Cornelius, anche se Inglese ha giocato meno, avranno le loro occasioni perché questa squadra – piano piano – sicuramente creerà di più e loro potranno finalizzare il lavoro della squadra”.