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Parma Calcio

L’ennesima farsa delle tessera del tifoso

L’ennesima farsa delle tessera del tifoso

Niente tessera del tifoso per assistere a Parma-Pordenone, semifinale dei playoff di Lega Pro. Un dietrofront che scatena una serie di considerazioni, come abbiamo fatto più volte su queste colonne. La TdT è una colossale presa in giro, inefficace e ai limiti della Costituzione, come dimostrano i dati sulle presenze negli stadi italiani (semivuoti) e la mancanza totale di agevolazioni per chi la sottoscrive, a differenza di quanto dichiarato e scritto nel testo del provvedimento entrato in vigore nell’estate del 2009, in cui si dice chiaramente che è uno strumento che fornisce varie agevolazioni e benefici, perché “si entra n una comunità privilegiata di sostenitori ufficiali che aderisce ai valori dello sport e rivendica la passione per il calcio”.
In realtà era ed è un mezzo a disposizione delle questure per monitorare la situazione delle frange più calde della tifoseria e per identificare subito gli eventuali protagonisti di fatti violenti all’interno dello stadio. E su questo c’è poco da discutere.
Torniamo al discorso originale: la Lega Pro ha abolito la TdT per le semifinali e le finali palyoff. E’ una bocciatura istituzionale, che riapre la discussione su cosa sia giusto o sbagliato, partendo dal presupposto che una legge vale per sempre (fino ad eventuale abrogazione), e quindi non può essere applicata e disapplicata in base alle esigenze o ai capricci di una federazione.
La TdT è fallita. Un clamoroso tonfo. Bisognerebbe avere il coraggio di ammetterlo e di spiegare ai milioni di tifosi che le strategie iniziali (tra cui agevolazioni nell’acquisto del biglietti, le procedure di accesso allo stadio più snelle e l’esenzione da specifiche restrizioni) non hanno trovato riscontro nei fatti, se non nella diminuzione degli scontri all’interno degli stadi (fuori dagli stadi le violenze proseguono…). Tutto qui. La solita pagliacciata italiana, tant’è che la nostra famigerata tesserra non ha valore fuori dai confini nazionali. E’ come se avessimo una legge antiterrorismo non riconosciuta dagli altri stati.
Davanti a questo quadro così imbarazzante, ricoperto dal silenzio delle istituzioni, l’iniziativa della Lega Pro assume un valore particolare, l’ennesima conferma che la TdT andrebbe abolita, o comunque rivista.
Intanto godiamoci Parma-Pordenone (ai sostenitori Crociati sono riservate la Curva Ferrovia e parte della Tribuna Maratona) e l’eventuale finale senza tessera. In libertà. In uno stadio, l’Artemio Franchi, che come molti altri in Italia, è senza copertura, se non in tribuna centrale. Roba da terzo mondo.

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