Intervenuto sulle colonne della Gazetta dello Sport, l’avvocato Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo, ha così commentato la sentenza di primo grado che ha condannato il Parma e Emanuele Calaiò.
Grassani solleva dei dubbi sulla decisione del tribunale federale di penalizzare il Parma nel campionato di serie A e non in B: “Se i punti da scontare sono 5, esiste l’articolo 18 del codice di giustizia sportiva che parla di afflittività e del campionato in cui la sanzione deve essere applicata, ovvero il 2017-2018. Una decisione difficilmente comprensibile”.
L’avvocato bolognese si confentra sul reato di tentato illecito: “Attentare, con qualsiasi mezzo, alla regolarità di una gara costituisce illecito sportivo, indipendentemente dal fatto che ci si riesca o meno. La consumazione dell’illecito è solo una aggravante. La sentenza dice che l’illecito sportivo è stato accertato e che i mezzi utilizzati da Calaiò erano idonei all’alterazione della gara Spezia-Parma”.
Parole che sicuramente non troveranno d’accordo i legali del Parma e di Calaiò.