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bonny in venezia vs parma

Parma Calcio

Laguna fatale: il Parma perde l’imbattibilità, il Venezia fa tris

Foto credit Parma Calcio 1913

Laguna fatale: il Parma perde l’imbattibilità, il Venezia fa tris

L’imbattibilità del Parma (16 partite) finisce la sua corsa nella laguna veneziana, sotto i colpi americani di Busio e Tessmann, oltre al primo gol dell’islandese Ellertsson. Al Penzo finisce 3-2 per il Venezia: succede tutto nel secondo tempo, compreso il rigore di Benedyczak che era valso il momentaneo 1-1 e il piattone di Colak in pieno recupero che non fa altro che aumentare il rammarico per una partita compromessa nell’arco di 15 minuti. . 

Una sconfitta indolore per la classifica, il Parma resta primo, ma le distanze dalle inseguitrici (Venezia compreso) si sono accorciate. Al di là degli aspetti numerici e di classifica, non è stata buna sconfitta da allarme rosso. I gialloblù hanno giocato un buon primo tempo, con carattere e intelligenza tattica, e ai punti avrebbero meritato di andare negli spogliatoi in vantaggio. Poi nella ripresa è uscita fuori la forza dirompente dell’attacco veneziano che ha colpito tre volte e riportato sulla terra un Parma che ha pagato la giornata storta dei suoi attaccanti, Man e Sohm su tutti, e le maglie larghe della difesa che fino ad oggi non aveva mai concesso tanto.
I numeri finali della sfida parlano chiaro e fotografano un equilibrio sostanziale: 
possesso palla 50,3%-49,7%, tiri in porta 5-4, cross 19-21, dribbling 13-17. 

UNDICI CONFERMATO – Le scelte di Pecchia sono nel segno dell’esperienza e della continuità, soprattutto in difesa dove la coppia di centrali è composta da Osorio e Delprato. La formazione titolare, in pratica, è la stessa di Cremona (assenti gli infortunati Estevez e Partipilo). Due i moduli che si alternano durante la gara: 4-3-3 e 4-2-3-1. L’ex Vanoli risponde con un 4-4-2 a trazione anteriore (bellicoso), in attacco le armi pesanti Pohjanpalo e Gytkjaer; in porta c’è l’esordio di Bertinato. 

PALO BENEK – I padroni di casa partono su di giri, spinti dal proprio pubblico, imprimendo alla gara ritmi elevati, a differenza del Parma che invece quando ha la palla tra i piedi è più lento e riflessivo. Malgrado queste premesse, nella prima mezz’ora è la squadra di Pecchia a creare i maggiori pericoli: prima con Sohm che non inquadra la porta da ottima posizione, poi con Benedyczak che perfettamente innescato da Di Chiara calcia a botta sicura ma colpisce la base del palo; poco dopo (23’) ci provano Bonny (tiro parato) e Di Chiara che con una palombella da fuori area sfiora la traversa.

Il Venezia ha il possesso palla ma fatica nell’ultimo passaggio tant’è che l’unico pericolo del primo tempo lo crea su calcio piazzato (32’): Tessmann batte una punizione sul secondo palo dove Pohjanpalo colpisce di testa trovando la grande risposta di Chichizola. E in pieno recupero brividi per un rasoterra da fuori area di Busio che sfiora il palo. Si va negli spogliatoi sullo 0-0. 

TRIS FATALE – L’inizio del secondo tempo è un disastro per il Parma, – evidentemente ancora con la testa negli spogliatoi – che dopo neanche un minuto va sotto: sponda di Pohjanpalo per Busio, l’americano si infila tra i due centrali gialloblù e davanti al portiere manda la palla nell’angolino.
Venezia avanti (1-0), ma il vantaggio ha durata breve perché al 6’, dopo l’intervento del Var che vede un tocco di braccio di Busio su tiro di Bernabé, concede il rigore: dal dischetto cecchino Benek non fallisce, partita nuovamente in parità (1-1). Un uno-due che stappa la partita e la rende palpitante: al 18’ cross dalla destra di Candela, il pallone carambola in area, Tessmann di sinistro manda nell’angolino opposto. Venezia di nuovo in vantaggio (2-1) e Parma in affanno tant’è che pochi minuti dopo Pohjanpalo ha la palla del 3-1 ma colpisce di testa centralmente.

A differenza del primo gol questa volta la squadra di Vanoli gestisce bene il vantaggio malgrado Pecchia cambi volto all’attacco con gli ingressi di Begic, Mihaila e Colak. Cambi che non producono effetti anche perchè i nuovi entrati non riescono a leggere la partita e a rendersi pericolosi. Al 33’ arriva il colpo del ko per i crociati: accelerazione di Johnseen, cross di Pohjanpalo per  Ellertsson che col sinistro firma il 3-1.
In pieno recupero arriva il gol che aumenta il rammarico gialloblù, lo segna (assist di Coulibaly) Colak che col piattone spiazza Bertinato, ma non c’è più tempo per raddrizzare una partita compromessa nella ripresa. Finisce 3-2. 


VENEZIA – PARMA 3-2
Reti: st 1’ Busio, 9’ Benedyczak rig., 18’ Tessmann, 33’ Ellertsson; 48’ Colak

VENEZIA (4-4-2): Bertinato; Candela (34’ st Dembele), Altare, Idzes, Zampano; Lella (25’ st Bjarkason), Busio, Tessmann, Ellertsson (34’ st Modolo); Pohjanpalo (34’ st Pierini), Gytkjaer (17’ st Johnsen).
A disposizione: Grandi, Purg, Cheryshev, Ullmann, Andersen, Busato, Olivieri. All. Vanoli
PARMA (4-2-3-1): Chichizola; Coulibaly, Osorio, Delprato, Di Chiara (25’ st Ansaldi); Bernabé, Hernani; Man (14’ st Mihaila), Sohm (14’ st Begic), Benedyczak (25’ st Colak); Bonny (29’ st Haianut).
A disposizione: Turk, Corvi, Balogh, Circati, Zagaritis, Haj. All. Pecchia
ARBITRO: Minelli di Varese
NOTE: osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime dell’incidente di Mestre. Spettatori 11mila circa (516 nel settore ospiti). Ammoniti Hernani per gioco falloso; Di Chiara per proteste. Calci d’angolo 8-5 per il Parma. Recupero tempo: pt 2’, st 6’.

 

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