Era il 19 novembre del 1995 quando Gigi Buffon fece il suo esordio in Serie A con la maglia del Parma. Aveva “solo” 17 anni. Fu l’inizio di una storia incredibile.
In totale a fine carriera le presenze di Buffon saranno 657 (168 con il Parma e 489 con la Juventus) che lo rendono il leader di questa prestigiosa classifica davanti a Paolo Maldini (647) e Francesco Totti (619).
Proprio oggi (19/11/2024) esce in tutte le librerie la sua biografia, scritta con Mario Desiati e pubblicata da Mondadori, dal titolo “Cadere, rialzarsi. Cadere, rialzarsi”.
L’ex portiere crociato ne ha parlato in esclusiva al Corriere della Sera, tra ricordi e aneddoti: “Ho avuto un solo procuratore nella vita, Silvano Martina; l’ho scelto perché aveva le mani piene di cicatrici. Mani da portiere. Non dimenticherà mai l’esordio col Parma: nel sottopassaggio incrociai gli sguardi di Weah, Boban, Costacurta, Baresi. A un certo punto sentii una pacca sulla spalla. Era Paolo Maldini che mi incoraggiava. Anche lui aveva esordito in A da ragazzino; sapeva cosa voleva dire. Non ho mai dimenticato quel gesto. Neymar è stato il giocatore puiù forte contro cui ho giocato, avrebbe dovuto vincere cinque Palloni d’Oro. Ho chiuso la carriera a Parma ma avevo un’offerta dal Barcellona per fare il secondo portiere. Chiudere a Parma è stato un sogno. Chiudere dove tutto era cominciato”.